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Killzone HD |
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Produttore:
SCEE
Sviluppatore:
Guerrilla
Lingua:
Inglese/Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Sparatutto 3D
Giocatori:
1 - multiplayer
PEGI:
18
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Dal 24 ottobre in tutti i negozi è disponibile la trilogia completa di Killzone, sviluppato dal team di Guerrilla Games. Killzone Trilogy è costituito da tre avventure, dove affronteremo il potere leggendario dell’esercito Helghast. Quindi perchè non partire dall’inizio dal primo capitolo, dal primo Killzone!!!!!!
Dopo i consueti titoli di testo parte un filmato dalla qualità notevole che ci racconta le premesse del conflitto presentandoci i terribili Helghast, i nemici che saremo chiamati a contrastare… loschi figuri dall’aspetto marziale e opprimente che ricorda (diciamo che è una citazione voluta…) non poco i nazisti… in ogni caso su nessun intermezzo narrativo si può obiettare, tutti di qualità davvero alta… Da quello che si vedeva nelle foto ovviamente ci si aspettava grandi cose dall’engine messo in piedi dai Guerrilla… aspettativa in parte ripagata in parte tradita…
Le parti migliori sono senza dubbio il character design e il level design. Gli invasori di Helghan sono davvero inquietanti, con i loro occhi rossi, gli elmetti, le divise scure e le maschere anti-gas vantano un look sado-fetish di sicuro impatto, i nostri invece sono normalissimi marines un po’ pompati ma neanche tanto…realistici è il termine più appropriato.
Dei nostri protagonisti è pregevole in particolare la caratterizzazione caratteriale e le peculiarità che li contraddistinguono, Luger è un cecchino crudele e silenzioso, Rico è un lento ma potente uomo arsenale, Hakha è un traditore helghast e come tale leggermente più resistente al fuoco dei comuni soldati ISA (alleanza strategica interplanetaria…i buoni insomma!!) e per ultimo, ma primo in ordine di utilizzo, c’è Templar il classico normale ed equilibrato soldato.
L’alternanza di questi quattro personaggi offre soluzioni strategiche intriganti e permette di affrontare i livelli in maniera sempre diversa, un buon modo di creare varietà in un genere sempre uguale a se stesso…un altro pregio da confermare e che colpisce particolarmente è la struttura poligonale degli ambienti, discretamente ampi e molto curati sotto il profilo strettamente architettonico.
Il risultato del lavoro svolto fa pensare ad un impegno notevole sul concepimento e la realizzazione di ciò che appare su schermo… ogni palazzo, strada, oggetto, veicolo vanta una costruzione talmente precisa nei particolari da sembrare reale… è esattamente questo il massimo pregio di tutto il comparto tecnico, una struttura poligonale atta a rappresentare al meglio un conflitto bellico visivamente credibile e realistico, dalle armi (credibili come poche e numerosissime) alle animazioni (vedrete i meticolosi movimenti nel cambiare il caricatore in tutta la loro spettacolare fluidità!!)…tutto qui?
No purtroppo… ora arriva la note dolente… se non si può fare a meno di elogiare la parte strettamente strutturale degli ambienti bisogna sicuramente dissentire su tutto ciò che concerne le rifiniture. Altra nota dolente di questa sinfonia di imprecisioni e pressappochismi è la ormai consueta compenetrazione di poligoni, in questo titolo più che mai presente, e la scarsissima IA di avversari e compagni.
Paladini del sogno di Helghan, oggi è il nostro grande giorno!
Con queste parole il capo degli Helghast finisce la sua elegia delirante acclamato da una folla in visibilio abbandonando lo schermo con uno sguardo tutt’altro che rassicurante… questo per ricordarvi che parte della splendida caratterizzazione dei personaggi è dovuta anche all’ottimo doppiaggio nei filmati e al sonoro, maestoso e mai invadente, idem gli effetti davvero realistici e vari… tutto il comparto sonoro è sorretto da un surround ottimamente implementato… su questo versante le critiche sono da ricercare nella varietà di frasi che i vostri compagni diranno in-game… un po’ poche le variabili ma meglio che niente…
Concludendo, dal combo Sony/Guerrilla, il primo Killzone non ha certo mantenuto le promesse che in molti speravano, anzi in buona parte ha tradito le aspettative… ha i suoi pregi e ha i suoi difetti questi ultimi talmente scontati da sembrare legati più all’ingenuità di un team poco esperto che ai limiti sicuramente aggirabili della macchina (parliamo sempre di un titolo uscito per PS2 nel dicembre del 2004 e convertito in HD)… Cosa che con i successivi capitoli non succederà, offrendo al giocatore dei veri killer application.
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Votazione
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Grafica: 7
Sonoro: 8
Giocabilitá: 7
Longevitá: 7
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Struttura poligonale dei paesaggi complessa e ben studiata
+ Storia abbastanza coinvolgente
- Pecora nera:
- Un pò troppo lineare
- Scarsa longevità
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