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Starsky & Hutch


La Tecnica
Devo ammettere di partire già prevenuto, dal punto di vista tecnico, per un regista certo non clamoroso come Phillips, ma, come per ogni cosa, è giusto affermare che, per quanto se ne possa dire, come sicuramente si è visto di meglio, sugli schermi è passato anche di molto peggio (soprattutto, e qui troviamo anche una sorta di "legame intrinseco", per quanto riguarda le serie tv). Nonostante la pellicola non brilli certo in alcun campo in particolare (montaggio, fotografia, scene appaiono abbastanza ordinarie, tolte un paio di segnalazioni - come, ad esempio, la fotografia dell'intera sequenza del sicario o l'ultimo inseguimento in macchina -), è interessante notare come Phillips abbia cercato il più possibile di rispettare i canoni dei consueti "telefilm" adattandoli al grande schermo, di cui abbiamo l'esempio più lampante negli stacchi sugli edifici che fanno da teatro agli eventi e alle susseguenti zoomate sugli stessi - pratica, questa, decisamente molto "seventies"-.
Di contro, si notano, a volte, clamorose ingenuità di regia come il piano sequenza "mozzato" della festa finale, quando, dopo aver seguito con la camera più protagonisti in una buona carrellata, giunto prima dell'entrata in scena di Starsky, ci troviamo di fronte a un tremendo (cinematograficamente parlando) stacco che ci riporta alla scrivania del detective interpretato da Stiller.
E' certo, a prescindere comunque dalle buone intenzioni e dai risultati al botteghino che Phillips tanta strada oltre questo tipo di pellicole, non potrà fare. Non convince a fondo la colonna sonora che, se da un lato si basa su pezzi sicuramente "intoccabili" (Cocaine di Eric Clapton, The weight dei The Band solo per citare le più famose), pare non compiersi completamente, forse per una mancata "fusione" con le immagini, o forse perché, sicuramente, tutti questi capisaldi del rock e della dance music anni '70 sono ormai purtroppo inflazionati, almeno per quanto riguarda le colonne sonore di film.
Discreta la prova degli attori, con Stiller e Wilson completamente nella parte, così come Fred Williamson e Snoop Dogg (forse il migliore del cast), ma - tornando ai protagonisti - se il primo si è ormai ritagliato uno spazio come "maschera" del demenziale, mi piacerebbe vedere il secondo tentare la via del film drammatico (sarò di parte, ma credo che Wilson sia molto più dotato dell'amico Stiller).
Assolutamente sotto tono la Lewis, se la cava Vaughn, ma soprattutto a stupirmi è Chris Penn, vincitore della Coppa Volpi a Venezia per il capolavoro di Abel Ferrara "Fratelli" e fra i protagonisti delle "Iene" di Tarantino, qui ridotto a macchietta. Per quanto riguarda la confezione, bella l'idea di "colorare" il tutto come la Ford Gran Torino di Starsky, buonissima la qualità video, ottimo il sonoro. Dal punto di vista del "packaging", insomma, una promozione sicura.


Contenuti Extra
Una sezione che prometteva decisamente di meglio, date le numerose possibilità offerte dal tipo di pellicola, priva, è vero, di particolari effetti speciali, ma comunque certo non avara di "potenzialità" dal punto di vista degli extra: a parte le ormai classiche opzioni di commento al film del regista e dei trailer, troviamo infatti soltanto una breve sezione di scene eliminate (non eccezionali, buona la scelta di escluderle dal "final cut"), un filmato di tre minuti scarsi dove Snoop Dogg ci illustra i segreti dello stile di Huggy Bear e dei suoi quasi infiniti capi d'abbigliamento, un "dietro le quinte" con interviste ai protagonisti e filmati della produzione della pellicola (che sarebbe, a mio parere, stato più interessante se avesse approfondito maggiormente gli argomenti - pur se non numerosi o "pretenziosi" di una pellicola come questa - modificando la durata del filmato "sfondando" il muro dei suoi sei minuti circa) e, per chiudere, la parte più interessante: gli outtakes. Circa cinque minuti - anche qui non molto, effettivamente -decisamente divertenti: sarebbe una buona cosa, anche per "umanizzare" le produzioni cinematografiche e il lavoro che sta dietro a ogni pellicola, inserire sezioni simili in ogni dvd in uscita, non solo per film "di cassetta" come questo, ma anche, ad esempio, per produzioni di standard più elevato. Personalmente, senza volerne a Ben Stiller e Owen Wilson, mi piacerebbe molto vedere anche qualche errore di Tony Leung o Al Pacino.

  


Commento Finale
Credo, in tutta onestà, sia molto più difficile, in una recensione di qualsiasi genere, formulare una valutazione che funzioni per un prodotto "basso" rispetto a un qualsiasi capolavoro, anche perché, spesso, inevitabilmente prendiamo le distanze dal "faceto" atteggiandoci tutti a grandi fruitori, di cinema, in questo caso, anche se il discorso sarebbe perfettamente applicabile a una qualsiasi forma d'arte.
Con tutti i pregiudizi che ho covato nel cuore per questa pellicola, prima e dopo la visione cinematografica, e tuttora, con il dvd, potrei compilare un piccolo saggio, ma a volte, semplicemente, occorre accantonare l'orgoglio di "intellettuali" e pensare che, in fondo, ridere è una delle cose più importanti nella vita di ognuno di noi.
E, se devo essere onesto, questo film, con tutti i suoi limiti - e ce ne sono - mi ha divertito, e, senza riserve, mi ha fatto ridere.
Quando, a quanto si dice, uscirà il sequel, entrerò nella sala con qualche pregiudizio in meno.

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Gianmarco    
 
   
 
  Titolo:
Starsky & Hutch

Sottotitoli:
Italiano, Inglese, Francese, Olandese, Russo, Arabo, Rumeno, Croato, Sloveno.

Formato:
Aspect ratio 2.40:1, formato 16/9 anamorfico .

Regia:
Todd Phillips.

Lingue:
Italiano, Francese, Inglese (Dolby Digital 5.1).

Cast:
Ben Stiller, Owen Wilson, Snoop Dogg, Vince Vaughn, Fred Williamson, Chris Penn, Juliette Lewis, Carmen Electra

Durata: 101''

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