Titolo originale: Stand by Me Doraemon
Regia di Ryuichi Yagi e Takashi Yamazaki
Sceneggiatura di Takashi Yamazaki
Tratto dall’opera di Fujiko F. Fujio
Prodotto da Shin-ei Amination
Shirogumi Robot Communications
Distribuito in Italia da Keyfilms
Doppiaggio Merak Film
Dialoghi italiani di Sergio Romanò
Durata: 94’ minuti
Doraemon, il gatto robot del XXII secolo nato dalla penna di Fujiko F. Fujio, allieta grandi e piccini con la sua dolcezza e le sue gag dal 1969.
Concepito a circa 80 di distanza dalla nascita dell’autrice, “Doraemon – il film” consacra il celeberrimo eroe nipponico sui maxischermi d’occidente, insegnandoci che è possibile realizzare i nostri sogni senza mai perdere noi stessi, la nostra integrità e la nostra capacità di affrontare anche i problemi che sembrano insormontabili.
La trama
Nobita è un bambino di 10 anni destinato ad un futuro di insuccessi per via della sua natura pigra e indolente. Per evitare che diventi un autentico perdente, dal futuro arriverà in soccorso Doraemon, un pacioso gattone robotico che farà di tutto per proteggere il bambino dai bulli Gian e Suneo, e per insegnargli ad essere felice.
Per riuscire nell’intento, Doraemon utilizzerà dei gadget dai poteri incredibili, i chiusky, che permetteranno a Nobita e al robot di viaggiare nel futuro nel tentativo di cambiare l’infelice destino che sembra dover toccare al protagonista.
Riuscira Nobita a conquistare il cuore della dolce Shizuka, e a non essere più vittima degli scherzi di Gian e Suneo?
Qualche nota di produzione
Perché le animazioni fossero in sincro preciso con dialoghi e musica, questi sono stati registrati prima di cominciare a girare. La grande aderenza tra i movimenti del viso dei personaggi e le loro voci – a volte leggermente sfasato per via del doppiaggio – fa di “Doraemon” un film d’animazione che pare quasi girato in live action.
Un’altra interessante tecnica utilizzata dagli animatori è stata quella di sfruttare delle miniature per creare gli sfondi. Sovrapponendo a questi i personaggi in CG, è stato possibile creare in 3D una sensazione di realismo del tutto singolare.
Il Film
Desiderio dei due registi giapponesi è stato quello di tornare alle origini della storia, raccontando al pubblico il rapporto di amicizia che lega Nobita e Doraemon, dal loro primo incontro fino al momento della separazione. Questo fa di “Doraemon” un film dalla trama completamente indipendente dalla serie animata, perfettamente comprensibile per il giovanissimo pubblico al quale si rivolge – che per questione di età, potrebbe non conoscere il cartone dal quale è tratta la pellicola.
Nel complesso si tratta di un film dolce e gioioso, dalle tinte brillanti e dalle inquadrature magistralmente bilanciate.
L’attenzione verso l’equilibrio visivo è tale che – anche attraverso una regia semplice – si ha la sensazione di guardare un libro illustrato che prende vita.
La narrazione mantiene un ritmo coinvolgente dall’inizio alla fine, intervallando dialoghi seriosi a scene dai tempi comici perfetti.
Chi, come la sottoscritta, ha seguito la serie animata durante l’infanzia, non potrà che godersi con divertita nostalgia i pasticci che Nobita combina usando i chiusky di Doraemon.
Interessante il modo in cui viene sfruttato un paradosso temporale per il colpo di scena principale del film, così come la scelta di non approfondire il rapporto tra Doraemon e il Nobita del futuro.
La musica non si fa notare molto, mescolata ai dialoghi e agli effetti sonori comici, accompagnando le varie scene con discrezione. Come già siamo abituati a vedere in altri lungometraggi di origine nipponica – “La Città Incantata”, tanto per citarne uno – è stato scelto di non tradurre la canzone che si sente durante i titoli di coda – durante i quali vengono proiettati delle gag che simulano gli errori su un set cinematografico.
Anche le animazioni colpiscono molto dal punto di vista qualitativo: i personaggi si muovono in maniera fluida e naturale, e i movimenti di camera pensati evidentemente per la fruizione del film in 3D sono un autentico spettacolo anche senza gli occhialini.
Nonostante sia forse un po’ troppo buonista in alcune scene, “Doraemon” resta un film che piacerà molto ai bambini, e riuscirà a strappare un sorriso anche ai genitori. Una buona scusa per passare un pomeriggio al cinema con i più piccoli.
Review a cura di: Lara Gianotti