In questi giorni
mi sono ritrovato a fare un bilancio di quanto ci abbia
regalato in termini ludici questa generazione di console,
indubbiamente molto, ogni genere o sottogenere ha avuto
il suo baluardo, il suo inarrivabile paradigma, quel titolo
che in molti casi ha fatto la fortuna della softco che
lo ha prodotto… l’inevitabile effetto collaterale
per alcuni di questi è stato il numero esagerato
di sequel e cloni derivativi. Uno dei giochi più
clonati è stato sicuramente GTA, dal suo esordio
su PS2 l’utenza del monolite è letteralmente
impazzita pretendendo in quasi ogni gioco la stessa libertà
offerta dal capolavoro di casa Rockstar (gusti personali
a parte il titolo è stato una vera e propria killer
application e nel bene e nel male ha innovato non poco)…
molte softco hanno tentato di imitare quanto possibile
della formula vincente del team in seno a R* ma purtroppo
dei giochi usciti successivamente pochi sono riusciti
a scalfire il perfetto equilibrio tra “giocazzeggio”
e trama offerta da grande furto d’auto (mi viene
automatico citare il poco convincente the getaway in senso
negativo e i ben più divertenti e riusciti destroy
all human, ultimate spiderman e mercenari in senso più
che positivo), uno tra questi è stato l’ambizioso
true crime :street of L.A. Il team luxoflux ce la mise
tutta per eguagliare il gioco R* ma il carisma pressoché
nullo del protagonista unito alla trama scontata e alla
“piattezza” delle missioni (senza dimenticare
la città in cui era ambientato, una triste e soporifera
los angeles…) relegò lo sforzo finanziario
di Activision in un angolo buio della mente di ogni appassionato
di GTA… annunciato e mostrato in più occasioni
arriva tra le mie paffute manine una copia del suo seguito,
un titolo che ha destato parecchie perplessità
da parte degli utenti ma anche tanta curiosità
da parte dei gamer, per una parte fiduciosi che il team
non avrebbe commesso gli stessi errori del passato…la
domanda è: la fiducia di alcuni è malriposta
o meritata? Continuate a leggere…
Ma sto tizio l’ho già visto...mmmhhh…ma
si!!!! È snoop dogg!!!!
Palesemente ispirato al rapper statunitense il design
del nostro Marcus Reed risulta indovinato e fastidioso
nello stesso tempo, indovinato perché è
comunque dotato di un carisma e di un fascino che è
proprio della grande mela e della fauna che vi abita,
fastidioso perché vedere un altro ragazzo di colore
incarnare i panni del delinquente redento suona un po’
come plagio di un certo san andreas a cui hanno aggiunto
una moralità che suona veramente forzata, specie
in relazione a quanto si vede nel filmato iniziale. Aldilà
delle questioni legate allo sviluppo della trama e bene
sottolineare un notevole lavoro svolto dal team nella
sceneggiatura, nello story telling e nei dialoghi. Tutti
i personaggi hanno una personalità ben delineata
e risultano sempre credibili nei ruoli che devono interpretare,
attori virtuali di tutto rispetto, in molte occasioni
vi sembrerà di vivere una puntata di NYPD, esattamente
come in vice city quando i rimandi a Miami Vice erano
tutt’altro che velati. Le parti meglio riuscite
di questo titolo sono proprio le interazioni che avrete
con l’ambiente che vi circonda, le vostre azioni,
il modo in cui porterete a termine una missione(in maniera
brutale o “politically correct”), influenzeranno
l’aspetto della città. Concludere un arresto
in modo corretto senza inutili spargimenti di sangue renderà
l’ambiente a poco a poco più accogliente
e soleggiato, le persone che vi abitano saranno meno torvi
e più amichevoli, di riflesso metodi poco ortodossi
di persuasione in fase di interrogatorio (avete presente
the punisher? Poco ci manca…), azioni extra poliziesche
(come svuotare le tasche di alcuni negozianti rubare denaro
a prostitute e quant’altro di ordinario in un qualsiasi
GTA…) e un comportamento scorretto nelle variabili
più ampie genererà un aumento dell’inospitabilità
dei quartieri che visiterete, trasformando la percezione
di negatività iniziale in una realtà virtualmente
irrisolvibile. Un aspetto questo che non era stato esplorato
in giochi di questo tipo e che di fatto rende più
affascinante l’aspetto “morale” della
conduzione del vostro alter ego, sarete degli sbirri senza
scrupoli o degli agenti dediti alla sicurezza dei vostri
concittadini? Sta a voi, ogni azione avrà una conseguenza
che alla fine di tutte le missioni trama si svelerà,
giusta o sbagliata che sia, sarete stati voi con le vostre
decisioni a delinearla…intrigante.
