Constantine
Esci
da questo corpo!!!
L’esorcista più fico del momento prende
possesso della nostra Xbox, pronto a sconfiggere ogni
maleficio.
L’industria cinematografica continua a proporci
su grande schermo romanzi, telefilm, cartoni animati e
fumetti. Constantine è proprio nato da un fumetto
della DC, e a seguito della sua conversione cinematografica
è arrivato l’immancabile videogioco.
In questo action-game in terza persona voi interpreterete
Keanu Reeves alias Constantine, un esorcista dei giorni
nostri che si batte contro demoni, mezzi demoni e mezzi
angeli con ogni sorta di arma sacra.
Nella storia dovrete aiutare Constantine a capire perché
i demoni stanno comparendo sulla terra, fatto alquanto
insolito in quanto dovrebbero rimanere relegati al loro
mondo. Ben presto scoprirete che questi demoni stanno
cercando qualcosa, un artifatto che permetterebbe loro
l’assoluto dominio della terra... ma il resto della
storia lo scoprirete giocando.
La grafica colpisce fin da subito per i filmati molto
suggestivi. Il gioco si apre con la stessa scena di apertura
del film, ovvero il protagonista che entra in una stanza
dove si trova una donna legata al letto. Questa si contorce,
come posseduta da qualche misteriosa entità. Constantine
si avvicina a lei e pronuncia un esorcismo, ma il demone
è particolarmente forte e non accenna ad andarsene.
Allora si fa aiutare a portare nella stanza un grosso
specchio, lo pone sopra la donna e catturato il demone
riesce - con qualche difficoltà - distruggere lo
specchio e quindi il demone.
Il filmato serve anche a farci conoscere meglio Constantine,
un esorcista fumatore accanito che veste in smoking con
un carattere freddo e sarcastico.
Iniziato il gioco vi accorgerete presto che i movimenti
del protagonista sono piuttosto limitati, potrà
saltare e arrampicarsi automaticamente solo quando raggiunge
certi punti del gioco e ogni tanto sembra che anziché
camminare scivoli. Il volto del personaggio ricalca abbastanza
bene quello di Keanu Reeves, anche se durante il gioco
non ha alcuna espressione facciale.
Gli scenari sono ben disegnati e sono discretamente dettagliati,
e anche le textures hanno una bella definizione. Ogni
paesaggio, urbano o infernale che sia, è una parte
diversa di gioco e non dà affatto un senso di ripetività,
anche se quasi ogni ambientazione è accomunata
da un’atmosfera molto cupa.
Ogni missione compiuta vi regalerà un filmato preso
dal film. Infatti il gioco è suddiviso in missioni
di difficoltà crescente.
La giocabilità è piuttosto buona, è
facile muovere il personaggio e la camera vi seguirà
dall’angolazione migliore, conferendo al contempo
un taglio molto cinematografico della partita.
Sparare ai mostri è facile grazie all’opzione
già impostata di mira automatica, ma se volete
complicarvi un po’ la vita potrete sempre disabilitarla.
Le armi che potrete utilizzare saranno fantasiose, come
un mitra lancia-crocifissi, scarafaggi che sparano onde
soniche, molotov a base di acqua santa e proiettili d’argento.
Inoltre potrete castare diversi esorcismi, e per fare
questo dovrete premere l’esatta sequenza di tasti
che comparirà sullo schermo al momento opportuno.
Ad ogni tasto corrisponde una frase dell’esorcismo,
sbagliatene una e fallirà l’attacco, anche
se non dovrete preoccuparvi troppo della difficoltà
di questo sistema in quanto la sequenza non sarà
mai troppo veloce.
Il vostro protagonista ha inoltre due abilità speciali.
Una è la capacità di trasferirsi all’inferno,
utilizzando come vettore l’acqua. L’inferno
è rappresentato da una Los Angeles devastata, uno
scenario post-atomico con fiamme, crepacci nel terreno
e carcasse di automobili. Recarsi in quel postaccio vi
servirà per reperire alcuni elementi indispensabili
per il proseguimento dell’avventura. L’altra
abilità è la supervista, la quale vi permette
di vedere demoni e mostri altrimenti nascosti alla vista
comune.
Il sonoro riprende in maniera molto fedele la colonna
sonora del film, inoltre ogni fase saliente dell’avventura
è sottolineata da musiche d’atmosfera. Molte
ambientazioni sono caratterizzate da rumori sinistri,
come grida disumane, sibili e diversi versi inquietanti
che contribuiscono ad aumentare quell’atmosfera
dark che permea tutto il gioco. Il parlato è doppiato
bene in italiano, e le voci dei doppiatori sono le stesse
del film.
