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The Elder Scrolls V: Skyrim |
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Produttore:
Bethesda Softworks
Sviluppatore:
Bethesda Softworks
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Gioco di ruolo
Giocatori:
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“Il carro procede lento, ho appena aperto gli occhi e no, non era un
incubo, mi hanno preso.. ero pronto a tutto, varcando i confini di Cyrondill sapevo
di correre il rischio di essere catturato dalla legione imperiale, ma dovevo tentare.
Nelle fredde ed inospitali terre di Skyrim avrei potuto iniziare una nuova vita
lontano dai confini imperiali, lontano dai complotti orditi dai potentati arricchiti
in seguito alla crisi dell'Oblivion.. ma ogni terra ha le sue guerre e i suoi
segreti, i miei compagni di “viaggio” raccontano di lotte e ribellioni,
di poteri sopiti e risvegliati, di antichi dei e di uomini devoti ad ideali troppo
grandi per essere compresi a fondo.. parole vuote purtroppo, chi le declama avrà
il mio stesso fato.. un colpo netto e una testa orfana di un corpo rotolare sulla
nuda terra...”
Sono passati solo pochi minuti dall'avvio dell'ultima fatica Bethesda ed eccoci
qui davanti ad un destino già scritto, un pretesto narrativo per portarci
ad effettuare le prime scelte, tutte determinanti da subito per ciò che
ci aspetta dopo il primissimo rocambolesco colpo di scena. Ed è proprio
dalle prime sequenze “pad in mano” che Skyrim prende subito le distanze
dal suo predecessore.
L'azione e la velocità con cui si prendono le decisioni nelle prime fasi
di gioco hanno ben pochi punti in comune con il lento vagabondare nelle fogne
della città imperiale nel mai dimenticato Oblivion. Superata la prima
concitata sequenza si entra davvero nella sterminata regione che da il titolo
e fa da teatro al 5° capitolo della saga Bethesda. Come in passato con gli
altri titoli della soft-co statunitense, il momento i cui ci viene detto “dirigiti
verso...e parla con...” viene vissuto con una sorta di timore misto a
stupore.. ciò che ci attende da qui in avanti sono decine e decine di
ore (ben oltre le duecento...) di avventure, storie intriganti, personaggi memorabili
e ambientazioni dal fascino inarrivabile... benvenuti nelle terre del nord,
benvenuti a Skyrim.
Dovahkiin..
La prima novità rilevante nel gameplay dell'ultima fatica Bethesda è
la gestione dei menu relativi al personaggio. L'esperienza maturata dal team nel
precedente progetto (fallout 3...) ha permesso una riorganizzazione grafica dell'interfaccia
ora decisamente agile e completamente priva degli orpelli visivi (e invadenti..)
del 4° capitolo. La gestione dell'inventario, grazie all'opzione “preferiti”
permette una selezione immediata di ogni oggetto in nostro possesso. In questa
sorta di menù rapido potremo spostare ogni arma, pozione ect.. e tramite
la croce direzionale, ora sfruttata in modo decisamente dinamico, avremo accesso
immediato semplicemente premendo SU o GIU'. Nel menu stesso potremo velocizzare
ulteriormente il cambio di armi/magie scudi/archi selezionando l'oggetto con la
pressione dei direzionali DX e SX, un sistema che nella pratica avvicina la gestione
del tutto al mai troppo lodato Demon's souls.
Questa gestione rinnovata giova non poco all'azione durante
il combattimento ora decisamente più impegnativo
e affollato che in passato. Decisamente raffinato e appagante
il sistema di crescita del nostro personaggio.
Ogni razza, come in passato, ha delle caratteristiche proprie meglio sviluppate
che in altre, ma grazie alla duttilità del sistema di avanzamento ogni
razza potrà essere plasmata a piacimento dal giocatore garantendo una libertà
di scelta e fruibilità francamente inespressa in nessun gioco fino ad oggi.
Ogni abilità ( i cui attributi sono visualizzati sottoforma di costellazioni
nel menù centrale..) aumenta in base all'uso prolungato, l'aumento della
percentuale permette di salire di livello, ogni step prevede l'assegnazione di
punti, uno di questi aumenta una delle 3 caratteristiche principali, magicka-salute-resistenza,
l'altro va assegnato ad una delle costellazioni che rappresentano le abilità,
più alto è il valore raggiunto tramite l'utilizzo, più alto
sarà il bonus assegnato grazie al punto guadagnato tramite l'avanzamento
del livello. Un sistema eccellente che premia ogni giocatore in base al proprio
modo di giocare garantendo comunque la libertà di far progredire maggiormente
caratteristiche diverse da quelle che si usano maggiormente. Uno dei tanti pregi
di Skyrim è l'accesso alle varie professioni presenti nelle città,
dalle segherie di legname alle forgie per armi e armature. Oltre all'ovvia retribuzione,
il nostro operato alla forgia, aumenterà il nostro livello in forgiatura,
superati alcuni step nella “costellazione” sarete in grado di costruire
e rifinire armi e armature partendo da materiali grezzi, un vantaggio non da poco
che unito all'abilità “incantamento” (utilizzabile attraverso
dei banchi chiamati incantatori arcani presenti in buon numero in tutto il territorio...