Le missioni e sottomissioni saranno evidenziati con la
famigliare mappa circolare la sequenza è a discrezione
del giocatore tranne nelle fasi in cui è in atto
un emergenza e siete nelle vicinanze, riceverete una chiamata
dal comando di polizia ed avrete un tempo limite per raggiungere
il luogo del crimine e sedare i disordini, i modi come
dicevo poc’anzi sono molteplici, dipende da come
vi piace vedere New York…veramente eccellente il
numero di missioni e sottomissioni, così come è
eccellente la vastità dell’area percorribile,
New York è enorme, attraversarla da un capo all’atro
senza sostare e scegliendo strade dirette può portarvi
a guidare il vostro mezzo per più di mezz’ora,
in termini videoludici è un eternita, se vi saltasse
in testa di esplorare tutto l’eplorabile (cosa che
vi consiglio calorosamente…) avrete a disposizione
più di 2000 km fedelmente riprodotti e oltre 30000
palazzi per la maggio parte esplorabili in interno…
numeri a parte il lavoro di riproduzione dei luxoflux
a poco da invidiare al lavoro svolto dal team Soho in
the Getaway, che aldilà del claudicante gameplay
offriva una riproduzione virtuale di Londra visivamente
accattivante e credibile. Ma qui arrivano anche i problemi...
Se da un lato è encomiabile il lavoro di riproduzione
di una città affascinante e caotica come N.Y. da
una altro punto di vista è triste vedere che il
codice incompleto visto mesi fa è rimasto pressoché
invariato. I bug sono ben oltre la soglia dell’accettabile
con un continuo e fastidiosissimo pop-up di personaggi
e mezzi, una fisica a tratti ridicola e calcolo delle
collisioni troppo superficiale, errori che purtroppo non
sono nuovi al team e purtroppo minano al resto del gioco
che, come riportavo qualche riga fa, è tutt’altro
che deprecabile. Il motore del gioco è quanto di
più lontano ci sia dalla stabilità, il frame
rate è qualcosa di angosciante, mai ho visto l’emotion
engine arrancare con tanta fatica, l’ottimizzazione
deve essere qualcosa di sconosciuto ai coders luxoflux
(da questo punto di vista la versione xbox risulta parecchio
più stabile…), impegnati nella resa visiva,
nella ricostruzione fedele dei 30000 e passa palazzi,
si sono dimenticati che la povera (e ormai anzianotta,
6 anni per un hardware non è poca cosa…)
PS2 avrebbe avuto qualche difficoltà a gestire
il tutto…l’unico aspetto davvero notevole
e che in assenza di troppi oggetti in movimento TCNYC
regala scorci urbani di inarrivabile bellezza, un degrado
che risulta affascinante e misterioso come in uno spaccato
di fotografi del calibro di William Klein…
Il resto e come da manuale tipo di un gioco prodotto nel
2005, modelli poligonali curati e dettagliati, mezzi di
locomozione vari e fedeli alle controparti reali, campionario
di mosse corpo a corpo e di armi più che vario
e soprattutto vasto e per finire un sistema di controllo
inizialmente ostico ma completo e valido. La struttura
su cui poggiano le azioni del nostro personaggio è
particolarmente valida, nessuna delle fasi di azione/combattimento
risulterà frustrante, Marcus risponde sempre in
maniera precisa e convincente, peccato i difetti legati
alla componente tecnico/estetica che a volte irritano
e distraggono dall’azione che si sta svolgendo.
Per finire una nota di encomio per la track list selezionata
per l’occasione, tra gli artisti spiccano Iggi pop
e i mitici misfits, senza dimenticare gente del carisma
degli exploited, tra le canzoni scelte figura anche la
splendida last caress degli stessi misfits…ottima
soundtrack non ce che dire, manca l’incredibile
varietà dei titoli prodotti dalla rockstar, ma
è davvero una delle parti meglio riuscite della
produzione Activision. Sonoro forte poi di un doppiaggio
eccellente comprendente le voci di star del calibro di
Christofer Walken (king of new york, the addiction, la
zona morta tra i tanti film interpretati da iceface Walken)
e Lawrence Fishburne (morpheus vi dice nulla?) e di effetti
sonori eccellenti che fanno il massimo possibile per delineare
una viva e pulsante città sovraffollata.
Poco da aggiungere se non peccato, i bug tecnici sono
una componente di un certo rilievo, una maggiore cura
di queste peculiarità avrebbe reso il titolo sicuramente
più valido, purtroppo così com’è
non è abbastanza forte per intaccare la supremazia
di GTA, almeno su PS2.... potendo scegliere optate per
la versione xbox, i vostri nervi vi ringrazieranno!
Recensione a cura di:
Toni Viceconti
Votazione
Grafica: 6
Sonoro: 8.5
Giocabilitá: 7.5
Longevitá: 8
Voto Finale
7
+ Punta di diamante:
+ New york in tutta la sua maestosa e inquietante bellezza
+ Sonoro e doppiaggio eccellente
+ Controlli e giocabilità buoni
+ Implementazioni "morali" apprezzabili e nel genere innovative