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PS3
- LEGO Indiana Jones: Le Avventure Originali |
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LEGO
Indiana Jones |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
LucasArts
Sviluppatore:
Traveller's Tales
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione
Giocatori:
1 - 2
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Unire due elementi
mitici come i mattoncini del Lego ed i personaggi storici
della cinematografia, ha fin’ora sortito un effetto
incredibilmente affascinante per i videogiocatori di tutte
le età. E’ toccato a Star Wars aprire la
strada a questi nuovi tie-in, con tre titoli di tutto
rispetto, divertenti ed originali al punto giusto. Ora
è giunto il tempo di affinare la tecnica e proporre
il classico del cinema di avventura, grazie al più
intrepido archeologo di tutta Hollywood: Indiana Jones.
Il gioco è concepito essenzialmente per una fruizione
coperativa, sia perchè gran parte degli enigmi
richiedono operazioni in tandem, sia perchè i personaggi
su schermo sono costantemente due. E’ ovviamente
possibile portare a termine tutta l’avventura in
solitario, con uno dei due protagonisti mosso dalla CPU,
e con la possibità di alternarsi ai comandi di
uno o dell’altro con la pressione di un solo tasto,
ma questo titolo esprime il top delle sue potenzialità
se giocato con un amico.
La struttura di base è molto semplice, si tratta
di prendere a botte tutto quello che è composto
da mattoncini, collezionare tutti quelli che saltano fuori,
saltellare tra le piattaforme e risolvere semplici enigmi,
ma il divertente è proprio il rivivere le avventure
del Dr. Jones.
La storia dei tre film “I predatori dell’Arca
perduta”, “Il tempio maledetto” e “L’ultima
crociata”, è raccontata attraverso scene
d’intermezzo, rese comiche dall’interpretazione
dei protagonisti che, in qualità di mattoncini
del Lego, non parlano mai. Da questo punto di vista sembra
ovvio che per gustare a pieno ogni momento del gioco,
bisogna aver visto l’intera trilogia, altrimenti
si rischia di perdere parecchie sfumature. Chi non conosce
Indiana, per esempio, non capirà perchè
trema e frigna mentre si trova nella sala circondata da
serpenti.
I puzzle, che separano il giocatore dai vari bonus o dalla
scena successiva, richiedono un pò d’ingegno
un pò di collaborazione tra i protagonisti e l’uso
dei vari oggetti sparsi per le scene. Chiavi inglesi e
badili serviranno rispettivamente per riparare attrezzature
e per riportare alla luce mattoncini, che a loro volta
potranno essere assemblati per creare scale, ponti e mille
altre cose. Gli oggetti raccolti potranno anche essere
utilizzati come strumenti offensivi, assieme alle molte
altre armi a disposizione. Tra pistole, spade e fucili,
la mia preferita rimane il bazooka, in grado di fare,
letteralmente in mille pezzi qualsiasi cosa.
Per la risoluzione dei puzzle e per i combattimenti, i
personaggi hanno a propria disposizione oltre all’arsenale
che i nemici offrono, anche le proprie abilità
speciali: Indy usa la propria frusta per colpire a distanza,
per appigliarsi a sporgenze o per spostare alcuni blocchi,
i personaggi femminili sono in grado di saltare più
in alto di tutti gli altri e così via.
Inizialmente avrete a vostra disposizione solo i protagonisti
delle scene originali, con l’impossibilità
di risolvere tutti gli enigmi, ma rigiocando le missioni
con i personaggi sbloccati durante l’avventura diventa
possibile recuperare tutti gli oggetti bonus collezionabili.
L’elevato livello di mortalità durante il
gioco è compensato da vite illimitate e dai respawn,
nel punto in cui si e stati fatti a pezzi (fortunatamente
la cosa avviene senza interrompere il gioco). L’unica
penalizzazione che avviene è in termini di punteggio.
Questa scelta di game design per alcuni potrebbe essere
letta come un’esemplificazione del livello di difficoltà,
ma a mio avviso incrementa notevolmente il fattore rigiocabilità,
spingendo soprattutto sul fattore bonus nascosti, la cooperazione
tra giocatori.
Volendo parlare dei difetti, di sicuro il primo che salta
subito all’occhio riguarda la parte platform. Spesso
e volentieri ci si trova a cadere nel vuoto, perchè
si fà fatica a capire sia le distanze, sia le posizioni
nello spazio. Un migliore senso di prospettiva in alcune
fasi del gioco avrebbe ovviato a questo problema.
Senza dubbio un altro difetto è la malsana idea
di assegnare allo stesso pulsante lo scambio dei personaggi
e l’entrata ed uscita dai mezzi. Non è raro
che si cerchi di salire a bordo di un’auto ed invece
ci si trovi a migrare i controlli sul secondo protagonista.
Vista la natura fortemente collaborativa del gioco, non
sarebbe stata una cattiva idea inserire anche una modalità
online, per quelli che non hanno sempre a disposizione
un fratello, una sorella o un amico disposti ad aiutarci
nelle nostre avventure.
Tutto il resto del gioco è perfettamente come ci
si sarebbe potuto aspettare curato e pulito, a partire
dagli elementi grafici. Blocchettosi per definizione,
gli omini del Lego sono splendidamente animati da movimenti
ampi e teatrali, che mimano senza bisogno di parole stati
d’animo ed emozioni. I paesaggi risultano curati
e bene si prestano all’integrazione dei mattoncini
colorati. E proprio i colori la fanno da padrone soprattutto
negli animali (in particolare il rosso dei serpenti ed
il brillante verde dei coccodrilli).
Il trattamento riservato al comparto audio non è
secondo a quello video, merito delle musiche che hanno
reso celebri le storiche gesta di Indiana Jones e delle
esplosioni che scuotono le vostre orecchie e fanno da
apripista alle cascate di mattoncini che riempiono il
vostro hi-score.
Anche se “Lego: Indiana Jones” non è
il tie-in che ci saremmo aspettati per il nostro “Archeologo
di fiducia”, questo gioco riesce a dare vita e splendore
ad una trilogia mitica, riuscendo nell’arduo compito
di strapparci di tanto in tanto un sorriso e di farci
divertire, specie se affrontato in due. |
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Votazione
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Grafica: 8
Sonoro: 8.5
Giocabilitá: 8.5
Longevitá: 8
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Se giocato in compagnia lo
porterete a termine più e
più volte
+ Le avventure del Dr. Jones
in chiave Lego
+ Piace a grandi e piccini
+ Sistema di controllo semplicissimo
- Pecora nera:
- Sistema dei salti da rivedere
- Da soli perde una delle sue migliori caratteristiche
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