Non ringrazierò mai abbastanza la
Rockstar game per questo gioco… fantastico!!!!
Scusate l’entusiasmo ma dopo pochi
minuti di gioco la penserete esattamente
come me… fatti i dovuti ringraziamenti
vi spiego perché di tanta enfasi
da parte mia nel parlarvi di un gioco che
in fin dei conti e uno action/sparatutto
in terza persona.
Lo scorso anno la CAPCOM annuncio
lo sviluppo di un gioco di ambientazione
western ispirato ai film di Sergio Leone
con tanto di colonna sonora tratta dai suddetti
capolavori, splendide opere del maestro
Ennio Morricone… poi improvvisamente
il colosso nipponico abbandonò il
progetto in una fase di sviluppo piuttosto
avanzata destando non poca indignazione
da parte degli utenti occidentali (me compreso!!!)
cresciuto a pane, spaghetti/western e Clint
Eastwood… ma quando tutto sembrava
ormai destinato a rimanere una bella idea
ecco spuntare la Rockstar San Diego
(quelli di vice city…) che, accollandosi
i costi di produzione, termina e pubblica
uno dei prodotti più affascinanti
e divertenti dai tempi del mitico gta3.
La storia vi mette nei panni di Red (nelle
prime fasi sarà il solo utilizzabile,
poi se aggiungeranno altri…) un mezzo
sangue pellerossa che si vede sterminare
la famiglia davanti agli occhi e accecato
dalla voglia di vendetta diventa un cacciatore
di taglie temibile e rispettato… ok
ok non è il massimo dell’originalità
ma fidatevi che la storia saprà regalarvi
attimi di assoluta genialità!!! Merito
anche degli splendidi personaggi secondari
(nemici e non…) uno più assurdo
dell’altro (appena incontrerete Pig
Josh capirete cosa intendo…), debitori
in maniera spudorata degli antieroi di un
grande regista italiano ( chi non ricorda
Lee Van Cliff ne “ il buono, brutto
e il cattivo”?)… MERAVIGLIOSI!!!
Ma ora cercherò di ridimensionare
il mio entusiasmo e scandaglierò
l’unico esemplare videoludico che
riesce ad omaggiare in maniera egregia un
genere che vede la sua pietra tombale nel
film “gli spietati”,
pellicola regalata dallo “Zio”
Clint ad un pubblico che non ha mai dimenticato
il grande Sergio Leone.
Grafica: Parto dicendo che è
presente il selettore per i 60 hrz, assolutamente
gradito. L’inizio lascia di stucco…
vuoi per l’atmosfera vuoi per la sigla/presentazione
che illustra i personaggi, ma il tutto risulta
davvero un film anni 60/70 con tanto di
filtri di disturbo che creano un effetto
tipo Technicolor, sgranato e dai colori
caldi particolarmente saturi assolutamente
perfetto per ricreare quel feeling nostalgico
dei film interpretati dal “texano
dagli occhi di ghiaccio”…il
motore dei filmati è lo stesso del
gioco e di certo non brilla ne per complessità
ne per qualsivoglia peculiarità,
ma c’è qualcosa in questo gioco
che va oltre l’aspetto tecnico…
la classe e lo stile che da sempre contraddistingue
un titolo Rockstar dagli altri. Infiniti
i tocchi di classe adoperati, dalla luce
accecante nel deserto alla polvere che imbratta
lo schermo, per passare alle volute sfocature
sul fondale più remoto, veri e propri
tocchi artistici.
Ciò che fa davvero grande il gioco
e la caratterizzazione davvero egregia di
tutti i personaggi ognuno di loro ha un
identità propria e meriterebbe un
gioco a parte… per quanto riguarda
l’aspetto tecnico entrambe le versioni
presentano texture abbastanza curate ed
animazioni convincenti, anche se la versione
XBOX vanta una definizione superiore ed
un frame rate costante a 60fps mentre la
versione PS2 è si costante ma a 30fps…
Continua
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