Parlare dell’ultimo lavoro partorito
dalla bandai non è cosa semplice,
fosse solo un videogioco non sarebbe un
grosso problema ma .hack//infection
non è un semplice gioco, è
qualcosa di più.
Il lavoro che sta dietro al progetto tocca
diversi contesti narrativi: animazione,
fumetti (manga ovviamente), ed infine videogiochi.
Ogni parte del lavoro e stata curata e superviosionata
da tre illustri membri del mondo dell’anime
nipponico: Yoshiyuki Sadamoto, Kazunori
Ito, Koichi Mashimo; per alcuni di voi i
nomi appena elencati non diranno nulla,
ma sono sicuro che i loro lavori li ricordate
benissimo.
- Il primo è un character designer,
tra i suoi lavori più conosciuti
“il mistero della pietra azzurra”
e “neon genesis evangelion”
entrambi dello studio GAINAX.
- Il secondo è uno sceneggiatore
di un certo rilievo, a lui si devono i film
di “PATLABOR” e il meraviglioso
“Ghost in the shell”.
- Il terzo è un regista di film noir
coinvolto in varie serie tra cui “Creamy”...
non c’è che dire alla bandai
se li sanno scegliere bene i collaboratori...
In terra nipponica il gioco è uscito
in contemporanea con la serie televisiva,
il fumetto, l’O.A.V. , in italia accontentiamoci
di vedere almeno l’O.A.V. di 45min
(dal titolo .hack//liminatily) in DVD incluso
nel gioco.
Quest’ultimo è realizzato in
maniera egregia con un animazione buona
e un character design inimitabile (merito
del grande Y.S.!) la storia narra un antefatto
che poi vivremo nel videogico ma con occhi
diversi... ed è qui che arriva la
parte interessante di tutta la faccenda.
Ogni cosa graviti intorno ad .hack//...
è strettamente collegata, i personaggi
che vedete nel fumetto o nel film vi sveleranno
antefatti importanti e successivamente potrete
incontrarli nel gioco.
Tutto il progetto è ambientato in
un futuro molto prossimo dove un RPG online
chiamato “the world”
spopola arrivando a contenere 20 milioni
di utenti!
Ma qualcosa va storto e parte di questi
utenti va in coma in seguito ad uno scontro
avvenuto in “the world”;
a noi il compito di investigare sulle cause
di questi malfunzionamenti (o manomissioni?).
Fatte le dovute premesse inizia una parte
gravosa, descrivere il “gioco”,
e qui i giappo ne hanno combinata un altra
delle loro... si è partiti con un
idea bizzarra quanto originale: simulare
un RPG online senza essere “online”...
avete capito bene... In pratica voi impersonerete
voi stessi creandovi un vostro alter-ego
digitale entrando a far parte degli utenti
di “the world” ed in
seguito ad un fatto che vi coinvolgerà
andrete alla ricerca di indizi che vi svelino
il perché di tanti incidenti capitati
agli altri giocatori.
Tramite lui interagirete con altri “utenti”
gestiti dalla PS2, avrete una casella mail
e un forum (inquietante la mia console risponde
alle mail e chiacchera con me...) tutto
ovviamente simulato ma a tratti frastornante
per la realizzazione davvero somigliante
con la realtà di questo tipo di giochi.
Nel dettaglio pregi e difetti di un prodotto
“titanico” per mole e
lunghezza (questo è il primo di una
serie...).
Grafica: Il titolo non offre alcun
tipo di opzione se non la regolazione della
posizione dello schermo, non che la cosa
mi meravigli ma mi aspettavo di più
dato il lavoro dietro il prodotto.
La presentazione offre un filmato realizzato
con il motore del gioco per nulla impressionante
ma comunque apprezzabile.
Come era lecito aspettarsi i personaggi
sono assolutamente pregevoli dal punto di
vista estetico (merito sempre del character
designer), dicasi l’opposto per quanto
riguarda la struttura poligonale degli stessi,
tutti un po’ “legnosi”
nelle animazioni e a volte poco curati nei
dettagli (il viso è il solo aspetto
davvero ben realizzato, le mani e i particolari
delle armature sono a volte ridicoli, errori
perdonabili alla PSONE ma non alla PS2).
Le ambientazioni (realizzate anch’esse
con cura altalenante) sono davvero molte
ma tutte di dimensioni a volte troppo limitate.
Alcune di esse presentano una discreta mole
di poligoni, purtroppo la complessità
strutturale viene vanificata da una scarsa
cura nella realizzazione delle texture,
tutte prive di profondità e, a volte,
dalla dubbia scelta cromatica.
Nel gioco sarete chiamati a visitare diverse
locazioni tramite un editing di livelli
strutturato su parole chiave reperibili
in “the world” e nel
forum (vi ricordo che è anch’esso
simulato) “tramite gli utenti connessi”.
Pregevole la quantità di mostri che
affronterete, molti e ben fatti a volte
divertenti a volte inquietanti, niente di
particolarmente originale ma piacevoli.
Sonoro: Le musiche sono tutte molto
orecchiabili e di pregevole fattura, molto
vicine alle recenti produzioni anime nipponiche,
effetti sonori nella norma.
Il doppiaggio in inglese e giapponese sono
entrambi ben fatti, voci azzeccate e ben
interpretate (non temete è sottotitolato
in italiano...). Nota dolente...assente
ogni tipo di supporto dolby....
Giocabilita’: Le prime fasi
del gioco le passerete con un tutorial assolutamente
indispensabile per comprendere la storia
e i non immediati comandi.
Avrete a disposizione 2 menu, uno personale
in cui sono elencate le proprie abilita
conseguite, le armi raccolte o comprate,
livello etc.etc... e uno di “chat”
ossia ciò che vi serve per supervisionare
ed interagire con i vostri compagni di avventura
reclutati sia all’inizio sia nel trascorrere
dell’avventura. Le cose si complicano
nel combattimento; questi non sono a “turni”
(come nei vari final fantasy) ma in tempo
reale come in kingdom heart. La differenza
con il titolo square la fa il “lockaggio”
degli avversari; se nel primo (kingdom heart)
avviente tramite un pulsante, in questo
avviene tramite un movimento della camera
(manuale tramite R3) e da un calcolo assolutamente
approssimativo della gittata dell’arma
in possesso, Inquadrato il nostro avversario
apparira una sorta di mirino, è il
segnale per cominciare a premere come martelli
pneumatici dell’anas sul tasto x sperando
di uscirne vivi.
Abbiamo anche magie certo e non saremo quasi
mai soli, ma selezionare la giusta magia
e il giusto ordine da dare ai membri della
squadra nel mezzo di una battaglia diventa
un’ operazione lenta e macchinosa
e a volte mina il risultato della stessa
in maniera snervante.
Longevita’: Discretamente lungo,
sufficientemente impegnativo.
L’editing quasi casuale dei livelli
aggiunge spessore alla già buona
durata del titolo.
Certo non raggiunge la longevità
del titolo square (final fantasy X) ma si
lascia giocare in maniera appagante grazie
ad una trama intrigante e ben strutturata.
Le molteplici forme intraprese dal progetto
.hack// lasciano ampi margini di miglioramento
e il coinvolgimento (già di per se
alto in questa prima parte) ha solo da trarne
benefici.
Tutto in questo gioco è funzionale
alla storia, se vi intriga non avrete altro
scopo che portarlo a termine.
Un buon titolo che merita fiducia e che
raggiunge un buon voto grazie alla cura
riposta nella narrazione e nell’idea
bizzarra ma valida che sta dietro il progetto...
Manca solo una grafica degna del lavoro
svolto sulla sceneggiatura.
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