Nel complesso Constantine è un buon gioco, riesce
a riproporre le atmosfere del film senza alcuna forzatura,
ma che ha un problema di longevità. Le missioni
saranno un ripetersi di trova l’oggetto –
sconfiggi le creature – riporta l’oggetto,
e tutta la struttura stessa del gioco finirà per
sembrare ripetitiva. Non è eccessivamente difficile
portarlo a termine, e una volta finito lo lascerete in
purgatorio in quanto non avrà più niente
da offrire. Niente livelli bonus o potenziamenti del personaggio,
poche aree segrete e nessun finale alternativo. Per cui
questo gioco si sposa perfettamente col personaggio che
interpreta: non è voluto dal paradiso ma non può
andare neanche all’inferno.
VOTO FINALE: 7.3
Monkeyball
Arriva
anche su Xbox la scimmia più disponibile del mondo!
Tutti la vogliono, tutti la cercano.. e dopo essersi sollazzata
col Gamecube, la scimmietta di Monkeyball si lascia andare
finalmente sulla nostra Xbox, e arriva con gli interessi!
300 livelli.
Esatto, proprio 300.
Un po’ presi dal gioco originale Super Monkey Ball,
un po’ dal seguito, qualcuno nuovo… e sapientemente
mescolati hanno dato origine a questa chicca firmata SEGA.
Il concetto del gioco è semplice: avete una scimmia
inglobata in una sfera di vetro a vostra disposizione.
Che dentro ci sia una scimmia e non un rinoceronte o un
cavalluccio marino fa poca differenza, voi dovrete controllare
questa sfera e farla rotolare attraverso i paesaggi più
fantasiosi mai realizzati. La farete rotolare evitando
gli ostacoli, e se imparerete a far questo vi divertirete
un sacco. Ma con una sfera si possono fare molte altre
cose: giocare a biliardo, a tennis, a bowling, a golf,
a calcio… ok vengo al dunque: 12 mini-giochi disponibili.
Mini-giochi è un termine che poco si addice, tuttavia,
per Super Monkey Ball Deluxe. Ogni gioco è un gioco
vero e proprio, come se voi compraste 13 videogiochi diversi
in uno.
Invece nella modalità storia dovrete aiutare il
personaggio principale, AiAi, a recuperare le banane rubate
dal perfido dottor Bad-Boon e il suo silenzioso aiutante.
Attraverserete 10 mondi tematici, diversi come percorsi
e come fondali. Tra i vari, sarete nello spazio, nella
giungla, sotto il mare e via dicendo, e per completare
ogni mondo basterà che sblocchiate due terzi circa
dei livelli disponibili.
Oltre ad AiAi, nei mini-giochi potrete prendere il controllo
della sua fidanzata, del suo amico o di una bambina (forse
sua figlia), tutti personaggi dalle sembianze scimmiesche.
I controlli della sfera sono immediati e ben precisi,
basterà un leggero tocco per farle prendere una
direzione diversa dall’altra. Il gioco offre un
settaggio di difficoltà che va dal Beginner all’Expert,
e vi confesso che con la difficoltà al massimo
non sono riuscito a finire tre mondi… riuscite a
fare di meglio?
La giocabilità qui vola molto in alto, i comandi
sono semplici e intuitivi e con un gioco così il
divertimento è assicurato.
Quello che funziona in questo gioco è il concetto
di gioco. Tanto semplice quanto funzionale, una partita
dura al massimo tre minuti e questo vi invoglierà
a continuare ancora, e ancora, e ancora…
Unica pecca, la storia che vi accompagnerà nel
gioco e i personaggi stessi sono un po’ troppo infantili,
e i filmati che ne raccontano il proseguimento sono realizzato
in modo grossolano, con animazioni a scatti e un disegno
fin troppo spigoloso. Mi duole dover dire che ormai è
una grafica un po’ vetusta, inoltre si tratta infatti
di un gioco uscito originariamente circa quattro anni
fa e non sono visibili miglioramenti grafici. Forse è
stato tenuto così per tenere i livelli originali
e non alterare la purezza del gioco.
Invece il movimento della sfera con scimmia incorporata
è fluidissima, inesistenti i rallentamenti, anche
nel multiplayer.
Il multiplayer, già che siamo in argomento, è
una vera e propria pacchia, uno dei motivi per cui dovreste
invitare gli amici a casa. E anche le amiche. La scimmietta
infatti pare che risulti molto simpatica anche alle ragazze…
La musica è discreta, abbastanza allegra e non
troppo invadente. Quello che potrà irritare, specialmente
nei livelli più difficili, saranno le stesse frasi
ripetute ad oltranza, e i versetti delle scimmie che incominceranno
a darvi sui nervi all’ennesimo tentativo.
Super Monkeyball Deluxe è un titolo che dovrebbe
avere chiunque, perciò propongo di metterlo di
serie in tutte le nuove console. Uno di quei titoli da
evitare soltanto se avete un appuntamento. Fareste sicuramente
tardi ripetendo a voi stessi “ancora un tentativo,
e poi smetto…”
VOTO FINALE: 7.5
Sharktale
Com’è
profondo il mare
Ci sono alcuni film il cui destino, si capisce subito,
è quello di subire la trasformazione in videogioco
per diventare i temutissimi tie-in, spesso fonte di disperazione
per i malcapitati giocatori che, sperando di rivivere
l’avventura cinematografica, si ritrovano tra le
mani una trasposizione indecente, priva di alcuna giocabilità
e con una grafica talvolta poco ispirata. Shark Tale è
un tie-in, ma fortunatamente non è questo il caso.
