Clementine e Alvin Junior sono arrivati alla fine del loro disastrato e pericoloso percorso. Clem non è più l’innocente di un tempo dato che ha già eliminato sia umani che vaganti, il tutto per sopravvivere. Che cosa può lasciare quindi ad Alvin, la spietatezza di chi deve sopravvivere a tutti i costi oppure la compassione?
In questo quarto episodio e conclusione della saga questo è proprio il dilemma che sottende all’intera esperienza di gioco. Il sottotitolo è Ritorno a casa proprio per sottintendere la fine simbolica di un ciclo in cui Clementine è cresciuta sempre di più.
LA FINE DELLA NOTTE
Telltale oramai non esiste più e perciò questo gioco rappresenta un po’ il testamento spirituale della software house. L’ispirazione di Kirkman è sempre preponderante nella narrazione e quindi i colpi di scena non mancheranno anche in questo capitolo. Gli aficionados dela saga non rimarranno di certo delusi da questa conclusione anche se la malinconia regnerà sovrana, sia per le tematiche sia per la consapevolezza che la serie e probabilmente questa tipologia di giochi non potranno più tornare come prima.
Nella conclusione di Giocattoli Rotti ci eravamo ritrovati in una situazione di estremo pericolo. Si ripartirà proprio da qui in cui la violenza ancora regna sovrana anche nei dialoghi tra personaggi.
Tutte le scelte intraprese in precedenza andranno a segnare i nostri personaggi in questo capitolo.
Tutto è quindi estremamente coerente anche se mano a mano che l’avventura andrà avanti la tensione andrà a stemperarsi in favore della riflessione. Più che scelte in questo finale potremo comunicare le nostre emozioni.
COMMOZIONE E LACRIME
La narrazione, essendo anche quella conclusiva, sempre piuttosto dicotomica e quindi per alcuni, soprattutto se avrete giocato tutti i capitoli precedenti, potrà risultare leggermente banale ma mai eccessivamente.
Le regole drammaturgiche sono rispettate e chi ha la lacrima facile tra di voi potrà commuoversi in più di un’occasione, soprattutto all’inizio.
I risvolti finali delle sorprese comunque non mancheranno e quindi gli eventi alla fine assumeranno un senso coerente in tutto e per tutto.
La sensazione sarà quella malinconica di quando arriviamo alla fine della nostra serie preferita e quindi possiamo tranquillamente affermare che la missione è compiuta.
Clem e AJ sono personaggi sempre più tratteggiati e quindi reaizzati nel migliore dei modi.
I momenti di sopravvivenza a qui i due personaggi ci hanno abituato colpiranno nel profondo i giocatori e quindi ci saranno tantissimi momenti in cui proveremo forte empatia con i protagonisti, rendendoli molto credibili e veritieri in ogni aspetto, soprattutto nella componente della crescita interiore.
Il capitolo finale non esagera e non strafa mai e quindi mantiene la narrazione sempre molto ben studiata e realistica in ogni circostanza.
Un ottimo congedo dai fan con la speranza che non sia definitivo e per sempre certamente. Un’apocalisse zombie di stampo intimistico che quindi all’azione preferisce i momenti di riflessione.
Una crescita dei personaggi incredibile che ce li ha fatti amare e ci ha fatto affezionare moltissimo a loro, senza tanti clichè del genere certamente.
Review a cura di Luca Longobardi