Tanto tempo fa, in una console lontana lontana vi era un reame il cui trono era bramato da più parti, il regno dell’action game. Le aspre battaglie che si susseguirono nel corso degli anni furono vane, il RE Dante nonostante la sua veneranda età riuscì sempre a rimanere seduto sull’altrui agognata poltrona.
In molti caddero nel tentativo di destituire il sovrano. Si narra di un principe della lontana Persia che cambio le proprie vesti e propri intenti nel tentativo di far breccia nei cuori dei devoti sudditi di RE Dante… un tentativo vano che gli costò la disaffezione di alcuni dei suoi iniziali fedeli. Un altro nobile cavaliere della famiglia Belmontattraversò numerose leghe nel tentativo di dar battaglia al gran RE dalla criniera bianca, ma la sua capacità di sconfiggere i vampiri e l’oscurità non gli furono di aiuto.. troppo poco incisive le gesta da lui compiute nell’affollato regno dell’action game, tanto che il mondo della PS2 ne rimase oltremodo indifferente…
ma qualcosa stava per cambiare… dall’ovest stava per giungere un brutale guerriero che avrebbe imposto con la forza la sua supremazia… uno spartano giunto quasi dal nulla il cui nome fece tremare e alla fine cadere il venerando Dante… bastò la fama che lo precedeva a convincere il vecchio sovrano a lasciare scettro, trono e corona… un nuovo regale è giunto nel regno dell’action game, il suo nome riecheggerà per tutta questa generazione di mondi… un nuovo RE di nome KRATOS!!!
Concedetemi i deliri epici… se avete capito cosa volevo dire in questo lungo preambolo sarete giunti alle seguenti conclusioni:
A– il recensore è impazzito (e curiosamente non siete lontani dalla verità)
B– dovete cominciare a mettere via i soldi perché questo giugno è un mese che impone ad ogni giocatore che si rispetti di investire almeno 50 euro per accaparrarsi il gioco che mira ad oscurare ogni action che sia comparso su PS2 e non solo.
Rassicuratevi, in entrambe le scelte avete ragione… io sono letteralmente impazzito, ma per questo gioco!!! E poi si, cominciate a metter via i soldi perché un gioco come GOD OF WAR non può mancare nella vostra softeca… un capolavoro? Si assolutamente SI!!!
Ma ora la smetto con i deliri e vi spiego perché le mie notti da qualche tempo le passo in una Grecia virtuale a massacrare mostri nella speranza di mettere le mie spade sotto la gola del Dio ARES…
Egli è il prescelto , il più brutale tra i guerrieri spartani!!!
La S.C.E.A. alcuni anni (ben 3 anni) fa investi nel talento e nelle idee di un giovane ed ambizioso producer di nome David Jeffe (già producer di un altro titolo per PS2, il discreto twisted metal…) che a capo di un talentuoso team
(i Santa Monica Studios) realizzò una versione embrionale di un promettente action game che prese forma in un filmato che la stessa Sony presentò all’E3 l’anno scorso… da allora non si seppe più nulla, tanto che la saccata di premi che conquistò con solo la fase preliminare non bastò ad alimentarne l’hype… un caso in cui sarebbe stato del tutto giustificato.
In tutto questo tempo gli americani hanno lavorato duramente e quasi in sordina il 22 giugno 2005 è arrivato sugli scaffali italici il prodotto finito… Mamma che botta!!! È la prima esclamazione che ho avuto appena l’ho visto in movimento!!! Inutile girarci attorno, GOW annovera tra le sue peculiarità il miglior comparto tecnico mai visto sul monolite. Il motore poligonale messo in piedi dai californiani sfrutta fino al midollo tutte le doti tecniche di cui dispone l’emotion engine vantando nel contempo una definizione delle superfici e un uso degli effetti di illuminazione dinamica un tempo impensabili per il graphic synthesizer. Tutto ciò che si muove su schermo è stato oggetto di uno studio di design talmente efficace e suadente da sembrare un franchise inaugurato dalla cinematografia o dall’illustrazione.
Il character design del protagonista è da applausi, la cattiveria e la rabbia che traspaiono dal suo sguardo sono percepibili come una pugnalata nel petto. Gli avversari non sono certo da meno. Il background a cui si fa riferimento è l’antica grecia, ma se Rygar (prodotto dalla Tecmo sempre per PS2) proponeva una rivisitazione marginale, GOW prende spunto dalle tragedie mediterranee solo nominalmente, proponendoci una rielaborazione totale dei cliché a cui eravamo abituati, ad esempio le sirene non sono più mezzi pesci in mezzo al mare ma novelle Sadako (the ring) perse tra le dune di un deserto il cui canto non ammalia ma permette di localizzarle in mezzo ad una tempesta di sabbia…
Altra fonte di immenso gaudio è il level design. Le location sono tra le più numerose ed incantevoli mai apparse su PS2 (il tempio sulle spalle di cronos è qualcosa di sconvolgente…) alcuni scorci sono da spezzare il fiato e il più delle volte l’occhio viene così viziato che rimarrebbe ore ad ammirare i dettagli di un così vasto e suggestivo campo visivo.
