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Far Cry 2 |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Ubisoft Entertainment
Sviluppatore:
Ubisoft Montreal
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Sparatutto
Giocatori:
1 - 16
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L'Africa ha due
ecosistemi ben rodati: quello ideato dalla Natura, in
cui leoni, zebre e gazzelle lottano per la sopravvivenza,
ed uno ideato da uomini senza scrupoli, in cui un pugno
di diamanti vengono contesi a suon di carneficine tra
fazioni. Entrambi queste situazioni si ripetono da sempre
con le ovvie conseguenze, nel primo caso è del
tutto normale, mentre nel secondo caso il bagno di sangue
si perpetra per arricchire solo i trafficanti d'armi,
uomini senza scrupoli, né coscienza. Lo Sciacallo
è uno di questi, a voi è dato l'incarico
di fargli da giuria e da boia, rintracciandolo e giustiziandolo
come meglio credete.
Le premesse di Far Cry 2 sono un mondo realmente aperto
e l'assoluta libertà decisionale, che rompe gli
argini dei normali giochi basati sul free roaming. Ci
sono decine di kilometri quadrati da affrontare a piedi,
in macchina, su furgoni o in pullman; guerriglieri da
cui farsi assoldare, per compiere svariate attività,
nella speranza che qualcuna di queste, vi porti ancora
un passo più vicino alla vostra meta. Ma vediamo
di procedere con ordine e capire cos'é Far Cry
2.
Tutti voi ricorderete quel primo episodio, generato dalla
software house teutonica Crytek nel 2004, proprio gli
autori del tecnicamente impressionante Crysis, da quel
gioco ne sono passati di bit nelle nostre console...Lo
sviluppo, del seguito del primo Far Cry, è stato
assegnato allo studio di Ubisoft Montreal. Non avevo alcun
dubbio sulle capacità dello sviluppatore Canadese,
ma mi sono chiesto se sarebbero stati all'altezza dell'incarico.
Insomma le promesse fatte spesso vanno a sbattere contro
un muro chiamato hardware, e deludere l'aspettativa dei
giocatori è un pessimo affare.
Per nostra fortuna, e per loro merito, questo Far Cry
2 ha messo a segno ciascun traguardo prefissato.
Quando ho iniziato ad affrontare le prime fasi di gioco,
stentavo a credere che al di là del joypad wireless
ci fosse solo una Playstation 3 o un Xbox 360. Il sole,
che proietta i suoi raggi attraverso le fronde degli alberi,
illumina con calore decine e decine di metri di fitta
savana. La selvaggia natura, che circonda l'incedere “balzellante”
della jeep che mi trasporta, sembra invitarmi all'esplorazione.
Un’esplosione di cromatismi racconta i primi passi
nell'Africa di Far Cry 2. Continuo a fatica a credere
ai miei occhi. Non un frame si perde durante questi momenti.
Tra me e me penso: “Speriamo che il frame-rate non
crolli alla prova degli scontri a fuoco”. Ma non
appena lo metto alla prova con una battaglia, in cui sono
coinvolti parecchi uomini, il motore grafico Dunia con
orgoglio mostra la sua affidabile potenza. Neppure uno
dei trenta, stabili, fotogrammi al secondo mancano all'appello.
Tutto fila via liscio, stampando sul mio viso un bel sorriso
ebete, che scompare solo allo spegnersi della console
(dopo molte, molte ore di gioco).
Affronto quindi un tutorial, che mi avvia alle varie possibili
attività disponibili, facendomi conoscere le due
fazioni in lotta, spiegandomi come procurarmi un “lavoro”
da questi guerriglieri, come procurarmi degli amici in
carne ed ossa (digitali) e come acquistare “degli
amici” che sputano piombo. Finito il carosello delle
istruzioni il gioco ci lascia in balia delle nostre scelte,
e per la prima volta in un videogame mi sono sentito senza
una guida, senza un filo nascosto da seguire per arrivare
al mio scopo. Una sensazione a metà strada tra
il terrorizzante e l'elettrizzante.
L'ambiente ostile che ci circonda, nel giro di pochi minuti,
ci fa capire quali sono le esigenze primarie: procurarci
dei lavori pagati in diamanti, acquistare nuove e più
potenti armi da upgradare quanto prima e cercare di restare
vivi.
La libertà concessa permette quindi di scegliere
realmente come preferiamo giocare: come commando, facendo
piazza pulita, falciando tutto quello che si muove e bruciando
ogni cosa, oppure come Splinter Cell, cercando un punto
alto da cui analizzare col nostro monocolo il campo di
battaglia, prima di cimentarci in un raid silenzioso,
oppure cecchinando da lontano e gettando scompiglio tra
le forze nemiche. Ma queste sono solo un paio di scelte
le più ovvie e banali. La gamma di possibilità
è limitata solo dalla fantasia del giocatore. Per
di più, quando ci verrà assegnato un compito,
gli amici che ci faremo, potranno chiamarci al cellulare
e suggerirci metodi alternativi per portare a termine
il nostro incarico.
Questi personaggi secondari, hanno un ruolo fondamentale,
perchè sono in grado di salvarci la vita se qualcosa
andasse storto durante un combattimento, ma potrebbero
anche chiederci di ricambiargli il favore, se si trovassero
nei guai. In questi casi trascurarli vorrebbe dire lasciarli
morire, vedendoli scomparire dalla propria lista. Ogni
scelta porta delle conseguenze.
Come ogni FPS che si rispetti, una grande importanza è
stata data agli armamenti e agli effetti che provocano.
