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Enchanted Arms |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Ubisoft
Sviluppatore:
From Software
Lingua:
Sottotitoli in Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Gioco di Ruolo
Giocatori:
1 - 16
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Il decalogo del
“lancio di successo per una nuova console”
prevede dei semplici accorgimenti: crescita dell’hype,
lunghe code al Day One, ed un catalogo che comprenda un
gioco di corse, un FPS e un RPG Giapponese.
Le prime quattro voci trovano sempre terreno fertile nei
fanboy, ma per avere un gioco di ruolo di classica provenienza
nipponica bisogna sempre pazientare a lungo. Non è
invece il caso della Playstation 3 Europea, che nella
sfortuna del suo ritardo, si trova a suo agio con un ampia
e variegata gamma di titoli, tra cui il nostro bel JGDR
“Enchanted Arms”!
“Il Buono, il Brutto e il più Fico”
La storia, i piersonaggi e le situazioni del titolo From
Software sono sterotipati fino alle ossa, prendendo spunto
a piene mani dalla tradizione dei fumetti e degli Anime
Giapponesi. Fatta eccezione per i nomi e per i soggetti,
le caratteristiche salienti sono sempre oggettivamente
trite e ritrite. Il protagonista Atsuma è un ragazzo
forte dal grande coraggio che nasconde dentro di se un
segreto legato alla trama della storia. Toya, il suo migliore
amico, è il più figo ed amato da tutti;
in gamba in tutto quello che fa, ma lascia trasparire
il suo profondo rispetto per Atsuma. Makoto, è
il terzo del party iniziale ed è il più
“grande ammiratore” di Toya, tanto che è
disposto a seguirlo ovunque per difenderlo dai guai in
cui Atsuma potrebbe cacciarlo. Diciamo che ricorda un
mix tra gli anime Naruto, Full Metal Achemist e Trigun.
Quelli che però ho citato, sono solo alcuni dei
protagonisti della storia, infatti tra colpi di scena
e situazioni prevedibili, il party che vi accompagna si
evolverà continuamente.
Sicuramente ai Nippofili tutto questo non potrà
che fare piacere nonostate l’arida sensazione del
già visto. Del resto, sono molti i giochi a soffrire
di questa sindrome.
“Coraggio, fatti picchiare”
L’argomento centrale attorno al quale ruota la storia
di Enchanted Arms sono i Golem, creature che mille anni
prima della nostra avventura furono artefici di una grande
guerra. Ora a causa di eventi che ometterò per
non rovinare la trama, la storia rischia di ripetersi
con il risveglio di un Demon Golem, terribile creatura
dai poteri sovrumani.
Questi golem oltre ad essere dei nemici, potranno essere
vostri alleati. Come ogni buon GDR che si rispetti, vincendo
combattimenti o spendendo un po’ di soldi, potrete
acquistare gli elementi necessari alla creazione di queste
creature da schierare al vostro fianco durante le battaglie.
Ed è proprio il sistema ideato per svolgere i combattimenti
ad essere il vero fiore all’occhiello di questa
produzione. Il protagonista, i suoi alleati ed i suoi
nemici vengono disposti su una scacchiera divisa in due
metà invalicabili. Ciascuno si muove ed effettua
le proprie azioni a turno. Il divertimento è assicurato
dalla strategia necessaria a vincere i combattimenti più
ardui. Il bello è che se dovesse comparire la fatidica
scritta “game over” , potrete semplicemente
ripetere il combattimento senza dover ricaricare un salvataggio
(per giunta effettuabili dovunque). Un ultimo plauso và
al sistema di crescita che tiene conto anche di chi non
è coinvolto in battaglia, così da non farvi
trascurare del tutto alcuni elementi solo perché
li avete usati meno.
L’impatto grafico di Enchanted Arms e più
che gradevole grazie ad un chartcter design misto tra
classico ed eclettico. I personaggi, con il loro abbigliamento
e la loro unicità, spesso sembrano usciti dalla
matita di Hirohiko Araki, mentre i vari golem sono un
chiaro richiamo al mondo di Full Metal Achemist e Final
Fantasy.
La realizzazione in game dei personaggi è soddisfacente,
ma lo è ancora di più quella dei paesaggi,
che appagano non tanto per la componente tecnica di buona
fattura, quanto per il puro effetto scenografico offerto
al giocatore durante le peregrinazioni.
Dai combattimenti onestamente mi sarei aspettato qualcosa
in più, la griglia da scacchiera staticizza troppo
la parte che dovrebbe essere “d’azione”
di questo RPG. Fortunatamente, per merito degli effetti
di luce e particellari, e l’uso di colori vivaci,
gli si perdona più che volentieri l’aspetto
un pò freddo ed asettico tipico degli scontri a
turni.
Se graficamente Enchanted Arms convince, non si può
dire lo stesso per la componente audio, che pur godendo
del doppiaggio inglese e giapponese (mi spiace, ma niente
italiano, tranne che per i sottotitoli), condanna le nostre
orecchie alla costante insistenza delle musiche. Ad un
primo ascolto i brani del gioco sono pomposi ed accettabili,
ma diventano ripetitivi ed assillanti troppo in fretta.
“Veniamo al dunque...”
Enchanted Arms da buon “Gioco Di Ruolo Giapponese”
assicura la cosueta cinquantina di ore abbondanti di divertimento,
più di cento Golem da collezionare (alcuni di questi
in esclusiva per Playstation 3), ed una storia convicente
e coinvolgente.
Se siete tra le centinaia di migliaia che aspettano Final
Fantasy XIII, in questo RPG troverete sicuramente pane
per i vostri denti. |
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Votazione
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Grafica: 7
Sonoro: 6
Giocabilitá: 8
Longevitá: 8
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Sistema di combattimento divertente
+ Più di cento Golem con
alcuni in esclusiva per PlayStation3
- Pecora nera:
- Musiche troppo ripetitive
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