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Xbox 360
- Assassin's Creed: Revelations |
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Assassin's Creed: Revelations |
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Produttore:
Ubisoft
Sviluppatore:
Ubisoft
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Action-adventure
Giocatori:
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“Cara Claudia, sono ancora in viaggio sulle orme del maestro Altair.. ripercorrere a ritroso i suoi spostamenti mi ha portato a Masyaf, l'antica roccaforte dell'ordine. Questo luogo nasconde qualcosa di importante, qualcosa che il maestro voleva tenere nascosto, informazioni tali da sconvolgere ogni nostra certezza, qualcosa a cui i Templari non possono e non dovranno mai accedere... starò via per tanto tempo, cercherò di mandarti mie notizie, spero di poterlo fare in modo costante, ma non posso prometterlo.. abbi cura di te sorella, sei la sola persona che può documentare ciò che siamo e cosa stiamo facendo, per le generazioni future e per la guerra che spero non arrivi mai..
con affetto Tuo fratello Ezio.”
E' passato del tempo dagli avvenimenti accaduti in brotherhood, l'ultimo degli Auditore è ormai in età matura, ma la sua missione non è ancora conclusa. I misteri che circondano il manufatto e la sua origine sono in parte irrisolti... la ricerca delle risposte porta Ezio prima a Masyaf e poi, accertata l'ubicazione della biblioteca che fu di Altair, a Costantinopoli, alla ricerca delle chiavi necessarie ad aprire la porta che lo porterà a trovare le risposte la cui ricerca è costata sacrifici indicibili alla sua famiglia e ai suoi amici.. all'arrivo del Nostro Costantinopoli è come un vastissimo teatro allestito per la guerra tra templari e assassini, un conflitto che ha raggiunto una vastità tale da non poter più essere arginata in agguati silenziosi e letali. Ogni città ospita più rifugi per gli assassini dell'ordine, tutti costantemente attaccati e sorvegliati da un numero sempre crescente di templari.. una lotta impari ma combattuta con tenacia e costanza da sempre più assassini assoldati per la causa.
Non è più tempo per le sottigliezze e la diplomazia, qualcosa di drammatico sta per abbattersi sui contendenti, qualcosa che Ezio conosce, qualcosa di cui ha timore.. occorrono le chiavi.. per evitare la catastrofe servono risposte.. serve la verità...
Generazioni di assassini
Dopo le doverose introduzioni narrative andiamo nel dettaglio di questa ultima fatica della casa d'oltralpe, il di fatto 4° capitolo del franchise, contemporaneamente il 3° e ultimo della saga dedicata a Ezio Auditore da Firenze. Come per il precedente Brotherood il macrolivello teatro delle
peripezie è una sola città (con qualche escursione in diversi lidi ludici ma il grosso della vicenda è tutto qui...). Come in passato la cura del team rivolta alla realizzazione delle ambientazioni ha del maniacale. Ogni palazzo, ogni strada ogni minimo dettaglio della fu costantinopoli è finemente riprodotto, il tutto poi mantiene una coerenza stilistica davvero priva di arditi rimaneggiamenti, ai fini dell'esperienza contestuale e narrativa nulla apparirà fuori luogo, anzi quanto imbastito da Ubisoft altro non fa che arricchire il già nutrito apporto all'immedesimazione nel nostro alter ego.
Le dinamiche che da sempre contraddistinguono la serie non hanno subito alcun tipo di modifica, il muoversi in maniera circospetta, liberare le aree dall'influenza templare, individuare l'obiettivo, colpire fuggire e nascondersi, sono fasi di un gameplay ormai assodato nella serie. Il team non si è comunque adagiato, la struttura tipica del franchise è stata arricchita da alcune piccole novità.
L'arsenale a nostra disposizione ad esempio ha subito un ingrassamento decisamente copioso.
La prima aggiunta/variante ci viene assegnata nella prima ora di gioco dopo aver preso contatto con uno dei leader della setta degli assassini a Costantinopoli, trattasi della lama uncinata, variante della lama celata la cui estremità è stata trasformata in una sorta di uncino. L'utilizzo diventa indispensabile da subito a causa della conformità della città stessa. In poco tempo imparerete a padroneggiarla in modo eccellente sia nei combattimenti (utilissima per disarmare gli avversari..) sia negli spostamenti, grazie all'uncino infatti potrete usare l'arma come una sorta di binario per coprire grosse distanze tramite i cavi disseminati per tutta la città. Non solo velocità comunque, le scalate e i salti su distanze pericolose diventano più accessibili grazie a questo prolungamento artificiale. Altra novità introdotta in questo capitolo sono le bombe, le sole fumogene presenti nel precedente capitolo subiscono una variazione che da sola riesce a modificare in modo incisivo tutto il gameplay. In Revelations potremo creare da noi ogni tipo di ordigno esplosivo tramite gli appositi banchi di lavoro sparsi per la città utilizzando vari tipi di reagenti anch'essi disseminati nei numerosi forzieri di cui la location sembra ospitarne in quantità ragguardevole e, ovviamente, dai cadaveri dei nostri nemici mai avari di materie prime. Nei vari negozi potremo migliorare il nostro equipaggiamento come già accadeva nei precedenti capitoli, ma non solo, potremo inoltre acquistare gli elementi per la fabbricazione degli ordigni esplosivi qualvolta ci servissero. Come accennavo in precedenza l'introduzione delle varianti alle bombe crea un sorta di tecnicismo nel preparare gli attacchi, la scelta dell'ordigno giusto può cambiare radicalmente le sorti di uno scontro, le modalità di utilizzo sono pressoché infinite, il più delle volte però queste opzioni per quanto affascinanti semplificano eccessivamente le battaglie in questione riducendo la sfida non alla sconfitta degli avversari o alla progressione quanto al raggiungimento della sincronia perfetta...
come per il precedente capitolo torna la gestione delle gilde e degli assassini arruolati, in questo capitolo però si possono amministrare più covi contemporaneamente grazie alla nomina di un leader per ogni gruppo. La nomina permetterà ai gruppi di rimanere autonomi e meglio organizzati, una gestione efficace delle risorse a disposizione permetterà ai confratelli di completare obiettivi sempre più complessi garantendo un ritorno quasi continuo di risorse pronte per essere reinvestite.
