Ora che vi abbiamo raccontato vita, morte
e miracoli dell’evento vi starete
chiedendo impazienti: “ma com’è,
e cos’è sto Chiller sette?!?”...
Occhei mmo ve lo spieghiamo.
Killer7
è un’avventura con elementi
action, che vi cala nei panni delle sette
personalità dell’assassino
paraplegico armato di lanciamissili anticarro,
Harman Smith. Attraverso una storia divisa
in sei parti (a dire la verità sono
sei storie ben precise legate da un filo
conduttore, ma và bene così),
fronteggerete Kun Lan, lo spietato vecchio
amico del protagonista che con il solo tocco
è in grado di trasformare ogni essere
umano in un “Heaven Smile”.
Queste creature sono una sorta di bomba
vivente che seminano panico nel mondo, il
vostro obbiettivo è ovviamente fermarle
con ogni mezzo.
Non abbiamo intenzione di rovinarvi la sorpresa,
quindi manterremo il più assoluto
silenzio sugli elementi più profondi
della trama, ma ecco a voi la lista completa
delle sette personalità killer.
Garcian Smith: è il leader
delle personalità, il più
fedele servitore di Herman Smith.
Arma: pistola con silenziatore
Abilità:individuare le mimesi
ottiche
Dan Smith: la personalità
più aggressiva, una specie di personaggio
standard del gruppo in quanto non gode di
particolari abilità e non soffre
di difetti evidenti. Vorrebbe uccidere Garcian,
ma è cosciente di non poterlo fare,
quindi si limita ad odiarlo.
Arma: custom Magnum
MASK De Smith: il più potente
dei sette, è un wrestler professionista
(personaggio richiesto esplicitamente da
Mr.Suda perchè patito di questo sport)
la cui maschera ne cela l’identità.
E’ l’unico dotato di diversi
costumi e sfrutta un supplex come solo Leon
Kennedy di RE4 sa fare.
Arma: doppio lanciagranate
Abilità:può abbattere
alcuni muri con le sue armi
Coyote Smith: è lo scassinatore
della “Smith Alleance”, ed è
in grado di raggiungere luoghi inaccessibili
grazie ai suoi incredibili balzi.
Arma: custom Revolver
Abilità:saltare incredibili
altezze
Kevin Smith: non si tratta del regista
di Clerks e Dogma, ma è un’altra
personalità del solito HS. E’forse
il più particolare del gruppo perchè
armato di coltelli che non lo costringono
a dover ricaricare, ma che sono meno efficaci
delle varie sputapiombo (anche se sarà
possibile incrementarne l’efficacia
con dei power up). La sua peculiare abilità
di rendersi invisibile, gli permette non
solo di passare inosservato ai nemici, quanto
di bypassare i vari sistemi di sicurezza
a luce laser.
Arma: pugnali
Abilità:invisibilità
Kaede Smith: l’unica donna
dei killer è assolutamente inquietante,
con il suo vestito bianco macchiato di sangue.
Attraverso il suo plasma (tagliandosi i
polsi farà piovere rosso) è
in grado di svelare passaggi segreti e chissà
cos’altro.
Arma: pistola automatica con mirino
telescopico
Abilità:invocare gli spiriti
Con Smith: non è può
vedere (già, è cieco), ma
visualizza i suoni attraverso il suo finissimo
udito. La sua caratteristica fondamentale
è l’estrema velocità,
sia nello sparare con le sue due pistole
sia nel muoversi attraverso i livelli durante
le esplorazioni.
Arma: coppia di pistole automatiche
Abilità:velocità
VEDERE...
Graficamente Killer7 si pone ad un livello
decisamente alto per l’attuale produzione
per console.
Benché faccia uso del solito cell
shading, si avvale di un design incredibilmente
affascinante, il tipo di inquadrature e
la scelta dei cromatismi avvicinano questo
prodotto alla pop-art ed ai comics d’autore.
Le similitudini con il fumetto underground
USA sono tutt’altro che marginali,
l’ampio uso di ombre piene e di dettagli
minimali dona allo spettro visivo un tono
“onirico” e ricercato.
Difficile spiegare l’impatto che ha...
una tecnica talmente distante dalla realtà
che riesce a rendere tutto in maniera più
che cinematografica sembra fantascienza,
eppure è proprio così. La
regia sia nel gioco che nei filmati presenta
un forte debito “tarantiniano”
apprezzatissimo dal sottoscritto. Dimenticavo,
la versione testata (purtroppo per breve
tempo...) era una preview, ma presentava
già elementi validi per farvi slogare
la mascella. Architetture semplici ma ben
congegnate e fluidità costante mettevano
la famigerata ciliegina su una torta che
già ora vanta una cosmesi di prim’ordine.
Va anche citato che alcune scene sono state
realizzate direttamente come anime(cartoni
animati giapponesi) da studi specializzati
e l’effetto noir è assolutamente
spettacolare.
SENTIRE...
Come già accennato nell’intervista
il sonoro ha un ruolo predominante nella
meccanica di gioco. L’unico modo per
localizzare gli “Heaven Smile”
è appunto la loro risata(terrorizzante...).
Magistrale anche l’utilizzo degli
effetti sonori, realistici ed abbondanti.
La colonna sonora presenta diverse sfaccettature
tra l’elettronica di nicchia e l’industriale,
ottima almeno per quel poco che ho sentito,
vi ricordo che è pur sempre una preview...
SANGUINARE...
Mai visto nulla di simile. Dopo le maracas
di “Samba de Amigo” (Dreamcast)
e i bonghi di “Donkey Konga”(Game
Cube) questo è il sistema di controllo
più allucinante che abbia mai provato!
In pratica durante le fasi di esplorazione
si usano solo tre tasti (ad essere sinceri
il numero cambia a seconda della situazione):
uno per avanzare, uno per ruotare di 180°
ed uno per spostare l’inquadratura.
Durante le vostre peregrinazioni vi capiterà
continuamente di giungere a dei bivi. Qui
entrerà in azione la leva analogica
per evidenziare la direzione da intraprendere
e sempre con il solito tasto verde continuerete
ad avanzare verso nuove avventure. Fin troppo
facile (bhé mica tanto, all’inizio
non si è troppo abituati ai binari
sotto i piedi), ma è qui che arriva
il bello, perchè in qualsiasi momento
potrete attivare la visuale in soggettiva
tramite il tasto R entrando così
in modalità di combattimento (ed
in questo modo si resta fermi). Se avrete
udito un “Heaven Smile” attraverso
la sua risata alla “Fantaman”,
facendo pressione sul pulsante L farete
una scansione dell’area per renderlo
visibile ed a questo punto potrete aprire
le danze facendo fuoco.
Per finire il tasto start vi permette di
passare in qualsiasi momento da una personalità
all’altra, così da sfruttare
tutte le abilità in qualunque momento.
Diciamo pure che non è il sistema
di controllo più immediato del mondo,
ma mi sa che con poca pratica ci si abitua,
e si inizia a godere degli aspetti più
importanti del gioco, che come già
detto da Kobayashi sono la trama ed il design
estremo.
Ci sarebbe ancora da dire molto su quanto
visto: un certo Fukushima che sembra Bill
del film “Kill Bill”, una scena
alla Tarantino in una bisca di Mahjong in
cui tutti puntano tutti con delle pistole
e tanti, tanti altri piccoli dettagli da
spulciare, ma preferiamo che questo avvenga
in sede di review.
Non ci sarà ancora molto da aspettare,
Luglio è a pochi mesi da qui, quindi
tenete duro ed iniziate il conto alla rovescia.
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