Secondo per fama
solo a dragon ball, il manga Eiichiro Oda ha raggiunto
il suo stato di grazia nel bel paese grazie alla serie
animata in onda sulle reti televisive private.
Trattandosi di licenza in mano a Bandai/Namco era ovvio
attendersi un videogioco che vi mettesse nei panni di
Rufy & Co… ma che ne ricavassero ben 2 capitoli,
bè un po’ mi ha sorpreso, specie in relazione
alla qualità in toto del primo “One Piece
grand battle”.
A distanza di un anno circa dal precedente, la softco
nipponica ci riprova con “One Piece grand adventure”
aggiungendo e migliorando dove possibile cercando di attirare
nuovi fan nella ciurma dei pirati più scalcinati
dei manga! Ci sono riusciti?
Il primo impatto non è certo confortante, nonostante
una discreta introduzione, il titolo si presenta privo
delle tanto sbandierate novità… i nuovi personaggi
giocanti non rappresentano un valido motivo per preferirlo
al capitolo precedente, che come questo “prende
spunto” in modo inequivocabile dal party beat’em
up di casa Nintendo, il mai troppo lodato super smash
bros melee.
La vera differenza tra questo seguito e il suo prequel
sta negli spostamenti e nel reclutamento dell’equipaggio/party
che di volta in volta potremo scegliere per affrontare
un incontro.
Le mappe marittime che avremo a disposizione sono 20,
per accedere ai vari “stage” presenti nelle
singole isole della mappa, bisogna di volta in volta completare
obiettivi differenti che vanno dall’aumentare del
livello al superamento di alcune prove fisico/sportive.
Le somiglianze con il picchiaduro di casa nintendo diventano
più marcate se si analizzano attentamente le arene,
vaste quanto basta per esplorarle forzatamente alla ricerca
di power up ed oggetti vari utili per incrementare il
vostro potenziale offensivo… il tutto naturalmente
ad una velocità a volte ingestibile per via della
regia costantemente in ritardo e per la poca precisione
con cui vengono inquadrati i soggetti. La realizzazione,
tristemente approssimativa, di questi aspetti degenera
disturbando di fatto l’unico aspetto davvero coinvolgente
del gioco, il numero di combo eseguibili e il tecnicismo
di cui può fregiarsi un giocatore in uno scontro.
Ogni personaggio (in totale sono più di 50…)
ha peculiarità proprie che lo rendono diverso e
più utile o meno utile a seconda dei casi. Realizzare
sempre l’accoppiata vincente non è cosa facile,
scegliere chi potenziare in base ai power up acquisiti
risulta quasi sempre determinante per l’esito degli
scontri…un aspetto lievemente tattico da tenere
in considerazione… peccato che il numero di mosse
e i potenziamenti personalizzati non bastino ad aumentare
la sfida che il più delle volte risulta abbastanza
priva di mordente, specie per i giocatori più “navigati”.
Tecnicamente parlando il titolo soffre (o si fregia a
seconda dei punti di vista…) di uno stile molto
in voga in jappolandia, ossia il “deformed“.
Il risultato di quanto vediamo muoversi su schermo è
una pregevole modellazione poligonale che in un certo
modo non snatura la serie a cui è ispirata, peccato
per le poco curate animazioni, frame troppo distanti con
intercalari di movimento troppo spartani e veloci, il
risultato è una rigidità che mal si sposa
con il contesto anime/cartoon a cui il gioco è
legato a filo doppio. Ottime invece le arene, numerose
e, come detto in precedenza, ampie e ricche di segreti
e motivi per essere esplorate per intero. Sonoro e doppiaggio
fedeli alla serie, niente di più niente di meno.
Un titolo tutto sommato piacevole che fatica ad emergere
per cause legate alle leggerezze di programmazione emerse
in fase di review. Pensato probabilmente per essere proposto
ad un pubblico cresciuto a Dragon ball z budokai tenkaichi
e Naruto… peccato però che questi ultimi
2 abbiamo ben altri argomenti con cui ammaliare i giocatori
appassionati di manga…