Vi avevamo lasciato con alcuni interrogativi
sulla vicenda e sui vari personaggi che
popolavano il cupo e criptico Outbreak…
finalmente molti di essi hanno trovato risposta…non
senza difficoltà e soprattutto con
copiosi ed imprevisti colpi di scena.
Se nutrivate dubbi sulla natura di Helba
in questo capitolo finalmente sarete oltremodo
appagati dalla sua vera peculiarità,
togliervi dalle rogne!!!
Già già l’affascinante
hacker è dei nostri e farà
di tutto per aiutarvi ad attraversare incolumi
(si fa per dire…) il nuovo server
(omega…) che The World ospita.
Per guadagnare la fiducia di alcuni PG ci
sono voluti ben 3 cap. e tra questi come
non citare il valoroso Balmung e l’intrattabile
Lios ( grazie ad Helba naturalmente…)?
Tra vari fraintendimenti in cui siete incappati
nei precedenti episodi finalmente si fa
luce sul vero nemico da affrontare, un terribile
avversario che avrà di che temere!!!
L’intero party che vi ha accompagnato
in tutti i capitoli vi darà man forte
per opporgli la più feroce e ferma
resistenza. Come si era ipotizzato in precedenza
il virus (onda…) che infesta The World
dilaga con conseguenze particolarmente gravi
anche nel mondo reale.
Macchinari e strumenti elettrici di varia
natura smettono di funzionare causando disagi
notevoli e, cosa ben più preoccupante,
altri giocatori vanno in coma…ma stavolta
e molto meno difficile capirne il motivo
(seconda crisi della rete…).
Nella prima parte di questo ultimo cap.
Helba e Lios cominciano a preparare un vaccino
in grado di contrastare l’Onda che
lentamente ma inesorabilmente sta distruggendo
tutto il sistema. L’idea è
di creare una sorta di area di quarantena
in cui arginare il letale virus in modo
da poterlo affrontare senza rischi per il
resto degli utenti…indovinate a chi
tocca mazzolare il virus bastardello? Bravi!
Indovinato! Sia Kite che Black rose saranno
chiamati per svolgere questa serie di estenuanti
(mai parola fu più indicata…)
incontri fino all’ultimo fendente.
Ma prima di arrivarci la strada sarà
lunga e impervia, tenete presente che gli
stage e i dungeon si creano in maniera “quasi”
casuale e l’esplorazione degli stessi
vi mette costantemente a rischio ( obbligatorio
anche qui avere i salvataggi dei precedenti
in memoria… altrimenti meglio che
non cominciate…).
Grafica: come i precedenti non brilla
per nessun fattore tecnico, ritroviamo i
soliti fondali scialbi e mal “texturizzati”
con una cura latente per tutto ciò
che concerne l’aspetto estetico, tranne
per il design sempre validissimo di tutti
i personaggi.
I boss risultano invece molto complessi
e ben congegnati… come per i precedenti
alcuni sono al limite del grottesco. Ottime
per certi aspetti le scelte cromatiche,
sempre azzeccate e mai fuori luogo. Per
il resto non differisce in nessun modo dai
precedenti…
Sonoro: in questo capitolo hanno
tenuto il meglio delle musiche… ne
sono convinto. Alcune sono davvero evocative
e sognanti altre invero cupe ed aggressive,
perfette per affrontare i cattivissimi boss
di fine livello.
Molte di esse danno un atmosfera maestosa
e angosciante quanto basta per coinvolgervi
in modo determinante.
Giocabilità: non proprio avaro
di novità il nuovo Quarantine vi
offre alcune nuove abilità ed una
moltitudine di oggetti da trovare, quantificabili
in circa 200 pz (oltre 600 per tutti gli
.hack insieme).
Notevole la cura riposta per realizzare
cotanta abbondanza di feilure… i boss,
come nei precedenti, sono complessi e particolarmente
tosti da abbattere ma in questo capitolo
era meglio se includevano una museruola
al posto del DVD… non c’è
altro modo per impedirvi di......... mentre
gli affrontate (all’ultimo boss calcolate
circa 30 min ininterrotti di combattimento…giusto
i filmati vi fanno riprendere fiato…).
I controlli non differiscono in nulla dai
precedenti quindi se li avete giocati non
avrete nessun problema (se non lo avete
fatto non vi ci accostate nemmeno…).
E allora? Com’è? Merita? Se
lo chiedete a Pio (esimio master che mi
da’ una mano a relazionare su questo
dilagante multimedia project…) vi
risponderà : DI BRUTTTO!!!!!
Vuoi per la trama appassionante ed ottimamente
sviluppata, vuoi per la mole di informazioni
che il gioco regala, vuoi per l’emozione
che suscita l’atterramento dei boss
più coriacei, merita non poco l’attenzione
dei fan più puristi dei j-rpg…
ciò non toglie che tutto il progetto
ha dei difetti non propriamente trascurabili,
in primis la grafica ormai vetusta e stilisticamente(tranne
i personaggi…) non all’altezza
della concorrenza (affollatissima su PS2).
Altra pecora nera è la longevità
che sebbene notevole viene dilagata su ben
4 giochi che in fin dei conti differiscono
di poco… e, cosa non da meno, la ripetitività
e la tempistica delle operazioni che alla
lunga possono annoiare… Un ottimo
progetto discretamente realizzato (almeno
sul versante videoludico…) e lungamente
atteso dal popolo occidentale, bastava un
po di impegno in più nella realizzazione
estetica e sarebbe stato molto più
vicino al capolavoro…
Un buon gioco che lascia l’amaro in
bocca…
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