Il gioco è molto facile, e punta chiaramente su
una fascia di giocatori molto giovane. Ma può divertire
anche adulti grandi e grossi, sempre tenendo presente
che la giocabilità è così semplice
che potreste passare da livello a livello anche dopo aver
bevuto una caraffa di margarita alla fragola. Ci sono
varie fasi di gioco, come danza, stealth, platform e race.
Le fasi di gioco più concitate sono le sessioni
di danza. Per vedere il vostro pesce che balla su e giù
(qualcuno osa accusarmi di doppi sensi?) dovrete avere
i riflessi pronti e premere il pad nella direzione in
cui apparirà la freccia, come nel più classico
dei giochi di danza.
La storia prende spunto da molte parti del film, pur non
ricalcandone la trama. Voi diventerete Oscar, un pesciolino
dalla battuta pronta con velleità artistiche ma
con la sfortuna di ficcarsi sempre nei guai. La vostra
prima avventura vi vedrà fuggire da uno squalo
inferocito, e dovrete muovervi nella direzione indicata
dalle frecce che appariranno all’improvviso durante
la fuga. Poi sarete sfrattati, e la signora pesce vi butterà
fuori dal vostro appartamentino senza troppi complimenti,
e butterà tutti i vostri affetti personali giù
dal terzo piano. Voi sarete in strada e dovrete acchiappare
quanti più oggetti possibili prima che si sfracellino
al suolo. E così via, recuperando oggetti per le
strade di Reef City, o attraversando livelli non facendovi
vedere dai pesci poliziotto, e molte altre situazioni
abbastanza differenti una con l’altra.
Tutta la storia la vivrete attraverso 25 livelli, per
ognuno dei quali avrete tre obiettivi. Uno primario, necessario
a proseguire nel gioco, e gli altri due secondari, utili
ad incrementare la fama di Oscar. La vostra fama nel gioco
vi servirà sbloccare bonus come vite extra, spezzoni
originali del film Shark Tale e altri bonus più
o meno importanti. La difficoltà di gioco sale
con equilibrio avanzando nei livelli, e pur cominciando
da un punto molto basso dovrete impegnarvi per superare
gli ultimi livelli.
La grafica rappresenta degnamente il film, le animazioni
di Oscar e dei personaggi comprimari sono molto fluide
e ogni elemento del gioco è ricco di particolari,
così come le strade di Reef City (date un’occhiata
alle insegne dei negozi, sono dei simpatici giochi di
parola in inglese).
L’aspetto sonoro del gioco è molto buono.
La musica riprende brani del film, le sessioni di danza
sono accompagnate da canzoni che ben si sposano con i
movimenti di Oscar, e i brani rap sono quanto mai appropriati
(inizierete ascoltando la hit “Car Wash”,
e anche le altre licenze sono notevoli, come D12, Mc Hammer,
ecc.).
Qualche difetto? Beh, partiamo dalla difficoltà
risibile del gioco. Pur essendo un titolo consigliato
ai bambini, per perdere una vita dovrete letteralmente
suicidarvi. Evitare i pericoli è molto semplice,
ma è ancora più facile curare le vostre
ferite. Basterà che entriate in una delle molte
abitazioni di Reef City e in un attimo la vostra salute
sarà ai massimi livelli.
Inoltre alcune sezioni (poche) annoiano già dopo
un paio di tentativi, e superato l’aspetto comico
di Oscar che si cimenta in balli hip hop o che fugge dagli
squali con buffe imprecazioni, non rimane altro che un
livello un po’ ripetitivo. Fortunatamente le tipologie
di livelli cambiano abbastanza spesso.
La grafica come detto prima è ben realizzata ma
essendo un formato multipiattaforma non viene spremuta
a sufficienza la vecchia Xbox. Se pensate che sfruttandone
pienamente le potenzialità grafiche si sarebbe
potuto avere un gioco di grafica pari a quella del film
stesso… meglio non pensarci.
Insomma, se volete un gioco facile facile con pesci che
danzano, inseguimenti sui fondali oceanici e una grafica
da cartone animato Shark Tale è per voi. Se poi
vi è piaciuto il film tanto meglio, vi sentirete
ancora più immersi in un mondo dove gli squali
parlano siciliano e la musica che va di più è
l’hip hop. Ma essendo un gioco per bambini potrebbe
annoiare facilmente i giocatori più sgamati. Se
ne avete la possibilità comunque provatelo, può
darsi che vi piaccia a prescindere da tutto.
VOTO FINALE: 7.5 |