Le altre aggiunte riguardano l'utilizzo meglio articolato dell'occhio dell'aquila, ora indispensabile per terminare la maggior parte delle missioni e il minigame simil strategico della difesa dei covi degli assassini dagli attacchi da parte dei templari. Qui saremo chiamati a gestire uomini e arsenali disponendoli nell'area interessata, fulcro dell'azione e resistere alle ondate di attacchi utilizzando al meglio le risorse sia in fase offensiva che difensiva. La parte di attacco mira nella quasi totalità delle volte allo sfoltimento delle fila nemiche, occorre però analizzare sempre la tipologia di soldati che ci attacca rispondendo sempre con le armi adatte, pena ovviamente la perdita dell'area in favore delle forze nemiche.. una variante divertente ma priva di quelle velleità strategiche necessarie a trasformarla in un gioco nel gioco.. per come è realizzato è giusto un diversivo per staccare di tanto in tanto dalla sempre più complessa trama.
Di maggiore interesse in quanto a novità introdotte, le sequenze dedicate al corrispettivo futuristico di Ezio, il sempre più turbato Desmond Miles. Tramite alcuni frammenti reperibili durante l'avventura dell'assassino fiorentino, apriremo dei portali con cui potrà interagire Desmond nella realtà alternativa in cui è imprigionato (non vi dico di più, la storia va assaporata e io non voglio svelarvi pericolosi spoiler...). Durante queste sezioni il gioco vira la prospettiva attraverso gli occhi del protagonista come in un qualsiasi FPS. Qui il gameplay vira in una direzione simile ad un puzzle solving non dissimile dal pluripremiato Portal senza tuttavia raggiungerne la complessità strutturale. Interessanti, impegnative e decisamente rivelatrici queste sezioni apriranno spiragli sulla vita di Desmond approfondendo i legami con i suoi antenati e ovviamente intricando le relazioni con gli attuali “compagni”. Come trapelato nelle prime indiscrezioni sul titolo, tra le fila dei personaggi giocanti torna anche l'indimenticato Altair, protagonista di alcune missioni sbloccabili all'interno del gioco.. nulla di particolarmente articolato sul piano ludico, decisamente interessante il versante narrativo, intriso di dettagli perduti relativi alla vita del primo assassino che comprese le trame funeste che da li a poco avrebbero coinvolto generazioni di templari e assassini.
Visioni tra oriente e occidente
Sul versante cosmetico sono stati fatti pochi ma significativi passi in avanti. Impossibile non rimanere colpiti dalla modellazione poligonale dei protagonisti, ora più espressivi che mai e come sempre eccellenti nelle movenze. L'animazione rimane il fiore all'occhiello della produzione, un livello di complessità tale da non avere ancora eguali nei titoli dello stesso genere ne per realismo ne per fluidità. Notevole la cura per i dettagli degli abiti e le movenze degli stessi ancora più credibile che in passato. Discorso analogo per le ambientazioni sempre di notevole colpo d'occhio grazie ad una gestione intelligente delle luci e delle condizioni atmosferiche. Sulla modellazione poligonale della città e sulla coerenza architettonica mi sono già espresso qualche riga fa, ribadisco solamente l'eccellenza a cui il team non sembra rinunciare.
Ottimo come sempre il doppiaggio in italiano ed efficace l'accompagnamento sonoro, non troppo diverso da quanto abbiamo gia ascoltato nei capitoli precedenti ma comunque di buona fattura.
Concludendo:
Questa generazione di console ha visto la nascita di alcuni franchise che per molteplici ragioni hanno letteralmente spodestato alcune delle serie di maggior successo del passato, uno su tutti è sicuramente Assassin's Creed che dal primo acerbo ma affascinante capitolo si è evoluto anno dopo anno arrivando alla quarta (ma non ultima) uscita, strappando il “trono” al Principe di Persia, di fatto il miglior action/adventure, di casa Ubisoft nella passata generazione. I cambiamenti apportati al gameplay di capitolo in capitolo si sono fatti sempre più accurati garantendo il necessario numero di novità atto a stuzzicare i fan del franchise che ovviamente sono aumentati anno dopo anno.
Il timore che la serialità annuale avrebbe inficiato la qualità generale a cui la serie ci ha abituato, si è dissolto dopo poche ore nei panni del “vecchio” (e non è tanto per dire...) Ezio. La lotta tra templari e assassini affascina ancora e la trama ha un costrutto tale da renderla avvincente di capitolo in capitolo... certo la speranza è che in Ubi puntino ancora più in alto affrontando nuovi periodi storici e nuovi personaggi, la storia e lo sviluppo della civiltà e colma di misteri tali da essere da spunto per miliardi di trame e sottotrame.. Assassin's Creed è la serie giusta per coinvolgerci nella loro narrazione...
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Votazione
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Grafica: 8.8
Sonoro: 8
Giocabilitá: 8.5
Longevitá: 9
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Poche ma consistenti novità nel gameplay
+ Tecnicamente ancora eccellente
Trama il cui fascino non accenna a diminuire
- Pecora nera:
- Piccoli e trascurabilissimi problemi di tearing
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