Antab Studio ha dato vita a un titolo che tutti i nostalgici apprezzeranno moltissimo, dato che si tratta di un titolo che riporta in auge le magiche atmosfere degli anni Ottanta.
Un titolo super colorato che in men che non si dica vi catapulterà con la mente in una sala giochi al tempo in cui i videogames erano tutti a una manopola e qualche sparuto tasto.
EFFETTO NOSTALGIA
L’effetto nostalgia è assicurato fin dalla prima partita. Il gioco vede un gameplay che mescola vari sottogeneri come simulatori di volo in soggettiva, shooters il tutto condito con atmosfere cyberpunk.
Ci ritroveremo alla guida di un’astronave che deve seguire vari percorsi. Il gioco quindi vede uno schema di gioco molto lineare. Dovremo sostanzialmente evitare vari ostacoli e al contempo abbattere delle barriere in modo da accumulare sempre più punti. Passando poi per alcuni portali potremo anche aumentare la nostra velocità e quindi fare ancora più punti. Sono presenti a schermo anche vari nemici e saltuariamente alcuni boss che dovremo sempre sconfiggere utilizzando il nostro arsenale.
GRAFICA RETRO’
Se forse il gameplay non è il fiore all’occhiello della produzione data la ripetitività di fondo dell’azione, la grafica impressiona per la cura maniacale profusa per riprodurre vecchi stilemi del passato. Le scritte sembrano quelle dei terminali di qualche anno fa e anche le immagini sono leggermente sfuocate, quasi si trattasse di un tubo catodico.
Il rimando principale è quello all’era dei 16 bit appunto. I colori sono brillanti, elettrici e psichedelici e vanno dal blu elettrico appunto al rosa shocking. Sarà sempre presente poi il punteggio finale un po’ come se ci trovassimo di fronte a un vecchio flipper.
IL CONTROLLO E’ TUTTO
Il gioco a tratti vede un controllo dell’astronave un po’ difficoltoso non certo agevolato da una mancanza cronica di azione dato che il gameplay non prevede molte variabili. È consigliato caldamente proprio per questo motivo un joypad altrimenti i controlli sono molto difficoltosi. Il gioco poi è solamente in lingua inglese quindi tutti gli appassionati sono avvertiti, anche se c’è da dire che le scritte a schermo sono veramente molto poche.
Il difetto maggiore del gioco comunque è la già vituperata longevità dato che non dura moltissimo e per di più ci ritroveremo sempre a compiere le stesse azioni. Potreste stufarvi dopo appena qualche sessione di gioco.
Il lavoro di Antab Studio è da apprezzare per la sua atmosfera e per la volontà di riportare in auge un’epoca e una tipologia di gioco quasi dimenticati. Un gioco quasi dal sapore retrogaming che i più anziani comunque non faranno fatica ad apprezzare.
Review a cura di Luca Longobardi