Usa l’ira degli Dei Kratos!!!
Le movenze del nostro spartano, fluide ed aggraziate, rendono i combattimenti delle vere e proprie coreografie degne del miglior action movie hongkongese, senza mai rinunciare ad una brutalità volutamente disturbante e orgogliosamente gore( vi basti sapere che lo spirito guerriero del principino di mamma ubisoft in confronto sembra uscito da un film della Disney).
La camera è sempre puntuale regalandoci sempre l’inquadratura più idonea, privilegiando con una zoomata le nostre esecuzioni più feroci. Le animazioni come vi accennavo prima sono splendidamente fluide ed incredibilmente realistiche… ciò che stupisce oltre la qualità delle stesse è il numero esorbitante di combo che il nostro Kratos è in grado di fare specie negli scontri con i nemici più coriacei (i ciclopi ed i minotauri hanno bisogno di una ripassata più sostanziosa).
Molte di queste sono eseguibili con la consueta combinazione di tasti, alcune invece richiederanno un tempismo maggiore, mi spiego meglio: alcuni avversari dopo aver preso una consistente dose di mazzate andranno in una sorta di semi incoscienza, a quel punto apparirà sulle loro teste il simbolo di un pulsante con cui iniziare una sequenza ritmata non dissimile dal Q.T.E. visto in Shenmue 2, premendo i pulsanti che appariranno nei tempi giusti vedrete il dolce Kratos accanirsi sul malcapitato realizzando in modi sempre diversi le peggiori fatalities (nel senso di crudeli e scabrose) mai viste in un viggì. Un sistema di combattimento e di combo complesso e stupendamente strutturato, cosi come i metodi di offesa degli avversari sempre numerosi e sempre diversi, nessuno di loro ripeterà gli stessi attacchi per più di 2 volte, non sono mai(e ribadisco MAI!) prevedibili. Inutile rimarcare la complessità dell’A.I. di cui sono dotati (peculiarità che trova la sua apoteosi negli scontri con i boss, episodi in cui lo studio del campo di battaglia è la migliore strategia per uscirne indenni…usate il fondale, tutto torna utile!!!), ogni avversario che incontriamo è in grado di darci filo da torcere e tutti meritano di essere studiati limitandone l’utilizzo agli utenti amanti del “botton smasher”.
Follia… gli Dei mi hanno portato alla follia
Il nostro “eroe” dispone di diverse armi con cui recare il peggiore male possibile. Le armi che avremo subito sono una sorta di spade incatenate ai gomiti, l’utilizzo non è dissimile dallo YO-YO ammazza vermi di Rygar. Andando avanti nel gioco verranno centellinate delle altre armi “magiche” (le mie preferite sono la testa di medusa che una volta staccata dal corpo vi permetterà di pietrificare i nemici e l’esercito regalato da ADE… un nugolo di anime che sembrano i non morti del Signore degli Anelli…) che guadagneremo per mezzo di prove architettate dagli Dei che di volta in volta valuteranno se siamo idonei ad affrontare il tanto scomodo ARES.
Ogni parte del nostro arsenale è potenziabile per mezzo di auree che ricordano le anime che usiamo per potenziare le armi in onimusha.
Buona parte del gioco la passeremo ad esplorare le aree che ci metteranno in contatto con i “divini”. Queste sono immensi agglomerati di pericoli strutturali da affrontare con la dovuta astuzia per via dei numerosi e geniali enigmi che di quando in quando riportano alla memoria il mai troppo lodato ICO. Una giocabilità, anche su questo aspetto, inattaccabile…
Un unico ideale…la vendettà!
Per ultimo, ma non in importanza, il sonoro… Signori sono lieto di annunciarvi che GOW possiede la migliore colonna sonora mai prodotta per questo tipo di giochi. Incredibile la qualità delle composizioni, un opera di suadente maestosità e dall’emotività talmente coinvolgente da rendere il gioco un autentico colossal anche dal solo contesto sonoro… dimenticavo tutto il gioco e parlato in italiano, un ottimo doppiaggio ed un ottima localizzazione… surround of course
Un autentico, irrinunciabile, immancabile, Capolavoro!!!
Non lasciatevi sfuggire il più grande sfoggio di potenza del monolite, un titolo che mette a tacere tutte le discussioni sulla ormai prossima dipartita di un hardware ancora performante, che mai come in questo gioco dimostra di essere in ottima salute…
Review a cura di Toni Viceconti