Se torno con la
mente all’epoca dell’uscita del primo matrix
ricordo solo un film dall’idea forse banale ma ben
strutturata, con delle trovate di sceneggiatura abbastanza
valide da farti spuntare i punti interrogativi al momento
giusto della narrazione senza mai scadere nell’inutilmente
criptico (certe cose e bene lasciarle fare solo a David
Lynch…). I fratelli Wachowski avevano inconsapevolmente
girato un potenziale cult che, anche con le dovute precauzioni,
difficilmente sarebbe scampato alla massificazione mediatica,
e difatti è diventato a sua volta l’involontario
progenitore di un nuovo tipo di film d’azione.
L’innovativo sistema di regia unito alla velocità
del montaggio, spinse più e più arditi registi
a rifare quanto visto nella “matrice”
senza però riuscire nemmeno a scalfire la prodezza
degli inventori del “bullet time”,
tecnica che volenti o nolenti ci siamo visti propinare
in tutte le salse anche nei videogiochi di stampo action
usciti negli ultimi anni (chi non ricorda il mitico max
payne? Se non erro fu il primo esempio di bullet time
videoludico…).
Il problema del 1° film è proprio il successo
che ha avuto… preso singolarmente ha tutto ciò
che serve per rimanere negli anni un cult… e invece
l’incredibile successo di pubblico ha spinto i “fratelli
matrice” a fare passi ben più lunghi di quelli
che erano in grado di percorrere…risultato?
Ad oggi ci ritroviamo ben 2 capitoli (scandalosi entrambi
e con degli errori di sceneggiatura talmente eclatanti
che mi chiedo che cavolo di santo avevano dietro quando
hanno scritto il primo…) di quella che fatico a
credere fosse una saga pensata dal principio come tale,
una raccolta di cortometraggi animati ( animatrix, omaggi
realizzati da alcuni maestri dell’animazione nipponica,
alcuni bellissimi, alcuni discreti, altri completamente
fuori di testa…) ed un videogioco(enter the matrix)
che poteva funzionare se non fosse stato realizzato con
tanta superficialità da un team che aveva la possibilità
di riportare i tie-in nella sfera di interesse dei videogiocatori
più esigenti …
A distanza di così tanto tempo, e alla ormai finita
“matrix mania” il team di Dave Perry ci riprova
realizzando un gioco in cui utilizzare “l’eletto”
per tutta la storia narrata nei 3 film…un po’
in ritardo?
Be’ diciamo di si, ma l’importante è
il risultato no?
Ed è proprio questo il problema…
Be the one…
La storia non serve che ve la racconti giusto?
E infatti non ve la racconto…il gioco inizia con
quello che sembra essere un sogno, un espediente per prendere
confidenza con il complesso sistema di combattimento,
ma non è un tutorial, non appena finirete l’energia
vedrete la scena esatta in cui appare la scritta “wake
up neo… the matrix has you” sul monitor di
Neo, e da li che inizia il vero gioco. Le prime fasi vi
vedranno interpretare il futuro salvatore di zion mentre
ancora è solo Thomas E. Anderson, situazione pericolosa,
mezzo mondo che vi da la caccia e l’infinita fuga
per raggiungere il piano terra del palazzo dove ci attende
Trinity. Già da qui potrete notare il lavoro svolto
in fase di sceneggiatura, se nel film il vero Neo se la
fa addosso piuttosto di salire sull’impalcatura
e si fa catturare dagli agenti, nel gioco potrete davvero
raggiungere Trinity ed andare via con lei e la moto! Interessante
non c’è che dire, in alcune parti vi capiterà
di decidere come plasmare la storia nella maniera a voi
più congeniale, con scelte magari semplici, ma
importanti nella narrazione tanto da cambiare il vostro
punto di vista su una trama che apparentemente conoscete
a memoria.
