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Assassin's Creed |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Ubisoft Entertainment
Sviluppatore:
Ubisoft Montreal
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione
Giocatori:
1
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È passato
parecchio tempo dall’annuncio dell’allora
nuovo progetto Ubisoft, tempo in cui si sono susseguite
dichiarazioni e smentite da parte di chiunque fosse coinvolto
anche solo marginalmente nel progetto. Nell’E3 in
cui Sony presentò al mondo PS3, tra i tanti proclami
di superiorità del proprio hardware, annunciò
anche l’esclusività del titolo per la propria
piattaforma next-gen, fortunatamente Ubisoft smenti qualche
tempo dopo dichiarando la natura multipiattaforma del
progetto…allora si sapeva poco del gioco, le uniche
certezze erano il team di sviluppo (Ubisoft Montreal,
tra i più attivi e validi team in seno alla soft-co
d’oltralpe), la principale location in cui era ambientato
il gioco (1191 AD in terra santa, al tempo delle crociate…),
e l’investimento in tempo e denaro che la più
grande soft-co europea era disposta spendere per creare
una nuova P.I. dal quasi sicuro successo…finalmente
è arrivato, che siate possessori di PS3 o 360 non
ha importanza, sarete testimoni della nascita di un nuovo
e sicuro franchise…
Il tempo, la genetica il Credo…
Il titolo prodotto dalla splendida Jade Raymond vanta
da subito un costrutto narrativo originale ed intrigante.
Già dai primi secondi di gioco si intuisce che
l’epoca delle crociate NON è la sola location
in cui è ambientato Assassin’s creed, e il
protagonista non è il solo Altair…
le missioni che saremo chiamati a svolgere in terra santa
sono proiezioni virtuali basati sui ricordi scritti indelebilmente
nel DNA del vero protagonista della storia, Desmond Miles,
il discendente diretto di Altair. Per ragioni inizialmente
ignote, una società “Farmaceutica”
si serve di un apparecchiatura chiamata “animus”
per scandagliare il codice genetico di Desmond alla ricerca
di ricordi appartenuti al proprio avo, l’unico modo
per accedere ai particolari di ogni ricordo è farglieli
rivivere attraverso una proiezione virtuale nella mente,
il nostro protagonista sarà così scaraventato
in una realtà alternativa il cui ruolo muta da
spettatore ad interprete. Nelle sezioni all’interno
dell’animus vestiremo i panni di Altair Ibn-La’Ahad,
un membro dei Nizariti (o al-Hašišiyyun, assassini
legati ad un ordine sciita- islamico attivo dall’tra
VII e il XIV secolo…), il nostro compito sarà
uccidere personaggi di spicco nelle fila dei cavalieri
templari, allora presenti in modo determinante nelle principali
città in cui hanno luogo le missioni, Gerusalemme,
Acri e Damasco. Il cosa stiano cercando nei ricordi di
Altair non ci è dato sapere, almeno all’inizio
dell’avventura, nemmeno Desmond ha una vaga idea
del perché sia così importante per questa
società e del perché sia a tutti gli effetti
un loro prigioniero…ma non è mia intenzione
svelarvi oltre i particolari di una così bella
e intricata trama… ed è proprio sulla sceneggiatura
di eccellente fattura che il titolo Ubisoft ripone tutto
il suo appeal. Assassin’s creed è ad oggi
uno dei migliori esempi di narrazione interattiva, la
profondità della trama, unita allo sfruttamento
della tecnologia messa a disposizione dall’hardware
odierno, rende l’esperienza una delle più
coinvolgenti e intriganti fino ad oggi realizzate. L’eccellente
regia del titolo rende affascinante persino il tutorial
che affronteremo nelle fasi iniziali… in ogni caso
la presenza dello stesso è un bene, la complessità
dei controlli rende indispensabile questa fase denigrata
da molti… le azioni che Altair è in grado
di compiere sono tra le più coreografiche e spettacolari
mai apparse in un viggì, la parentela con la serie
del principino di persia, benché avvisabile da
subito, è solo marginale, il silente assassino
non compie evoluzioni oltre le leggi della fisica, si
concede solo qualche strappo alle leggi della gravità
(i voli in picchiata lanciandosi dalle torri ne sono un
fulgido e spettacolare esempio…) in alcune aree
presenti nel gioco, per il resto il punto di riferimento
per le evoluzioni dell’agile killer è l’ormai
abusato e famosissimo parkour, il vostro avatar non teme
nessun ostacolo, è in grado di affrontare qualsiasi
percorso sia in orizzontale che in verticale, ogni singolo
anfratto delle città è raggiungibile ed
esplorabile, se è presente nel vostro campo visivo,
ci potete andare…un interazione con le strutture
dello scenario assolutamente senza precedenti, sinceramente
impressionante, specie se considerate la vastità
degli ambienti…definirli immensi è riduttivo.
