2K ritorna a regalarci la sua simulazione cestistica per eccellenza e migliora il setting dell’anno precedente nel passaggio alla New Gen.
STANDARD ASSOLUTI
La serie 2K è indubbio che abbia settato dei nuovi standard delle genere e delle simulazioni sportive in generale.
L’anno passato c’è stato qualche problema a livello di grafica e di gameplay ma quest’anno il tiro è stato certamente corretto.
Le meccaniche sono state nettamente migliorate rispetto al passato così come un passo in avanti è stato fatto in termini di modalità di gioco.
Il goco appare ancora più realistico che in passato sul campo soprattutto in termini di gestione della stamina dei giocatori, durante le azioni e i vari dribbling.
Nell’edizione dell’anno scorso bastava correre, arrivare alla linea dei tre punti dopo avere evitato la difesa e quindi segnare. Quest’anno tutto è stato reso più complicato in maniera più realistica. Quest’anno potremo compiere le stesse azioni ma questo ci costerà molto in termini di energie.
Questo ci costerà quindi in termini di precisioni nel tiro. Il gioco quindi rallenta un po’ ma tutto in favore del realismo sul campo. Non potremo fare scatti in maniera indiscriminata ma dovremo sempre sfruttare i pick and roll e giocare di squadra.
Miglioramenti anche nelle animazioni durante gli steal della palla,
OFFERTA AMPIA E VARIEGATA
Oltre a tutti questi passi in avanti in game anche l’offerta in termini di modalità risulta particolarmente variegata e ricca.
Con My Career potremo come sempre creare il nostro giocatore da zero, creare un team di campioni con My Team, gestire come un manager in My Nba in cui come allenatore dovremo migliorare una franchigia e i suoi giocatori nelle singole specificità e anche testare le nostre abilità nel campionato femminile con la WNBA.
Questo campionato è molto differente e potremo affronatre sia partite singole che playoffs quindi serve un certo adattamento in termini di gameplay e questo è un grado si sfida interessante.
Un gioco che quindi copre tutto ciò che riguarda la galassia NBA a trecentosessanta gradi. Il fulcro del gioco è sempre la carriera in cui torneremo ancora nel contesto urbano di The City e quindi tentare di far scalare le vette del basket professionistico al nostro MP.
Potremo quindi anche cimentarci in street basket per affinare le nostre abilità anche contro avversari umani in Rec Room e Pro-AM.
Con queste sfide sul campo potremo guadagnare moneta virtuale da poter spendere nei vari potenziamenti, evitando così le microtransazioni.
Tanto spazio anche alle attività collaterali fuori dal campo. Potremo sponsorizzare il nostro brand grazie al product placament e potremo come gli anni passati anche tentare le modalità Limited e Unlited per ottenere delle ottime ricompense.
Torna naturalmente anche il multiplayer con la novità del Draft.
COME A BORDO CAMPO
Dal punto di vista tecnico il gioco impressiona come sempre. Innanzitutto la colonna sonora vede pezzi di Drake e Travis Scott.
Le animazioni su new gen sono tutte più fluide e realistiche finalmente, riprendendo gli esatti movimenti dei campioni in campo. Anche durante i tiri a rilascio o le schiacciate gestite con gli stick vi sembrerà di essere di fronte a una partita in televisione.
4K e 60fps danno la sensazione del fotorealismo come qualsiasi partita su ESPN.
Un titolo che si rimette in carreggiata dopo il piccolo passo falso dell’anno passato.
Miglioramenti in sistema di gioco, sistema di tiro e gestione della fatica dei giocatori. In più ci sono una tonnellata di modalità da provare a fare schizzare verso l’alto la longevità, come il campionato della WNBA.
Peccato solo per qualche microtransazione ancora di troppo. In ogni caso il miglior capitolo del franchise che sfrutta a pieno la potenza della New Gen.
Review a cura di Luca Longobardi