Ormai non occorre più aspettare che dal film traggano
il gioco.
L’ultima tendenza è quella di anticipare
le grosse produzioni cinematografiche con fiumi di merchandising,
tra cui anche i videogiochi. Così è successo
per questo ultimo titolo targato Ubisoft. Quello
che in pochi si aspettavano però era un ibrido
tra un first person shooter e action game, in cui si sarebbe
potuto interpretare sia Jack, lo scrittore, sia il grande
King Kong.
E l’incrocio è lungi dall’essere un
pasticcio, come purtroppo spesso accade. Peter Jackson’s
King Kong nel suo insieme è un prodotto molto
ben riuscito.
L’ouverture del gioco presenta alcune sequenze cinematografiche
in cui conosceremo un po’ meglio il personaggio
che andremo a controllare.
Siamo nel 1933. Jack, il personaggio che interpreteremo,
è uno scrittore amico di Carl, un regista con tanta
voglia di emergere ma con le ore contate per poter presentare
un buon film.
Carl recluta in poco tempo Ann, un’aspirante attrice
newyorkese. Ann è una bella ragazza, una biondina
acqua e sapone con gli occhi azzurri, e Jack ne rimane
subito molto colpito. Il nostro amico regista entra in
possesso di una vecchia mappa raffigurante un’isola
non riportata sugli atlanti dell’epoca, e noi lo
accompagneremo in una spedizione per scoprire questo paradiso
perduto, visto che sarà proprio in quell’isola
che vorrà girare il suo film.
A causa di una tempesta e di una corrente incredibilmente
forte la nave finisce contro la scogliera di quest’isola,
e noi ci ritroveremo su una scialuppa di salvataggio con
Carl, Ann ed un altro uomo.
La scialuppa inevitabilmente affonda, e a questo punto
ci risveglieremo sulla spiaggia… e qui entriamo
in gioco noi.
Fin dalle prime sequenze ci si rende conto che la grafica
è di ottima fattura. Le ambientazioni puntano
al realismo, rocce e vegetazione sono ben definite e le
orride creature che incontreremo fin da subito, come paguri
giganti, centipedi e anche dinosauri hanno un design e
un’animazione molto curate nei particolari.
Anche i volti dei personaggi che fanno da contorno alla
vostra avventura hanno una definizione e una mimica davvero
realistica.
Per tutto il gioco la grafica non delude mai, pur non
raggiungendo le vette di Far Cry Instincts, gioco
già recensito in questo.
Alcune pecche grafiche lo allontanano dal paradiso della
perfezione, mi riferisco ad alcune collisioni tra poligoni,
che potrete verificare voi stessi armandovi di una lancia
e avvicinandovi ad un muro. La lancia misteriosamente
penetrerà attraverso di esso. Le pareti rocciose
e i cespugli sono sempre uguali, alcune textures infatti
tendono a ripetersi fin troppo. E poi il fuoco a mio avviso
non è realizzato in modo eccezionale. Tutti i cespugli
sono identici e bruceranno allo stesso modo, con una grafica
pre-confezionata. Ho riscontrato anche qualche piccolo
bug, come alcuni nemici che in presenza di un ostacolo
continueranno a camminare pur rimanendo fermi.
Dopo aver superato la prima manciata di livelli, la sorpresa.
Passerete finalmente a controllare Lo Re Della Furesta,
il gorilla più spaventoso, il mammifero più
peloso del mondo… è lui o non è lui?
Cerrrto che è lui, il magnifico King Kong! E qui
la grafica eccelle nelle animazioni. Rimarrete a bocca
aperta vedendo come Kong spaccherà la mascella
al dinosauro, e sorriderete vedendo con quanta facilità
tirerà schiaffoni agli pterodattili quasi fossero
moscerini, e vi intenerirete vedendo i suoi occhioni lucidi
fissare Ann. In questa sezione di gioco una telecamera
segue le vostre azioni con un’impostazione decisamente
cinematografica, forse questo creerà un po’
di disorientamento all’inizio ma presto vi abituerete.
Una cosa è certa, le sezioni in cui interpreterete
King Kong sono uno spettacolo da giocare, e se avete delle
persone attorno è anche uno spettacolo da guardare.
La giocabilità è immediata e sempre
molto divertente. Giocando nei panni di Jack la sensazione
sarà quella di trovarsi inermi su un’isola
sperduta. A questo contribuisce anche la scelta Ubisoft
di non aver messo nel gioco alcuna interfaccia se non
la visuale in prima persona. Non avrete modo di sapere
quanta vita vi rimane (anche se il mio sospetto è
che la vostra vita si ristabilisce appieno se passa un
tot di tempo in cui non subite alcun colpo), non sapete
quante munizioni vi restano nè dove sono i nemici,
né avrete una mappa dell’area. Siete solo
voi e i vostri occhi.
