Il blackjack è un gioco di carte che per certi versi ricorda molto il 7 e mezzo. Conosciuto anche come “21”, in riferimento al massimo punteggio consentito, si tratta di un gioco nato in Francia e che ben presto ha attecchito anche negli Stati Uniti. Fu in America che la denominazione ufficiale passò da “Vingt-et-un” ad essere “blackjack”. I giocatori non si sfidano tra di loro, ma si misurano direttamente con il banco: chi ottiene il punteggio più alto senza sballare vince la mano. Per una partita occorrono 2 mazzi di carte francesi, per un totale di 104 carte.
L’asso ha un valore di 1 o di 11 e le figure valgono 10, le altre carte conservano invece il semplice valore indicato. Il mazziere consegna a ogni partecipante una carta scoperta e l’ultima a se stesso. I giocatori possono scegliere se chiedere o no altre carte per aumentare il punteggio, nella speranza di non andare mai oltre il totale di 21, altrimenti il banco conquisterà la puntata. Il banco deve finché non raggiunge almeno il punteggio di 17 e se sballa paga le puntate rimaste.
Il “blackjack” è proprio l’equivalente del “7 e mezzo”: se si raggiungono i 21 punti con le prime carte consegnate si ha diritto al pagamento di 3 a 2, ma se anche il mazziere ottiene lo stesso punteggio la mano è da considerarsi alla pari. C’è una piccola differenza rispetto al blackjack praticato negli Stati Uniti, dove il mazziere preleva subito una seconda carta, che resta coperta. Se un giocatore riceve due carte dello stesso valore può separarle tramite l’opzione dello “split” e aggiungere un’altra puntata del medesimo valore sulla seconda carta. Gli assi possono essere “splittati” solo una volta, mentre le altre carte fino a tre volte.
Se invece il banco riceve un asso come carta scoperta, c’è la possibilità che faccia blackjack con la seconda carta, il che sarebbe parecchio sconveniente per tutti gli altri giocatori. Pertanto, al fine di rendere comunque competitiva la mano, gli altri partecipanti al gioco hanno la possibilità di chiedere in anticipo che la posta venga dimezzata, sulla base della regola dell’”assicurazione”. Come in molti altri giochi simili, contare le carte è vietato. Su questo non si transige, tant’è vero che persino alcuni giocatori celebri sono stati cacciati dalle sale da gioco perché sorpresi a barare. Insomma, le regole non sono tantissime, ma vanno pur sempre rispettate tutte.
Nel corso degli anni il Blackjack è riuscito a influenzare più volte anche il mondo del cinema. Non a caso esistono persino pellicole che lo citano nel nome. Il film “21” del 2008 può essere considerato uno di questi, ma possiamo menzionare anche “Black Jack” del 1986 o “The Gambler” del 2014. Anche alcuni videogiochi permettono di approcciare a questo gioco di carte, al di là del blackjack live presente online sulle piattaforme di gambling. Di certo, chi conosce già il 7 e mezzo o ha una minima conoscenza dei vari giochi di carte si troverà più facilmente a suo agio nell’apprendere le regole del blackjack, anche se non si tratta di un gioco tipicamente italiano.