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Xbox
- Full Spectrum Warrior |
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Full Spectrum Warrior |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
THQ
Sviluppatore:
Pandemic Studios
Lingua:
Sottotitoli in Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Sparatutto 3D
Giocatori:
1 - 2
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Erano in sei,
giovani e forti.
Faber Coaster è tornato, dopo le abbuffate natalizie
e i bagordi di capodanno, per raccontarvi le epiche gesta
dei titoli Xbox. La storia che oggi vi voglio narrare
è quella di Full Spectrum Warrior. Un ottimo titolo
di strategia militare, creato dall’esercito americano
come strumento di svago per i marines americani (così
narra la leggenda…). Il simulatore è stato
poi ripreso dalla THQ che, con un leggero restyling, l’ha
reso più appetibile alle grandi masse.
Quello che dovrete tenere in mente fin da adesso è
che FSW non è uno sparatutto, ma un gioco tattico,
per cui ogni azione avventata verrà punita. Qui
non viene premiato il vostro coraggio, ma la vostra furbizia.
Voi controllerete due squadre di Marines, Alpha e Beta
(il mondo militare non vanta certo una grande fantasia
per i nomi), composte da tre uomini ciascuna (per un totale
di 6 uomini. Il mio cervello riesce ancora ad elaborare
una tale massa di dati...). Il contesto storico-geografico
è quello dei nostri giorni, in un paese inventato
chiamato Zekistan. Iniziate scegliendo il livello di difficoltà
tra due disponibili, Soldato e Sergente Maggiore (più
o meno traducibili con abbastanza facile e molto difficile).
Se è la prima volta che giocate, vi consiglio di
dedicare la vostra prima partita al tutorial. Forse è
uno dei più lunghi tutorial che abbia mai visto,
ma sicuramente è anche uno dei più completi.
Se però gli dedicherete un po’ di attenzione
alla fine saprete dirigere le vostre due squadre con disinvoltura,
sfruttandone ogni caratteristica.
La giocabilità di FSW è molto buona. Risulta
semplice impartire gli ordini, ma attenzione, questo non
è limitativo ai fini del gioco. Preferiamo un gioco
di simulazione pseudo-realistica con cui ci si possa anche
divertire piuttosto che una simulazione strategica impeccabile
ma cervellotica. Per cui, pochi tasti, ma buoni.
Riguardo ai comandi che possiamo impartire, appare subito
un difetto quando diamo la direzione alla nostra squadra.
Non si può sempre scegliere liberamente dove posizionare
le squadre. Nessun edificio sarà accessibile (per
“cecchinare” dalle finestre) e per qualche
oscuro motivo i vostri uomini non andranno esattamente
dove vorrete. Magari qualche volta sì, magari qualche
altra volta si avvicineranno al punto da voi indicato.
Ma questa sottile differenza può significare rimanere
esposti alle pallottole oppure no.
Stanare il nemico, è questo il filo portante di
FSW.
E gestire due squadre separate vi serve proprio a stanarlo,
con una squadra che tiene impegnati i nemici da una parte
e l’altra che aggirandoli ne arriva alle spalle.
In qualsiasi momento potrete passare da una squadra all’altra
e da un uomo all’altro con semplicità.
Non esporvi al fuoco nemico è importantissimo,
per questo troveremo molti elementi di copertura come
auto, barili e vari elementi di urbanistica. Ma ogni oggetto
non è eterno, come ci insegnano le leggi della
fisica, e farsi un pisolino dietro una macchina non è
una buona idea in quanto questa vi potrebbe esplodere
alle spalle da un momento all’altro. Sfruttate invece
gli angoli degli edifici come manna dal cielo. Gli angoli
esistono, gli angoli vanno osannati, io credo negli angoli.
Inoltre, i vostri uomini sono preziosi, se ne cadrà
uno gli altri due compagni di squadra lo porteranno in
salvo, rischiando l’esito della missione. Se ne
perderete due, il gioco termina automaticamente. Se riuscite
a farne cadere tre complimenti, forse dovreste giocare
a Barbie Wild Horses.
Anche graficamente, FSW ha da raccontare la sua. Occorre
premettere che si sta parlando di un titolo uscito nel
2004, quindi certe migliorie presenti negli ultimi titoli
Xbox non sono comprensibilmente presenti nell’opera
THQ. Ciònonostante, FSW ha una grafica da manuale
priva di difetti ma anche senza chicche particolari. Le
animazioni sono realizzate molto bene, varie e piuttosto
credibili con tanto di animazioni facciali. Il paesaggio
urbano è abbastanza vasto, dovrete utilizzare la
mappa per non perdervi nelle vie della città (com’è
successo a me), e ogni elemento, dagli edifici alle auto,
dalle divise dei vostri marines alle strade delle città,
è “vestito” con textures molto dettagliate
e nitide. Le esplosioni sono ben realizzate dall’inizio
alla fine: la deflagrazione è quasi da film, e
l’incendio che ne scaturisce con relativa fumata
nera è un tocco di classe.
La colonna sonora, seppur esente da difetti, non è
certo indimenticabile. Strumenti a fiato e tamburi eseguiranno
severe armonie militaresche. Il parlato è ben studiato
e ogni personaggio ha una sua voce particolare, tant’è
che potrete identificare subito i vostri uomini.
FSW vi terrà impegnati abbastanza a lungo, ogni
missione è sempre più difficile di quella
precedente pur mantenendo una linearità d’azione.
Forse questa eccessiva linearità penalizza la longevità
del gioco, rendendolo interessante durante le prime partite
e un po’ ritrito nelle successive. Unica variante,
l’entrata in scena di un cecchino in qualche missione.
In ogni caso, dovrete sempre dirigere i vostri soldati
in un angolo sicuro, individuare il nemico, sparare, e
spostarsi al riparo successivo. Eseguendo queste manovre
con circospezione e tempismo porterete le vostre squadre
alla vittoria. Ma a mio avviso una volta concluso FSW
non ci saranno altri motivi per ricominciarlo, se non
vi fermerete già dopo la prima manciata di missioni.
La longevità si salva comunque dal collasso grazie
alla compatibilità con il servizio Xbox Live, per
garantirvi divertenti sfide on-line.
Se vi piacciono i giochi tattici e siete di bocca buona,
questo gioco troverà posto nella vostra collezione. |
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Votazione
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Grafica: 8
Sonoro: 7.5
Giocabilitá: 9
Longevitá: 7
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Animazioni e textures molto convincenti
+ Semplicità dei comandi
+ Realismo portato al massimo (grazie alle sue origini da simulatore)
- Pecora nera:
- Non tutti i luoghi sono accessibili, limitando la fantasia alle strategie eseguibili
- Spostamenti imprecisi dei vostri soldati
- Presto diventa routine, la meccanica di gioco è un po' superata (2004)
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