Il vostro arsenale sarà costituito principalmente
da armi di fortuna, come lance indigene e costole acuminate
staccate da carcasse, ma potrete avere anche una pistola,
un mitra, un fucile da cecchino e il bellissimo fucile
a pompa. Mentre le armi da fuoco avranno un numero limitatissimo
di munizioni, le ossa acuminate saranno una riserva inesauribile,
e per di più molto efficaci. Avrete anche una discreta
scelta sulla strategia da adottare per difendervi dai
predatori: potrete distrarli temporaneamente lanciando
loro delle esche vive o attirarli verso dei cespugli per
poi incendiarli.
Giocando invece nei panni di King Kong cambia completamente
l’impostazione di gioco. Il paesaggio si fa più
piccolo per lasciare spazio all’immensa figura del
vostro scimmione.
Potrete farlo saltare, distruggere alberi e costruzioni,
menare zampate e farlo ruggire battendosi il petto coi
pugni, incrementando temporaneamente la vostra forza.
In queste sezioni di gioco la dinamica è chiaramente
quella di un action-game.
Sia come Jack che come Kong vi ritroverete davanti a piccoli
enigmi, mai troppo difficili, e se volete un paio di consigli
su come risolverli filerete via lisci come l’olio:
giocando in soggettiva come Jack ricordatevi che il fuoco
è importante, dove c’è fuoco c’è
una lancia da attizzare. Quindi portatevelo sempre con
voi fin quando è possibile. Come King Kong invece
non trascurate mai la piccola Ann. Vi sarà molto
preziosa, ricordatevi sempre di prenderla col vostro manone
e di posarla dove pensate vi possa tornare utile.
Una colonna sonora concitata accompagna le fasi
più importanti dell’avventura, mentre per
la maggior parte del gioco non ci sarà altro rumore
che quello della foresta circostante.
Le voci italiane del gioco sono convincenti, danno il
giusto realismo alla situazione e non utilizzano frasi
stereotipate. Peccato che non ci sia un buon sincronismo
labiale col parlato dei personaggi.
Muoveranno la bocca anche dopo che avrete sentito le frasi,
un po’ come quei film di serie B anni ’60…
Il gioco vi terrà impegnati qualche serata, non
ha una longevità eccessiva in relazione
agli standard odierni di gioco ma tutto sommato è
meglio così, forse prolungarlo lo avrebbe fatto
diventare noioso. Purtroppo una volta portato a termine
non saranno molti i motivi per cui riprenderlo.
Peccato che non siano sbloccabili altre versioni dello
scimmione, come fecero invece con il gioco di Godzilla.
Io avrei voluto un’arena con cui combattere con
gli amici usando diversi tipi di King Kong e anche qualche
dinosauro… invece la mancanza di un multiplayer
smorza ulteriormente la longevità.
Una nota anche riguardo al menù delle opzioni,
ben realizzato.
Tra le varie si può vedere il trailer dell’imminente
film, mentre tra i bonus c’è una galleria
tridimensionale di paesaggi e creature del gioco e diversi
filtri grafici.
Tra le due versioni disponibili per questo gioco, Xbox
e Playstation2, la differenza è minima e
riguarda soltanto l’aspetto grafico.
Mentre la macchina Microsoft riesce a digerire
con naturale dimestichezza la gestione di più nemici
contemporaneamente e riesce a renderizzare qualsiasi elemento
dello scenario al meglio, la macchina Sony esegue gli
stessi compiti un po’ più lentamente, con
una grafica meno brillante e alcuni rallentamenti
su schermo.
Concludendo, King Kong è un titolo che merita
di essere giocato (indipendentemente dal film che uscirà),
perché contiene due giochi in uno ed entrambi molto
divertenti.
Recensione a cura di:
Fabrizio "Faber Coaster"
Votazione Xbox
Grafica: 8.3
Sonoro: 8
Giocabilitá: 9.5
Longevitá: 7
Voto Finale
8.2
Votazione PS2
Grafica: 8
Sonoro: 8
Giocabilitá: 9.5
Longevitá: 7
Voto Finale
8
+ Punta di diamante:
+ Un innovativo concept di gioco vi metterā sia nei panni di Jack che di King Kong. Voi chi preferite?
+ La chiara impronta cinematografica del titolo vi farā sentire protagonisti. Cercate degli spettatori quando ci giocate
+ Grafica e sonoro al di sopra della media, in particolare le eccellenti animazioni dei personaggi
+ Se come me avete poche ore al giorno per giocare, ve lo gusterete fino alla fine
- Pecora nera:
- Qualche difetto grafico lo allontana dalla perfezione, vedi collisioni di poligoni e textures ripetitive
- L'IA dei nemici non č esente da difetti, sembrano tutti attirati dagli ostacoli
- Il doppiaggio č un po' asincrono
- Le ore di gioco sono un po' sotto la media a cui siamo abituati coi titoli attuali