Data di uscita: 03.04.2025
Durata; 101 min.
Regia: Jared Hess
Cast: Jason Momoa, Emma Myers, Jack Black, Danielle Brooks, Sebastian Eugene Hansen
Portare Minecraft sul grande schermo sembrava, per anni, un’impresa impossibile.
Come si può trasformare un gioco senza trama, senza protagonisti fissi, basato sulla libertà assoluta del giocatore, in un racconto coerente e coinvolgente?
Eppure, contro ogni previsione, Un film Minecraft riesce nel suo intento, offrendo un’avventura accessibile ai neofiti e piena di strizzate d’occhio per i fan storici del gioco.
La protagonista o il protagonista (non ve lo dico), un’adolescente solitaria/o e creativa/o, viene accidentalmente trasportata nel mondo cubico di Minecraft.
Qui scopre che un antico equilibrio sta per essere infranto: l’Ender Dragon, un tempo confinato nell’End, sta risvegliando un’oscura energia che minaccia tutto l’Overworld.
Insieme a un gruppo di personaggi improbabili – tra cui un goffo costruttore (Jason Momoa) e una guerriera del Nether (Danielle Brooks).
La protagonista o il protagonista dovrà imparare a sopravvivere, costruire, e credere in sé stessa/o per salvare quel mondo… e forse anche il proprio.
Un film costruito… blocco per blocco
Uno dei grandi meriti del film è quello di mantenere intatto lo spirito di Minecraft: il mondo è fatto di blocchi, le leggi fisiche sono quelle del gioco (caduta della sabbia, costruzioni impossibili, Creeper che esplodono con tempismo comico).
Non è solo estetica: il regista Jared Hess costruisce la narrazione esattamente come si costruisce in Minecraft — partendo da zero, creando strumenti, risolvendo problemi in modo creativo.
La direzione artistica è sorprendentemente efficace: pur restando fedele al look pixelato, il mondo del film è vibrante, ricco di dettagli e pieno di vita.
Gli effetti visivi trovano un equilibrio tra realismo e stilizzazione: vedere un paesaggio cubico al tramonto o un villaggio illuminarsi di torce ha un fascino tutto suo.
Jason Momoa, in un ruolo molto lontano dal suo solito stile da duro, è una delle sorprese più piacevoli del film.
Porta una comicità fisica e infantile che ricorda il Peter Quill di Guardiani della Galassia, ma con l’entusiasmo ingenuo di un bimbo che gioca con i Lego.
Danielle Brooks aggiunge grinta e cuore, mentre Emma Myers – è la vera rivelazione: una protagonista moderna, imperfetta, curiosa e molto Minecraft.
Il film gioca spesso sul contrasto tra il linguaggio del gioco e il linguaggio emotivo: chi costruisce cosa, e perché?
È solo sopravvivenza o è espressione?
C’è una certa riflessione sul potere creativo e terapeutico del costruire, che riesce a emergere tra le battute e le esplosioni.
Il film non è privo di difetti: la seconda parte rallenta, con momenti in cui la trama sembra forzata per toccare tutti i biomi “obbligatori” del gioco.
Alcuni personaggi secondari sono poco sviluppati, e il tono a volte ondeggia troppo tra epico e slapstick. Inoltre, chi non ha familiarità con Minecraft potrebbe trovare alcune dinamiche (come i portali o il crafting) confuse o date per scontate.
Conclusione
Un film Minecraft è un film sorprendentemente solido, che riesce a trasformare un videogioco sandbox in un racconto d’avventura emozionante e visivamente unico.
Non è un capolavoro, ma è un piccolo miracolo di equilibrio tra fedeltà e invenzione.
I fan saranno felici e i bambini lo adoreranno. Chissà, magari uscendo dal cinema, qualcuno acquisterà il videogioco per la prima volta di Minecraft.
Siete pronti a costruire il vostro mondo????