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Speciale: Killer 7 - Italian Press Day 2005


Ora che vi abbiamo raccontato vita, morte e miracoli dell’evento vi starete chiedendo impazienti: “ma com’è, e cos’è sto Chiller sette?!?”...
Occhei mmo ve lo spieghiamo.

Killer7 è un’avventura con elementi action, che vi cala nei panni delle sette personalità dell’assassino paraplegico armato di lanciamissili anticarro, Harman Smith. Attraverso una storia divisa in sei parti (a dire la verità sono sei storie ben precise legate da un filo conduttore, ma và bene così), fronteggerete Kun Lan, lo spietato vecchio amico del protagonista che con il solo tocco è in grado di trasformare ogni essere umano in un “Heaven Smile”. Queste creature sono una sorta di bomba vivente che seminano panico nel mondo, il vostro obbiettivo è ovviamente fermarle con ogni mezzo.
Non abbiamo intenzione di rovinarvi la sorpresa, quindi manterremo il più assoluto silenzio sugli elementi più profondi della trama, ma ecco a voi la lista completa delle sette personalità killer.

Garcian Smith: è il leader delle personalità, il più fedele servitore di Herman Smith.
Arma: pistola con silenziatore
Abilità:individuare le mimesi ottiche

Dan Smith: la personalità più aggressiva, una specie di personaggio standard del gruppo in quanto non gode di particolari abilità e non soffre di difetti evidenti. Vorrebbe uccidere Garcian, ma è cosciente di non poterlo fare, quindi si limita ad odiarlo.
Arma: custom Magnum

MASK De Smith: il più potente dei sette, è un wrestler professionista (personaggio richiesto esplicitamente da Mr.Suda perchè patito di questo sport) la cui maschera ne cela l’identità. E’ l’unico dotato di diversi costumi e sfrutta un supplex come solo Leon Kennedy di RE4 sa fare.
Arma: doppio lanciagranate
Abilità:può abbattere alcuni muri con le sue armi

Coyote Smith: è lo scassinatore della “Smith Alleance”, ed è in grado di raggiungere luoghi inaccessibili grazie ai suoi incredibili balzi.
Arma: custom Revolver
Abilità:saltare incredibili altezze

Kevin Smith: non si tratta del regista di Clerks e Dogma, ma è un’altra personalità del solito HS. E’forse il più particolare del gruppo perchè armato di coltelli che non lo costringono a dover ricaricare, ma che sono meno efficaci delle varie sputapiombo (anche se sarà possibile incrementarne l’efficacia con dei power up). La sua peculiare abilità di rendersi invisibile, gli permette non solo di passare inosservato ai nemici, quanto di bypassare i vari sistemi di sicurezza a luce laser.
Arma: pugnali
Abilità:invisibilità

Kaede Smith: l’unica donna dei killer è assolutamente inquietante, con il suo vestito bianco macchiato di sangue. Attraverso il suo plasma (tagliandosi i polsi farà piovere rosso) è in grado di svelare passaggi segreti e chissà cos’altro.
Arma: pistola automatica con mirino telescopico
Abilità:invocare gli spiriti

Con Smith: non è può vedere (già, è cieco), ma visualizza i suoni attraverso il suo finissimo udito. La sua caratteristica fondamentale è l’estrema velocità, sia nello sparare con le sue due pistole sia nel muoversi attraverso i livelli durante le esplorazioni.
Arma: coppia di pistole automatiche
Abilità:velocità

VEDERE...
Graficamente Killer7 si pone ad un livello decisamente alto per l’attuale produzione per console.
Benché faccia uso del solito cell shading, si avvale di un design incredibilmente affascinante, il tipo di inquadrature e la scelta dei cromatismi avvicinano questo prodotto alla pop-art ed ai comics d’autore. Le similitudini con il fumetto underground USA sono tutt’altro che marginali, l’ampio uso di ombre piene e di dettagli minimali dona allo spettro visivo un tono “onirico” e ricercato. Difficile spiegare l’impatto che ha... una tecnica talmente distante dalla realtà che riesce a rendere tutto in maniera più che cinematografica sembra fantascienza, eppure è proprio così. La regia sia nel gioco che nei filmati presenta un forte debito “tarantiniano” apprezzatissimo dal sottoscritto. Dimenticavo, la versione testata (purtroppo per breve tempo...) era una preview, ma presentava già elementi validi per farvi slogare la mascella. Architetture semplici ma ben congegnate e fluidità costante mettevano la famigerata ciliegina su una torta che già ora vanta una cosmesi di prim’ordine.
Va anche citato che alcune scene sono state realizzate direttamente come anime(cartoni animati giapponesi) da studi specializzati e l’effetto noir è assolutamente spettacolare.

SENTIRE...
Come già accennato nell’intervista il sonoro ha un ruolo predominante nella meccanica di gioco. L’unico modo per localizzare gli “Heaven Smile” è appunto la loro risata(terrorizzante...). Magistrale anche l’utilizzo degli effetti sonori, realistici ed abbondanti. La colonna sonora presenta diverse sfaccettature tra l’elettronica di nicchia e l’industriale, ottima almeno per quel poco che ho sentito, vi ricordo che è pur sempre una preview...

SANGUINARE...
Mai visto nulla di simile. Dopo le maracas di “Samba de Amigo” (Dreamcast) e i bonghi di “Donkey Konga”(Game Cube) questo è il sistema di controllo più allucinante che abbia mai provato!
In pratica durante le fasi di esplorazione si usano solo tre tasti (ad essere sinceri il numero cambia a seconda della situazione): uno per avanzare, uno per ruotare di 180° ed uno per spostare l’inquadratura. Durante le vostre peregrinazioni vi capiterà continuamente di giungere a dei bivi. Qui entrerà in azione la leva analogica per evidenziare la direzione da intraprendere e sempre con il solito tasto verde continuerete ad avanzare verso nuove avventure. Fin troppo facile (bhé mica tanto, all’inizio non si è troppo abituati ai binari sotto i piedi), ma è qui che arriva il bello, perchè in qualsiasi momento potrete attivare la visuale in soggettiva tramite il tasto R entrando così in modalità di combattimento (ed in questo modo si resta fermi). Se avrete udito un “Heaven Smile” attraverso la sua risata alla “Fantaman”, facendo pressione sul pulsante L farete una scansione dell’area per renderlo visibile ed a questo punto potrete aprire le danze facendo fuoco.
Per finire il tasto start vi permette di passare in qualsiasi momento da una personalità all’altra, così da sfruttare tutte le abilità in qualunque momento.
Diciamo pure che non è il sistema di controllo più immediato del mondo, ma mi sa che con poca pratica ci si abitua, e si inizia a godere degli aspetti più importanti del gioco, che come già detto da Kobayashi sono la trama ed il design estremo.

Ci sarebbe ancora da dire molto su quanto visto: un certo Fukushima che sembra Bill del film “Kill Bill”, una scena alla Tarantino in una bisca di Mahjong in cui tutti puntano tutti con delle pistole e tanti, tanti altri piccoli dettagli da spulciare, ma preferiamo che questo avvenga in sede di review.
Non ci sarà ancora molto da aspettare, Luglio è a pochi mesi da qui, quindi tenete duro ed iniziate il conto alla rovescia.

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