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Editoriali - Tom Clancy's Rainbow Six Vegas
Rainbow Six Vegas - PS3 - PSP
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Produttore:
Ubisoft
Sviluppatore:
Ubisoft Studio Montreal
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione
Giocatori:
1 - 16
Review PlayStation 3
Tom Clancy non risparmia proprio nessuno! Questa volta è Las Vegas ad essere nel mirino del terrorismo. Le luci al neon e l’assordante suono delle slot machine fa da cornice al nuovo episodio della serie Rainbow Six.

Per quei due o tre che ancora non conoscono questa famosa serie videoludica, faccio un breve riassunto della situazione: voi siete il leader di una squadra speciale, ed il vostro compito è sventare attentati e cose simili, allo scopo di salvaguardare il suolo Americano e la pelle di chi vi abita. Per capirci in modo più diretto, si tratta di un FPS tattico, di facile digestione. Voi aprite il fuoco sui nemici, ma non siete soli e chi vi coadiuva esegue gli ordini che voi gli impartite.
L’irruzione in una stanza invasa dai terroristi, non viene effettuta come nei normali sparatutto, dove vince chi spara più a lungo e col calibro più grosso; qui si richiede una veloce analisi della situazione, una pianificazione rapida e un’esecuzione fredda e precisa. Il vostro ruolo di leader viene messo a dura prova in più situazioni, in cui elementi imprevisti sconvolgono i vostri piani. Un perfetto controllo dell’adrenalina, che inizia a pomparvi nelle vene evita una rapida disfatta del vostro team. Normalmente a vostra disposizione avrete del tempo per spiare con le microcamere sotto le porte (che nella versione PlayStation 3 controlleremo ruotando liberamente il Sixaxsis) e per disporvi sul campo così da essere in vantaggio, ma quando i numeri sono a favore dei criminali vi toccherà dare ordini sotto l’assordante fischiare dei proiettili, con scintille e vetri che piovono da ogni superficie colpita. La carica emotiva che riesce ad esprimere il connubio di grafica, musica ed effetti sonori galvanizza il giocatore, che spesso rischia di farsi sfuggire la situazione dalle mani. Ovviamente in questi momenti incide moltissimo il livello di difficoltà selezionato, che normalemente appare molto permissivo, ma al massimo grado punisce ogni distrazione.
Quando un nostro compagno di squadra và a terra, a causa del fuoco nemico non tutto è perduto, perchè è possibile curare entrambi i vostri uomini tutte le volte che vengono feriti. Solo a voi questo lusso non è stato concesso (come accadeva nel vecchio Republic Commando), per scongiurare l’abuso di tattiche folli o di attacchi a testa bassa.

Ubisoft ancora una volta esprime la propria maestria nel regalare ai giocatori un’esperienza interattiva completa e cinematografica. Anche nelle situazioni più concitate, il controllo resta saldamente nelle nostre mani, perchè il sistema di controllo è veloce e preciso, ed i comandi (compresi quelli per la gestione tattica) sono disposti perfettamente sul pad, così da permetterne un accesso rapido. La possibilità di acquattarsi dietro muri o ripari di fortuna per mettersi in copertura, con tanto di telecamera che si sposta in terza persona, rende l’azione snella e naturale in ogni situazione, quasi come se il gioco fosse a metà strada tra un arcade ed un simulatore. A rendere l’esperienza ancora più agevole c’è l’intelligenza artificiale della vostra squadra, che esegue i vostri ordini quasi sempre in maniera affidabile.
Come previsto il meglio arriva nelle partite online, che pur essendo decurtate di gran parte dell’impatto grafico, garantiscono il massimo del divertimento. I possessori di PlayStation 3 possono inoltre godere dei map-pack inclusi nel BluRay, per una quantità di mappe davvero ragguardevole.
Un vero peccato è l’assenza di un sistema analogo a quello di Xbox360 per “applicare” il proprio volto sull’alter-ego digitale tramite eye-toy, ma da quanto provato, questa è forse l’unica differenza.

La grafica infatti appare quasi indistinguibile da quella delle altre versioni. Grande attenzione è stata riposta nella realizzazione delle texture dei materiali come metallo e vetro, che producono rifrazioni e distorsioni della luce molto realistiche. Tutto il comparto degli effetti speciali come il motion-blur e la saturazione dei colori lasciano soddisfatti per la realizzazione.
Musiche ed effetti sonori sono di ottima fattura, così come gran parte del doppiaggio. Unica vera nota stonata sono le frasi insensate dei nostri due compagni di squadra quando eseguono gli ordini.

Ubisoft ha intrapreso la retta via delle conversioni, e questo Rainbow Six Vegas ne è la prova. Se non avete avuto la fortuna di giocarci su Xbox non disperate, perchè è arrivato il turno di giocarci su PlayStation.

