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Xbox 360 - PS3 - La Leggenda di Beowulf Il Videogioco
Beowulf
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Produttore:
Ubisoft
Sviluppatore:
Ubisoft
Lingua:
Sottotitoli in Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione
Giocatori:
1
Tra i più importanti poemi epici di spessore ne spicca uno che fino ad oggi non ha mai avuto una trasposizione cinematografica degna dell’opera originaria, in molti tentarono di rappresentare, almeno in parte, le gesta e le atmosfere narrate nella saga di Beowulf, ma nessuno è mai riuscito a rendere giustizia a quello che ad oggi rappresenta la massima espressione dei poemi anglosassoni.
È ormai in dirittura d’arrivo anche sul suolo italico, l’ultima fatica del premio oscar Robert Zemeckis, un nuovo film che tenta di rendere omaggio a questo capolavoro della letteratura di cui ancora non si conosce l’autore. Sulla qualità del film non mi esprimo, devo ancora vederlo, ma dai trailer non mi entusiasma granchè…la mia paura primaria era che da una produzione tanto pomposa ne avrebbero tratto sicuramente un videogame, paura che venne mitigata dalla fiducia riposta nella soft-co alle spalle del progetto, la sempre valida Ubisoft…ma si sa, anche i migliori prima o poi sbagliano…

Un eroe e i suoi demoni…
La storia narrata nel titolo Ubi segue paro paro la trama del film che a sua volta segue quanto scritto nel poema d’origine, una storia che presa così com’è poco si presta ad essere tradotta in termini videoludici…sicuramente lo sapevano anche i cugini d’oltralpe, e coscienti della poca “giocosità” offerta dalla trama principale, hanno aggiunto parecchio di quello che si può solo intuire leggendo il poema. Ciò che accade all’eroe nel poema (o antieroe a seconda delle chiavi di lettura…) è una sequenza di trionfi che lo porteranno ad essere una leggenda, consegnata alla storia dal suo ultimo sacrificio, una battaglia che gli costerà la vita. Nello sviluppo del tie-in, Ubisoft ha cercato di colmare un vuoto di circa 30 anni, un lasso di tempo che nel poema viene semplicemente accennato, anni che Ubisoft riempie di battaglie seguendo una cronologia di eventi che porteranno Beowulf ad essere l’anima tormentata che si vede nella “pellicola”(assurdo definirla tale visto che il lungometraggio è interamente digitale…) prodotta dalla Paramount picture. Il gioco offre da subito un approccio rude ed estremamente “sanguigno” all’affollato panorama degli action game, come un novello Kratos (videoludicamente parlando…) il nostro avatar riduce i propri avversari a brandelli spargendo alacremente sangue e viscere senza la minima esitazione. Il sistema di controllo offre diversi spunti alla carneficina, le armi utilizzabili sono molte e tutte valide, ma l’idea (gia vista in altri action ma tant’è…) di renderle inutilizzabili dopo breve tempo, spinge il giocatore ad interagire con alcune parti del fondale che in molte occasioni diventano armi più che dignitose (massi, barili, colonne di pietra e quant’altro di “sollevabile” dal nostro…). Ciò non toglie che in mancanza di oggetti contundenti, il nostro riesca a cavarsela egregiamente anche a mani nude (durante il gioco ripeteranno fino allo sfinimento che Beowulf ha la forza di 30 uomini…)merito anche della modalità chiamata “furia carnale”, una sorta di potere che una volta caricato trasforma il nostro in una sorta di macchina della morte pronta ad eliminare chiunque si metta tra lui e la sua preda.... Fortunatamente il titolo non si basa solamente sulla pressione bovina dei tasti di attacco, in buona parte del gioco saremo scortati da devoti soldati che combatteranno con noi. L’IA di questi non è certo tra le più brillanti viste all’opera su 360 e PS3, ma si lascia apprezzare in svariati frangenti, indispensabili per il proseguimento della vicenda, sovente operano su un nostro esplicito ordine (la finestra di questi è attivabile tramite i tasti dorsali…), la riuscita di questo non è sempre garantita, spetta a noi incitare e dirigere gli sforzi dei nostri soldati, gli sproni ad agire in modo rapido ed efficace avviene tramite la pressione a tempo di alcuni tasti, un errore delle tempistiche segna lo sconforto della truppa e il malriuscito completamento dell’incarico. Situazioni del genere sono assolutamente normali in ogni frangente del gioco, e sebbene sulle prime risulta divertente, alla lunga stanca, interrompere l’azione con una procedura (a volte troppo lunga..) di questo tipo rende ogni partita troppo frammentaria per essere gustata a pieno…senza considerare che ad alimentare il continuo frammentarsi delle azioni interviene l’ormai abusata sequenza “quick time event”, già ammirata in svariati titoli (che non ripeto tanto li conoscete già…) che malgrado intervenga solo negli scontri più impegnativi, riesce comunque ad ammorbare una giocabilità già compromessa da un’eccessiva ripetitività.

Io sono Beowulf!!!!
L’annunciato utilizzo del motore YETI (gia ammirato nella serie ghost recon advance warfighter) confortò gli avventori del tie-in di casa ubisoft, putroppo sebbene vanti pregi non da poco (texture valide, effetti di luce splendidi, numerosi poligoni in movimento…), cade su alcuni aspetti che meritano di essere più curati in questa generazione di console, il character design e le animazioni. I modelli poligonali dei personaggi risultano spesso troppo grezzi e mal animati, l’inespressività dei volti e la pessima sincronizzazione del labbiale non fa che peggiorare la percezione di aver a che fare con delle marionette anziché con dei complessi modelli poligonali (la stessa soft-co ha pubblicato Assassins Creed, gioiello di rara bellezza in questo campo…). Discorso diverso per le ambientazioni, alcune davvero suggestive, vuoi per l’illuminazione eccellente vuoi per le scelte cromatiche, i teatri di scontro sono tra le parti meglio riuscite di tutto il comparto tecnico…
Fortunatamente le musiche riescono a coinvolgere, sempre epiche e cariche di pathos non mancano mai di sottolineare parti importanti della trama…

Concludendo:
Un titolo in cui riponevo un minimo di fiducia sia per la soft-co che ha alle spalle sia per il team responsabile, un titolo che purtroppo delude su alcuni aspetti che ormai ritenevo scontati, non è certo peggiore di altri tie-in, ed è questo il problema, da Ubisoft mi aspetto sempre e solo il meglio…sbaglio? Può darsi…
Recensione a cura di:
Toni Viceconti
Votazione
Grafica: 6
Sonoro: 6.5
Giocabilitá: 6
Longevitá: 7

Voto Finale
6.5

+ Punta di diamante:
+ Ambientazioni suggestive
+ Trama fedele al film (e al poema…) con qualche gradevole aggiunta
+ Combo numerose e combattimenti coreografici

- Pecora nera:
- Azione troppo frammentaria
- Meccaniche ripetitive
- Character design discutibile
- Animazioni legnose
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 Editoriali
Distributore
Ubisoft

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