Il loro reperimento avviene per lo più in due modi:
o strappandoli dalle fredde mani dei vostri nemici o acquistandoli
da alcuni piccoli trafficanti. Quelle pagate con i vostri
sanguinosi risparmi sono affidabili e precise, e ne troverete
sempre una scorta nei magazzini che conquisterete. Le
armi recuperate in battaglia sono sempre una scommessa,
perché si inceppano nel bel mezzo di un ingaggio,
obbligandovi ad agire su di un pulsante per sbloccarle
o nel peggiore dei casi vi esplodono tra le mani.
Una volta dotati dell'arsenale preferito, che va ad occupare
i tre allogiamenti disponibili, (uno è occupato
dal fido machete) arriva il momento di sbizzarrirsi, mettendo
a ferro e fuoco le postazioni del nemico. La violenza,
con cui si abbattono i proiettili contro ruderi e vegetazione,
lascia poco spazio alla fantasia. Quasi tutto si può
fare a pezzi, e se è così tosto da resistere
ad una pioggia di piombo, ben poco si può fare
contro le fiamme, che divampano quando gettate una molotov
o fate esplodere dei barili di combustibile. Le più
incredibili fiamme, cha abbiate mai visto, divamperanno
come mai prima d'ora, avvolgendo vegetazione e tutto il
resto. Un raccapricciante spettacolo giallo e rosso, che
danza seguendo la musica del vento.
Anche nei momenti più estremi delle battaglie,
il motore Dunia non mancherà di regalare emozioni,
mentre il tempo scorre in maniera realistica e le condizioni
meterologiche cambiano, avvisandovi con qualche tuono.
L'Africa disegnata dagli artisti di Ubisoft Montreal è
stupenda, sia di giorno che di notte, sia col sole, sia
sotto la pioggia battente. Un senso di immersione totale
avvolge il cacciatore che c'è in noi, in un ambiente
ostile ma propizio agli agguati. Il ciondolio della telecamera
sottolinea ogni passo del giocatore e in caso di corsa
furiosa, viene accompagnato da effetti grafici, come motion
blur e sfocature varie. Il comparto tecnico è ricco
di pregi e di finezze degne di nota, come le animazioni
delle braccia o delle armi o quelle nei momenti in cui
ci si cura.
Non c'è un attimo in cui non ci si guardi attorno
con meraviglia.
Le musiche, che accompagnano il gioco, richiamano i ritmi
tribali africani, grazie ad una forte integrazione con
i suoni ambientali. Anche il doppiaggio mostra la sua
alta qualità quando si dialoga con i vari PNG.
La quantità di cose da fare vi subbisserà
durante un'abbondante trentina di ore. La maggior parte
del tempo verrà trascorsa tra furiose sparatorie
ed esplorazioni ambientali, ma nei pochi momenti di quiete
assoluta, potrete assaporare la calma prima della tempesta,
ricaricando un fucile mentre vi appiattite tra gli arbusti.
Far Cry 2 è un FPS, che porta una ventata di fresco
nel panorama stantio di un genere, sempre più inflazionato
da titoli di media entità. Per la prima volta ci
viene data assoluta libertà, ma questo potrebbe
impensierire qualche giocatore, troppo abituato ad essere
guidato da binari invisibili. Il livello di difficoltà
è decisamente elevato ed il tasso di mortalità,
ricorda senza troppo nasconderlo l'illustre prequel. Comunque
questo non scoraggia chi volesse approcciare al gioco
con tecniche kamikaze e fucile spianato.
La modalità multiplayer beneficia dello stesso
grandioso comparto grafico e anzi, offre uno strumento
per la realizzazione dei propri livelli, in grado di tirare
fuori il level designer nascosto in alcuni di noi. Un
sistema veloce ed intuitivo, che permette di costruire
ambientazioni per battaglie multiplayer dalla grandissima
varietà.
Le modalità disponibili per PSN e Xbox Live sono
gli immancabili classici, che per l'occasione hanno assunto
dei nomi adatti al tema.
Avremo quindi oltre al “deathmatch” e “team
deatmatch” anche la modalità “capture
the diamond” e “uprising”, rispettivamente
cattura la bandiera ed una specie di dominio tipo Unreal.
Fino a sedici giocatori possono prendere parte agli scontri
che si svolgono in ambientazioni spesso immense. Una vera
manna per i cecchini.
Le partite multiplayer offrono un sistema remunerativo
decisamente invitante: a fine incontro si viene premiati
con dei punti esperienza, ed una volta ottenuto un nuovo
livello, ci verrà dato un diamante da spendere
per ampliare l'armamento on-line.
Ho giocato per ore ed ore a questo titolo, e da qualsiasi
punto l'abbia osservato ho solo potuto trovare nuovi motivi
per tesserne le lodi. L'unico appunto che posso fare riguarda
la durata dei caricamenti, forse un po' troppo lunghi,
ma visto e considerato il risultato finale non si può
far altro che accettare questo piccolo compromesso.
Un grandioso gioco che non deve mancare agli amanti del
genere. |
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Votazione
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Grafica: 9.5
Sonoro: 9
Giocabilitá: 9.3
Longevitá: 9
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Voto Finale
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+ Punta di diamante:
+ Grafica ed ambientazione strepitosi
+ Estrema libertà offerta al giocatore
+ Tool di creazione mappe da "lode"
- Pecora nera:
- Difficoltà elevata
- Caricamento iniziale lunghetto
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