Come accennavo qualche riga fa, il sistema di controllo
è discretamente complesso, nulla che la pratica
non possa risolvere, ma è opportuno chiarire che
Assassin’s creed non è un action come tanti
altri, ogni azione va ponderata, che sia di attacco o
di “spostamento”. I dogmi su cui si fonda
il credo degli Hašišiyyun prevedono la più
totale riservatezza in ogni nostra azione. Attirare l’attenzione
su di se equivale a vanificare la metodicità con
cui viene pianificato ogni assassinio. Lavorando prevalentemente
alla luce del giorno, con centinaia di persone presenti
in ogni parte delle città, è indispensabile
non essere avventati, sebbene in determinate circostanze
una certa irruenza può giovare non poco allo svolgimento
della missione in atto. Alcuni cittadini vivono i soprusi
di alcune etnie di soldati, sia saraceni, sia crociati,
se nel girovagare alla ricerca di indizi vi imbatterete
in uno di questi, sarete chiamati ad una scelta, ignorare
l’accaduto oppure intervenire, se scegliamo di aiutare
il cittadino entreremo in fase di combattimento (che per
quanto coreografico, non dispone della stessa profondità
degli altri action presenti sul mercato…ribadisco
però che Assassin’s creed non è un
action comune…), eliminate le guardie avremo come
ricompensa l’aiuto dei cittadini, abilissimi nell’aggirare
chi ci da la caccia quando siamo in fuga. Molte delle
missioni secondarie coinvolgono i cittadini, se volete
un consiglio fateveli amici, nelle situazioni più
concitate saranno preziosi… come detto in precedenza
ogni assassinio prevede delle fasi, la prima è
la raccolta di informazioni, la seconda è un’attenta
analisi del percorso per raggiungere l’obiettivo
e per dileguarsi nella maniera più rapida possibile,
la terza ovviamente è l’uccisione del soggetto,
di solito molto ben protetto. Per quanto possa sembrare
ripetitivo, la metodicità di queste operazioni
risulta assai appagante specie in relazione alla struttura
architettonica di ogni edificio presente nelle città,
i contrattempi capitano spesso, e sovente un percorso
pianificato viene stravolto dalle impellenti necessità
di fuga, di fatto la quarta e ultima fase. Indubbiamente
è proprio quest’ultima ad essere la più
concitata, grazie in particolare al level design, sicuramente
gravido di spunti per implementare variazioni di percorso
dell’ultimo secondo. Al di la delle operazioni da
svolgere in ogni città ci sono altre peculiarità
che rendono intrigante Assassin’s creed, molto del
gameplay e devoluto all’esplorazione, molti edifici
sparsi per il regno fungono da torri di avvistamento,
raggiungerne la sommità risulta indispensabile
per conoscere ed ampliare la mappa visibile (che si aggiornerà
come una sorta di navigatore satellitare…), un incentivo
ad esplorare il più possibile per avere a disposizione
il maggior numero di locazioni visitabili.
