Tredici nuove missioni da affrontare attraverso
tre campagne militari, undici scenari multigiocatore,
ed altro ancora per uno dei più attesi
expansion pack degli ultimi tempi.
Sto parlando di La Grande Offensiva, la
prima espansione ufficiale per il capolavoro
di Infinity Ward cioè Call of Duty,
l’unico gioco che ha osato sfidare
l’inossidabile serie Medal of Honor
di Elecronic Arts, dandogli diversi punti.
Basterebbe più o meno questo per
descrivere il nuovo pacchetto dedicato al
gioco di guerra più apprezzato da
critica e giocatori in questi ultimi tempi,
ma noi, come al solito, vogliamo cercare
di guardare più a fondo e vedere
cosa ci aspetta al di là dell’installazione.
Come dicevo prima vengono riproposte nuovamente
le tre campagne belliche del titolo originale,
ciascuna suddivisa in altrettante missioni,
da affrontare in un preciso ordine.
Questa volta però tutte le battaglie
hanno un forte impatto emotivo, perché
sviluppate in un modo più vario ed
articolato: quando farete parte dell’esercito
britannico avrete il triste “piacere”
di essere ospite e muovervi in un bombardiere
con la mansione di gestire le torrette mitragliatore
e non solo… durante gli scontri finali
al fianco dei soldati sovietici sarete nuovamente
alla guida di un potente carro armato ed
in seguito alla difesa di una stazione attaccata
da uno stukas, dalla fanteria nazista e
da tanti mezzi blindati, in attesa dell’arrivo
dei rinforzi.
Solo la campagna statunitense mi è
sembrata un po’ più “anonima”,
con qualche lieve spunto interessante, ma
nulla di più.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso durante
una missione del esercito inglese volto
al sabotaggio di alcuni cannoni, perché
questa, si svolge in… Sicilia!
Già la nostra patria fa bella mostra
di sé in uno scenario davvero gradevole,
ricco di dettagli e di una serie di colpi
di scena carichi di emozione.
In alcune missioni ho notato un deciso incremento
del livello di difficoltà, anche
con le impostazioni settate in modo standard
e spesso vi verrà chiesto di ricaricare
la partita a causa di una prematura sconfitta
ma come al solito per superare le situazioni
più ostiche basta una buona dose
di costanza e determinazione perché
nessun livello di gioco risulta impossibile.
L’incremento della difficoltà
base serve principalmente ad aumentare la
LONGEVITA’ della modalità
a giocatore singolo, perché personalmente,
da buon divoratore di FPS, ho impiegato
solo tre giorni a portare a termine tutti
gli scenari del pacchetto (come già
era accaduto per l’originale), e questa
cosa mi ha lasciato un po’ l’amaro
in bocca.
Sicuramente l’esperienza di gioco
vale la pena, grazie alla sua incredibile
GIOCABILITA’ e profonda sensazione
di immersione.
Tutto sommato anche la grafica continua
a fare bene il suo dovere senza sfigurare
di fronte al rivale MHO Pacific Assault.
Visti gli elogi, vi starete chiedendo per
quale motivo gli abbia assegnato solo 7.8
(vergognatevi! So già che siete andati
a sbirciare a fondo pagina)? Bhe, presto
detto: checche se ne dica, resta comunque
solo un espansione, che aggiunge poco all’esperienza
originale.
Tende principalmente a dilatare i tempi
di permanenza dell’installazione nel
vostro disco duro.
Sicuramente per avere nuove mappe da giocare
in modalità multiplayer bastava visitare
un qualsiasi sito dedicato a Call of Duty
e scaricare tutto il materiale attualmente
disponibile (che come potrete ben immaginare
è davvero tanto). Quello che ci si
aspettava era una serie di aggiunte e modifiche
più sostanziose, ed una parte dedicata
alle partite off-line più lunga,
assimilabile in termini di durata a quella
del gioco originale.
Risulta indubbio il fatto che vada giocato
fino in fondo, solo che si poteva fare un
po’ di più per rendere “La
grande offensiva” un pezzo unico.
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