GRAFICA 8
SONORO 8,5
GIOCABILITA’ 8,5
LONGEVITA’ 8,5

VOTO FINALE 8,5


Punta di diamante
+ Ottimo connubio tra azione e strategia
+ Modalità online ricca di divertimento

Pecora nera
- Trama scontata
- Graficamente valido solo offline


Review PSP
Dopo aver parlato di Rainbow Six Vegas per PS3 è il turno dell’edizione per la console portatile “made in Sony”. Quest’ultima si discosta nettamente dalla versione next-gen, sia per quanto riguarda la trama (che ha comunque dei punti di contatto con l’originale) che per lo stile di gioco.

I protagonisti della squadra anti-terrorismo Rinbow, sono Shawn e Brian (solo due e non il solito trio) che hanno l’obbiettivo di scongiurare un attacco batteriologico ai danni della nota “città del vizio”. Tra strade, hangar, dighe ed altre ambientazioni, la nostra task force muove le proprie incursioni in zone del Nevada, ben diverse da quelle viste su PlayStation 3, dove i casinò, che comunque non mancano, sono le locazioni preferite dei terroristi. Per fortuna, la strada intrapresa dalla “rimasterizzazione” della trama, non stona con le scelte fatte in termini di ambientazione. Unico neo, l’esclusione delle tipiche entrate in scena a base di calate con la corda dall’elicottero.
Il team di sviluppo, che ha curato questa conversione, ha preferito modificare completamente lo stile di gioco, piuttosto che snaturare l’originale applicandogli controlli inappropriati alla piccola console portatile. La modifica più evidente é l’abbandono del classico sistema basato sul lavoro di squadra, a favore di uno in cui, in determinati momenti della missione ci si alterna ai controlli di uno o dell’altro elemento del duo. Questa scelta ha comportato la rimozione di diversi elementi strategici, come la pianificazione degli attacchi da più fronti. La nuova impostazione di gioco vede i due protagonisti intraprendere altrettanti percorsi diversi e soccorrersi vicendevolmente solo in momenti prestabiliti dalle necessità della narrazione. Le strade da seguire sono rigorosamente prefissate e tendono generalemente a valorizzare gli armamenti di cui sono dotati i due personaggi. Per il cecchino ci saranno campi più aperti da cui colpire nemici da lunghe distanze, mentre per l’altro, dotato di armi d’assalto, si presentano generalemte percorsi adatti allo scontro ravvicinato.

Purtoppo, l’impossibilità di modificare in modo approfondito la dotazione bellica (il cecchino sceglie solo fucili e l’altro solo mitragliatrici) e l’impossibilità di raccogliere le armi cadute ai nemici abbattuti, costringe il giocatore a combattere, facendo attenzione agli sprechi di munizioni e al non adattamento alle situazioni. Vi posso assicurare che non è semplice combattere un manipolo di terroristi sulle brevi distanze se si è armati di PSG1, quando sarebbe più consono l’uso di un AK-47. Complice di questa difficoltà è l’impreciso sistema di mira durante le zoomate, affidato alla pulsantiera destra. Normalmente si può intervenire sul pulsante dorsale sinistro, per attivare un look-on automatico sui bersagli nel reticolo di mira, in questo caso è possibile anche girare attrorno ai nemici senza mai staccargli il mirino di dosso. Sporgersi dagli angoli, con la telecamera che si sposta in terza persona, avviene esattamente come sulla PS3, con somma gioia del sottoscritto, e allo stesso modo è stata conservata anche la microcamera per spiare ciò che si cela al di là di una porta. Appare invece inutile il visore notturno che rende ancora più difficile individuare i nemici al buio.

Rainbow Six Vegas, nella sua trasposizione per PSP, ha modificato gran parte dei suoi connotati da FPS tattico. Gran parte delle strutture di gioco sono state riviste e altre sono state abbandonate: Le furiose sparatorie sono state sostituite da brevi scontri con un limitato numero di nemici, la modalità multiplayer ora permette ad un massimo di quattro giocatori di fronteggiarsi e il comparto video, affidato alla versione portatile dell’ Unreal Engine, sacrifica ovviamente tutti gli effetti next gen. Ciò nonostante Vegas è un gioco nuovo e non un tentativo mal riuscito di emulare l’edizione su BluRay. Il gioco è divertente dall’inizio alla fine, anche se bisogna ammettere che non esistono situazioni adrenaliniche o frenetiche. Il comparto tecnico riesce ad offrire in più momenti una qualità più che soddisfacente ed un frame rate costante.
Tutto sommato, anche se non siamo di fronte ad un capolavoro, si può riconoscere a Rainbow Six un voto superiore alla sufficienza, soprattutto se al momento dell’acquisto sarete coscienti che ciò che vi aspetta nell’UMD, non è la conversione di “quel” Vegas, ma un FPS tattico ambientato a Las Vegas.

GRAFICA 7
SONORO 7,5
GIOCABILITA’ 8
LONGEVITA’ 7

VOTO FINALE 7,8


Punta di diamante
+ Buon uso del motore grafico
+ Sistema di gioco perfettamente adattato alla console

Pecora nera
- Decisamente troppo corto
- Manca il sistema squad-based
Recensione a cura di:
Sergio Magliacano
 Editoriali
Distributore
Ubisoft

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