) vi permetterà di creare oggetti unici e potenti. Non solo, ogni cosa
presente in Skyrim che sia animale o vegetale è utile a qualcosa. Le piante,
i fiori, i resti (zanne, artigli, occhi etc etc...) possono essere combinati tramite
i laboratori alchemici (anch'essi presenti su tutto il territorio...) per preparare
pozioni per utilizzo personale oppure per la vendita (come del resto le armi e
le armature...) sempre reminerativa.
Le possibilità offerte dal gameplay di Skyrim sono infinite, si va dal
gestionale strategico all'action a base di combattimenti all'arma bianca o tramite
magie (o ambedue...) un piatto talmente ricco che potrebbe addirittura spaventare
gli avventori della serie.
Le novità presenti nel combattimento vero e proprio non si fermano alla
semplice gestione dell'inventario, molta enfasi e stata data alla gestione degli
Urli, poteri legati alla voce e all'origine misteriosa del nostro personaggio.
Ogni urlo ha poteri differenti e migliorano di intensità grazie al numero
di parole che lo compongono (un massimo di 3...). trovare le parole (incise
nella roccia e disseminate nel mondo di gioco) non basta, per poterle attivare
occorre l'anima di un Drago... per recuperare l'anima di questi avete un solo
modo, cacciarli e ucciderli... e no, non è per niente semplice... questi
esseri mitologici attaccano all'improvviso, sono imponenti e dotati di attacchi
formidabili che sfruttano gli elementi (non solo fiamme quindi...) metterli
KO richiede un certo impegno e una discreta strategia, ciò che si guadagna
dalla loro uccisione però vale tutto lo sforzo.
Tra le mura di Winterhold..
Tecnicamente il titolo Bethesda offre qualcosa di davvero imponente per certi
aspetti e di sconcertante (in modo negativo...) in altri. Davvero eccellente il
lavoro artistico nel creare locazioni di rara bellezza architettonica con complessi
ed intricati percorsi per chi si addentra a scoprirne i segreti, dungeon in quantità
esorbitante tutti creati con cura e dalla varietà impressionate. La vastità
del territorio poi e talmente esagerata che la mappa (chiara ed esteticamente
splendida per visuale...)
non è un plus ma è indispensabile... senza dimenticare le visuali
che il gioco regala, scorci che a volte lasciano basiti e increduli per tanta
bellezza tutta in una volta.. ma purtroppo come tutti i giochi Bethesda, l'imponenza
del titolo si porta in dote un numero ragguardevole di bug. Mentre leggete sono
già uscite 3 patch correttive e la quarta e in rilascio nell'ultima settimana
di gennaio, fortunatamente grazie alla rete Bethesda riesce di volta in volta
a metterci una pezza ma è purtroppo scontato aspettarsi che ogni loro
gioco al lancio presenti più problematiche.. va detto che non ci sono
giochi che possono competere con la serie per vastità e quantità
di cose da fare, ma è anche vero che col tempo i problemi tipici dei
giochi sviluppati dalla soft-co non si sono mai risolti.
Un qualcosa che purtroppo funesta ancora la fruizione di un capolavoro che meriterebbe
solo elogi, nulla da eccepire sul sonoro, anzi, musiche di una raffinatezza rara
orchestrate con grande perizia e dedizione, doppiaggio davvero magistrale specie
in relazione alla quantita di parlato, ovviamente in italiano.
Di Jarl, di Thane e altre leggende...
Come per tutti i capitoli della saga di The Elder Scroll, la quest principale
è si interessante e impegnativa ma va accantonata quasi subito in favore
di tutte le altre quests presenti nel gioco, alcune talmente ben narrate ed intriganti
per poterci rivaleggiare per impatto e narrazione. Molte , come quelle legate
al culto Daedra, vi regaleranno oggetti di notevole valore, altre vi renderanno
dei beniamini per alcuni (tanto che ogni volta che rincontrerete qualcuno di questi
vi ringrazierà chiamandovi eroe), altre ancora vi renderanno temibili e
odiati. Una quantità spropositata di opportunità che vi garantirà
un immersione nel gioco decisamente sopra ogni altro titolo dello stesso genere.
Il numero di ore necessario per completare tutto quello che il gioco ha da offrire
è decisamente ragguardevole (come vi accennavo qualche riga più
in su oltre le 200 ore..) e mai vi verrà a noia grazie all'incredibile
varietà di situazioni presente.
Un capolavoro che malgrado i problemi tecnici (in via di risoluzione, si spera...)
regala ore e ore di avventura ed “epicità” assolutamente
fuori parametro... gioco dell'anno? Ai posteri l'ardua sentenza.....
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Votazione
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Grafica: 8.5
Sonoro: 9.5
Giocabilitá: 9.5
Longevitá: 10
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Vastissimo ed artisticamente sopra ogni cosa prodotta da Bethesda
+ Intrigante nelle quests e nel gameplay
+ Colonna sonora eccellente come il doppiaggio
+ Appassionante ora dopo ora
- Pecora nera:
- Innumerevoli bug in via di correzione...
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