Durante le generazione
Playstation2 abbiamo visto il proliferare di picchiaduro,
dedicati alle gesta degli strafamosi guerrieri Z di DragonBall.
La serie Budokai ora ha generato un nuovo seguito destinato
però al piccolo portatile Sony.
PSP, grazie all’opera e all’esperienza del
team di sviluppo Dimps, può annoverare nella propria
soft-teca il titolo “DragonBall Z: Shin Budokai”.
Il gioco è esattamente, come ci si sarebbe potuti
aspettare, una perfetta riproduzione degli esageratissimi
combattimenti tra cielo e terra dei personaggi del cartone
animato, non stupisce infatti l’utilizzo della grafica
in cell shading, già presente da molto tempo in
tutti i giochi dedicati ai personaggi di Akira Toriyama
(non solo DBZ ma anche il recente gioco di ruolo Dragon
Quest VIII per PS2) e ad un sistema di controllo equilibrato
semplice ed efficace.
L’utilizzo dei pulsanti frontali, combinato a quello
della croce direzionale, da il via alle danze durante
gli scontri; con incredibile velocità è
infatti possibile scagliare colpi energetici, mosse speciali
di varia natura, attacchi corpo a corpo, effettuare trasformazioni
e parate o schivate.
I tasti dorsali permettono infine di caricare l’energia
per i super attacchi e per muoversi ad altissima velocità.
L’eredità della serie “Budokai”
si nota sia dalla classica visuale di combattimento (laterale
alla Street Fighter e non dalle spalle con in “Budokai
Tenkaichi”), sia dalle trasformazioni durante gli
scontri, che ci permettono di sfruttare un repertorio
di super mosse ancora più forti ed ancor più
spettacolari.
Il sistema di combattimento è interamente basato
sull’attenta alternanza tra attacchi e difese, anche
perché portare colpi contro il nemico diminuisce
il nostro KI e incrementa quello dell’avversario,
permettendo improvvisi ribaltamenti di sorte. In teoria,
non basta gonfiare di schiaffi il nostro rivale per portare
a casa la vittoria, ma bisognerebbe adottare un minimo
di strategia per ottenere il fatidico KO; in realtà
lo scontro si riduce ad una frenetica quanto sconsiderata
pressione dei tasti d’attacco, lasciando intatta
solo la grande spettacolarità del gioco, riducendone
enormemente la tatticità.
La rappresentazione di colpi e personaggi rende davvero
giustizia all’opera di Toriyama, grazie al sapiente
utilizzo della tecnica del cell shading unita ad una modellazione
accurata dei protagonisti, ma soprattutto per merito dei
colpi speciali davvero impressionanti. Una super Kamehameha
è in grado di occupare quasi tutta l’area
di gioco, mentre una gigantesca sfera come la Genkidama
può inondare di luce l’intero schermo della
PSP.
Al contrario dei bellissimi personaggi, le arene che ospitano
le battaglie dei guerrieri Z sono piatte e prive di interazioni
(niente montagne che si frantumano dopo una “meteor”),
quindi senza attrattiva per lo sguardo del giocatore che
si fissa su ben altri soggetti, tralasciando gli aridi
paesaggi per concentrare l’attenzione sui veloci
spostamenti dei combattenti.
Sebbene non sia necessaria grande concentrazione per giocare,
divertirsi e vincere, Dragonball Z Shin Budokai può
contare su una notevole longevità, garantitagli
dalle sue modalità di gioco. Oltre al classico
arcade, in cui dovremmo affrontare tutti i vari personaggi
senza una benché minima contestualizzazione, esistono
anche le “Prove Z” ed il “Sentiero del
Drago”. La prima è una raccolta di sfide
di vario genere in cui affrontiamo dei nemici prestabiliti
con personaggi ben precisi o in modalità Survival,
mentre la seconda è una vera e propria modalità
storia, dove seguiremo le gesta di Goku, Vegeta e gli
altri, ripercorrendo attraverso un filo conduttore, spezzato
da molteplici bivi, gli eventi narrati nell’ultimo
OAV della serie.
Ogni scontro vinto in qualsiasi modalità ci farà
guadagnare soldi, che potranno essere spesi in un negozio,
per acquistare oggettistica utile ad arredare una stanza
per le sfide in multiplayer. Purtroppo queste ultime sono,
inspiegabilmente limitate alla sola fruizione locale (ad
Hoc), quando invece la strada dello scontro on-line avrebbe
aperto le porte a centinaia di sfide tra giocatori di
tutto il mondo…Bhà! Misteri del game design.
Tirando le somme tra pregi e difetti, posso tranquillamente
riconoscere i meriti a questo titolo, che si è
saputo dimostrare all’altezza delle aspettative,
divertendomi ed appassionandomi sin dalla prima partita.
Sicuramente Bandai non si lascerà sfuggire l’occasione
di fare il bis, tappando le falle argomentate in questa
recensione, ma se non avete voglia di aspettare chissà
quanto e siete parte della nutrita schiera di fan dei
Sayan, allora non è proprio il caso di farsi sfuggire
un ottimo picchiaduro per PSP.
Recensione a cura di:
Sergio Magliacano
Votazione
Grafica: 8.5
Sonoro: 8
Giocabilitá: 7.5
Longevitá: 8
Voto Finale
8
+ Punta di diamante:
+ Un gioco di botte di Dragonball per PSP fa sempre gola