Il medioevo secondo Ubisoft…
La parte che colpisce da subito nel nuovo titolo di casa
Ubisoft è indubbiamente la grafica, ad oggi a mio
avviso senza termini di paragone. Certo in molti sono
ancora invaghiti dalla spettacolarità elargita
dall’unreal engine 3 utilizzato nel pluripremiato
gears of war…e non gli do certo torto, ma Assassin’s
creed vanta un qualcosa che nemmeno il capolavoro Epic
riesce ad avere. Lo stile utilizzato nel titolo Ubi è
qualcosa di assolutamente originale, una commistione eccellente
tra design sci-fi e illustrazione medieval/fantasy. Il
character design del protagonista è il maggiore
esponente dell’equilibrio tra epico e dinamico,
così come gli ambienti, una bellezza senza pari
di ogni cosa mostrata a video. Le strutture poligonali,
per quanto realistiche, vantano un design e una cura per
i dettagli che va oltre tutto quello visto fino ad oggi,
dettagli enfatizzati anche dalle eccellenti texture e
dall’illuminazione dinamica mai così perfetta
come in questo gioco…i soli difetti riscontrabili
sono un legero calo del frame rate in alcune aree, ed
un impercettibile effetto pop-up in altre, ma sono veramente
ininfluenti ai fini della resa, magnifica, della cosmesi
del titolo.
Da segnalare l’eccellente animazione di ogni singolo
personaggio, cosi come i cavalli, i più realistici
dai tempi di shadow of the colossus…
Altra componente di assoluto pregio è il sonoro,
finalmente il doppiaggio tocca i vertici che si spera
di raggiungere con un titolo di questa caratura! Splendide
tutte le voci, ottimamente caratterizzate e, cosa ancor
più impressionante, sincronizzate in modo eccellente
con il labbiale degli attori poligonali…davvero
impressionante. Non da meno le musiche, sempre d’atmosfera
sempre azzeccate al contesto…un lavoro encomiabile
come non se ne “sentivano” da tempo…
Concludendo…
Un titolo che ha fatto discutere e che continuerà
a far discutere generando consensi e disappunti, che ne
dicano alcuni, io, come la redazione di Overgame, lo ha
trovato eccellente sotto molti aspetti, per certi versi
uno dei titoli più impressionanti presenti sul
mercato… a mio avviso rientra nella categoria dei
giochi (dei quali fanno parte Shenmue 1e2, ICO, REZ e
Shadow of the colossus) per i pochi che oltre al valore
strettamente ludico, sanno cogliere anche il valore artistico/narrativo,
ora come ora Assassin’s creed è l’esponente
più valido di questa generazione di console…
Il parere di Sergio
Che bello il gioco di Batman, anzi il gioco di Spiderman,
anzi Spawn... si, insomma, di quello che si arrampica
sul tetto più alto e si lancia giù per andare
a soccorrere i cittadini in difficoltà.
Probabilmente se al posto di Damasco, Gerusalemme o Acre
ci fosse stata una Gotham City, non avreste faticato ad
immaginare come protagonista il cavaliere nero della DC
Comics.
Le imponenti città medioevali offrono continui
spunti alla giocabilità.
Se è vero che alla lunga Assassin’s Creed
offre il fianco alla ripetitività (causa il reiterarsi
delle medesimo modus operandi), il crescere delle abilità
di Altair trasformano il giocatore da novizio dell’omicidio
a micidiale macchina di morte.
Muoversi veloci sui tetti, consapevoli della propria forza,
galvanizza a tal punto da spingerci ad affrontare nuguli
di temerari soldati, sterminarli tutti senza subire un
colpo e sparire nel nulla come un ninja.
La forza di questo gioco, si fonda anche sul sistema di
combattimento semplice ed intuitivo. Bastano poche scaramucce
per impadronirsi completamente delle letali arti dell’assassino.
Non si tratta di un Titolo esente da difetti (controlli
inizialmente ostici, qualche bug grafico trascurabile,
missioni ripetitive), ma il carisma e la maestosa imponenza
del medio-oriente delle Crociate vi saprà far chiudere
gli occhi e sognare. |
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Votazione
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Grafica: 9.5
Sonoro: 10
Giocabilitá: 8
Longevitá: 8
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Narrazione affascinante e atipica
+ Grafica e design fuori parametro
+ Sonoro degno di Hollywood
+ Gameplay intrigante e originale
- Pecora nera:
- Sporadici cali di frame rate
- Non per tutti
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