Internet per tutti vs gioco online? Un’ipotesi da studiare

Il fatto che Internet sia stato in grado di cambiare la vita dei suoi utenti è una certezza con cui ogni giorno gli addetti ai lavori sono costretti a confrontarsi. Il mezzo e lo strumento cambiano il modo di pensare della gente? Forse, sì. Bisogna ammettere che nonostante la nostra resistenza e in certi casi, diciamolo pure, resilienza il social piace. Ora, da un lato abbiamo una diffusione sempre più fitta di informazioni, spesso anche inutili, quando non nocive come nel caso delle cosiddette bufale, contro-bufale e finte informazioni che servono solo per creare consenso. Bisogna però riconoscere che questa nuova rivoluzione digitale, sta avvenendo ora nel nostro Paese e sta facendo cambiare pelle anche ai media e ai mezzi di informazione tradizionale. Questo per quanto ci riguarda è tutto meno che un danno. Così, pur arrivando con qualche anno di ritardo è ormai una costante, per milioni di utenti, followers e giocatori virtuali. Tutti hanno potenzialmente libero accesso a una fonte inesauribile di informazioni, e questo ha cambiato radicalmente l’approccio con cui un utente si interfaccia con un determinato dispositivo, sia esso mobile o fisso. Quello che più conta, maggiormente è essere sulla rete, ovvero collegati online. In un primo momento infatti cercare informazioni ad esempio sulle cosiddette fanzine ciclostilate, era confinato a determinati ambienti esclusivi e a volte difficili da reperire. Un discorso di questo tipo poteva essere legato ad ambienti alternativi, come quello della musica, del cinema, ma anche del gioco.  Oggi grazie ai siti online e ai blog è possibile invece avere una grande mole di informazione, di qualsiasi genere, e riguardante ogni tipo di argomento possibile e immaginabile, lecito e non.

I più ricettivi sono senza dubbio proprio i giovani, ovvero i cosiddetti nativi digitali. Si tratta di una nuova leva di utenti, nati dopo la metà degli anni novanta, che da sempre conoscono la tecnologia digitale, e in particolare la rete. Da questo fatto possiamo poi arrivare a dire che oggi ci sono sempre più persone che vivono e lavorano proprio grazie al web. Questo tipo di attività riguarda diversi settori, dall’e-commerce ai siti di informazione che grazie agli spazi pubblicitari sono diventati indipendenti e quindi riescono a dare voce, in maniera capillare e orizzontale a chi prima era confinato nelle retrovie dell’informazione più marcatamente mainstream. Il gioco online rientra ovviamente in questa nicchia. In un primo momento c’era stata una vera e propria demonizzazione di questo strumento. Tuttavia i nuovi governi hanno deciso di non uccidere la gallina dalle uova d’oro. In Italia oggi i casinò online e i siti di gioco costituiscono una vera industria dell’intrattenimento per adulti, a cui nessuno è davvero disposto a rinunciare. Un po’ perché il tutto viene organizzato in maniera trasparente e legale dall’ente AAMS, e un po’ per contrastare il fenomeno sempre più diffuso del gioco illegale che viene gestito dalle mafie. A livello di dipendenze infine è stato già studiato il fenomeno, e ci sono diverse lotterie, gratta e vinci e altro che sono molto più nocive, da un punto di vista di patologia del gioco.

E’ vero anche che bisogna capire e rendersi conto che internet non è un campo in cui tutti sono esperti. Ci sono i giocatori di serie A, gli allenatori, i campioni; e questo tipo di logica vale anche per quanto riguarda il gioco online come quello di http://www.vogliadivincere.it/  un sito capace di attrarre in Italia una fascia piuttosto alta di utenti coinvolti. Lo Stato attualmente incassa dal gioco legale almeno 8 miliardi di euro, e le mafie che ricevono da quello illegale non meno di 23 miliardi di euro. Sono questi i contorni di un fenomeno dilagante, ormai una vera e propria patologia sociale in Italia. Chissà, magari un giorno si studierà questo fenomeno e si penserà a scenari apocalittici degni di un film scritto dal maestro dell’horror Stephen King.

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