Il 28,2% degli italiani impegnati a giocare, lo fanno se in cambio c’è una vincita in denaro. Sono i dati che fornisce Eurispes, nell’annuale report sulle abitudini di consumo del Belpaese. Dati legati al 2019, di certo, in epoca pre-pandemica destinati ad aumentare. Significa una sola cosa: 3 italiani su 10 giocano d’azzardo ma a che tipo di giochi?
Qui entrano in campo i casinò online del circuito legale, col fiore all’occhiello di tutta la filiera: le slot machine online. Il 2020 è stato per molti versi un anno terribile per tutti i settori. Non ha fatto eccezione nemmeno il gioco, che ha sofferto forse più di altri i colpi duri della pandemia. Prima del lockdown, con chiusure generalizzate in tutto il Nord Italia, e post lockdown, con riaperture arrivate per caso molte volte, per giunta al fotofinish. Da ottobre un nuovo incubo, del resto ancora in corso. Un anno, da gennaio 2020 ad oggi, che sa di incertezza profonda. In mezzo a questa autentica tempesta, nel pieno della terza ondata di Covid-19, si sono distinte sempre e solo le slot machine online.
Un passatempo tutto italiano, che piace sempre più. Per quale motivo? Il progresso tecnologico è alla base della riposta a questa domanda. Da quando le slot machine hanno alzato la cosiddetta asticella, fermarne il successo è stato pressoché impossibile. Partite dall’essere macchinette a tre bobine, spesso condotte da meccaniche di gioco non prive di qualche pecca, nel giro di un decennio le slot si sono trasformate in sofisticati attrezzi di divertimento e intrattenimento. Miglioramento grafico, superamento delle barriere audio-visive, gameplay e trame alla base di ogni gioco. Da qui si spiega il successo ma i motivi vanno rintracciati anche altrove. In un mercato sempre più competitivo, gli operatori stessi hanno alzato l’asticella, proponendo prodotti di primissima scelta capaci di coinvolgere gli utenti e far leva sulla dopamina, il neurotrasmettitore del piacere che, in questo caso, ha agito da “collante” per il gioco.
A questo successo la pandemia ha dato un tocco decisivo, una svolta. Secondo Giochi di Slots, uno dei portali più autorevoli in materia di gambling secondo Trust Pilot, la pandemia ha accelerato determinati processi. Anzitutto ha visto premiare la quantità, dato il numero di titoli prodotti, fino a trenta in un solo mese, ma ha anche modificato l’idea stessa di gioco. Che si è visto quasi dal nulla professionalizzato e quindi meno socialmente ostracizzato e condannato. Proprio durante il periodo pandemico, insomma, sarebbe emersa la natura da “giocatori” della maggior parte dei gamer italiani, grazie all’attenzione mediatica data a determinati giochi da casinò, come il poker, e grazie anche all’ennesimo salto di qualità fatto dai portali di intrattenimento. Mentre la pandemia continua a mietere vittime e produrre strascichi, il gioco italiano e mondiale sa già da dove e come ripartire.