I “bivi” però non sono così
numerosi e la scelta si presenta in poche ma determinanti
situazioni. La parte meno riuscita dell’impianto
di gioco vede affrontare i vari livelli come una specie
di lungo ed estenuante tutorial, intervallandoli con schermate
che evidenziano il potenziamento in atto in base ai punti
guadagnati. Il problema vero è che non si ha la
sensazione di procedere con un'unica vicenda, lo “spezzettamento”
è quantomeno forzato e a mio avviso limita la libertà
di azione che colleghi dal nome meno ridondante hanno.
Altra croce e delizia del prodotto Shiny è il sistema
di controllo, le tipologie di mosse che siamo in grado
di creare è assolutamente ragguardevole, peccato
che a volte la risposta ai comandi è particolarmente
lenta e la camera (che è persino posizionabile…)
fa del suo peggio per inquadrare sempre e solo le zone
inutili ai fini del combattimento…in alcuni momenti
è davvero insostenibile.
Il divertimento che genera una session ai comandi dell’eletto
può essere esagerato quanto effimero, essere limitati
dal sistema di controllo oggi è davvero improponibile,
specie dopo aver messo mano su action del calibro di Devil
May Cry 3, god of war e Prince of Persia…
Ora ti starai chiedendo: per quale masochistica ragione
non ho scelto la pillola blu?
Il motore del gioco si basa sull’ormai abusatissimo
havok, ed è un bene, le collisioni sia con gli
oggetti inanimati sia con i personaggi sono quasi sempre
precisi e realistici, quasi perché anche qui il
sistema di controllo fa le bizze e ogni tanto vi capiterà
di concludere combo nel vuoto mentre la vostra ipotetica
vittima vi sta picchiando dalla parte opposta… no
bene no come direbbe Jack Sparrow, NO DAVVERO aggiungo
io… per il resto è apprezzabile nonché
spettacolare la gestione dei numerosi poligoni a schermo,
la conclusione delle mosse può scaraventare in
maniera esagerata i malcapitati pupazzi della matrice,
e in ogni circostanza risponderanno a leggi fisiche volutamente
spettacolari ed esaltanti. Le armi da fuoco non sono da
meno, i proiettili fluttuano in maniera credibile generando
danni di entità differenti in base alla distanza
e al materiale che colpiscono, un lavoro di ricerca di
effetti visivi davvero apprezzabile che comunque eleva
il titolo ad una soglia estetica di sicuro impatto, peccato
che le magagne del motore grafico quali rallentamenti
e flickering (lo sfarfallio sul fondale è in alcuni
casi da mal di testa…) ne limiti il valore.
Il titolo per altro beneficia di ottimi modelli poligonali,
assolutamente fedeli alle controparti reali, con delle
animazioni davvero da capogiro, spettacolari come nel
film ed anche più esaltanti, peccato che i problemi
sopraccitati vanifichino il risultato finale riducendone
l’appeal…
È un impresa impossibile…per questo avrò
successo
Un altro aspetto particolarmente curato è tutto
l’impianto sonoro, il dolby pro logic II
aiuta ad avere la “spazialità” necessaria
per godere degli effetti al meglio delle capacità
del vostro impianto, gli effetti sono presi pari pari
dai film così come la musiche, tutte ovviamente
di qualità elevata.
Sorprende il doppiaggio (italiano…), identico a
quello ascoltato nella trilogia, recitato bene e se trovavate
azzeccate le voci nei film non avrete di che lamentarvi,
sono proprio quelle.
Purtroppo gli immensi pregi vengono in un qualche modo
disturbati dai difetti tecnici, errori che forse era difficile
non commettere data la complessità del progetto,
hanno preteso troppo da una PS2 cercando di infilare tutto
quello che c’è nella versione PC ottenendone
una versione un po’ castrata dai limiti di calcolo
dell’emotion engine, che benché non abbia
nessuna voglia di morire, per rendere a bisogno di programmatori
in grado di carpirne i limiti e le potenzialità,
Shiny purtroppo è arrivata tardi ed è ancora
distante… alcuni invece sanno come tirarci fuori
ancora qualcosa di valido… (si lo so sono ripetitivo,
ma come i Criterion nessuno mai, almeno su PS2).