Ogni volta che
si parla di adattamenti videoludici di sport estremi il
primo nome che viene in mente ai gamer è senza
ombra di dubbio il mitico Tony Hawk e ovviamente la serie
che porta il suo nome… che ci crediate o meno agli
albori lo sk8 non era considerato uno sport, tanto meno
era considerato completamente legale praticarlo in strada,
poi grazie alla diffusione dello stesso e al successo
che riscuoteva tra giovani “drogati di adrenalina”
è stato finalmente sdoganato, la frase “sk8boarding
is not a crime” divenne il simbolo di una generazione
che (come il sottoscritto eoni fa) è cresciuta
nel mito di antonio falco, rob roskopp, bam margera, steve
caballero, la santa cruz e la powell peralta con la sua
famigerata bones brigade, in assoluto la più famosa
crew di sk8er del pianeta… il perché di un
introduzione sullo sk8 per un gioco che non parla di acrobazie
sulla tavola a rotelle è presto detto, il titolo
in questione è su di un altro sport estremo che
ne condivide la medesima nascita non proprio” legale”,
il parkur, una sorpresa non c’è che dire,
Rebellion dedica alla disciplina sportiva più estrema
e “urbana” il primo videogioco… e che
videogioco!
Free Running, una libertà che non ha limiti
se non quelli imposti dal proprio fisico…
Come per lo sk8 e il surf chi pratica parkur vede nella
propria disciplina sportiva una sorta di filosofia di
vita, un modo per andare oltre i limiti imposti dal corpo
e dalle strutture edili che ingombrano le città.
Nel parkur non ci sono ostacoli insormontabili, anzi più
le locazioni sono a rischio caduta e più la sfida
diventa eccitante! Ogni intralcio sulla propria strada
non va solo varcato, va dominato con stile e acrobazie
atte a celebrare la vittoria dell’uomo e della sua
volontà sugli ostacoli che egli stesso crea, un
credo quasi mistico inventato e praticato dall’incredibile
Sebastien Foucan, venuto recentemente alla ribalta grazie
ai primi minuti del film Casinò Royal, dove inseguito
da un james bond abbastanza determinato si esibisce in
una delle sequenze di parkur più spettacolari di
sempre…
Il gioco vi cala nei panni di alcuni contendenti al titolo
di miglior “free runner” del pianeta, ognuno
di loro vanta peculiarità proprie, quindi all’atto
della scelta chiedetevi in cosa precisamente vorreste
eccellere, tenendo presente che solo le combo delle acrobazie
più disparate fanno aumentare il vostro punteggio…inevitabile
almeno inizialmente scegliere un personaggio equilibrato.
Una volta effettuata la vostra scelta partirà una
sorta di tutorial che con la guida “virtuale”
del vostro guru, il sopraccitato Sebastien Foucan, imparerete
i rudimenti della disciplina…inutile dirvi che con
l’allenamento riuscirete a fare cose che il principino
di persia e il ninja di casa tecmo possono solo sognare,
specie se considerate il contesto in cui si svolgono le
vostre acrobazie, per azzardare un parallelismo videoludico,
il risultato delle vostre evoluzioni vi sembreranno una
versione potenziata ed estrema delle scalate viste in
mark ecko’s getting up… lo scenario è
quanto meno simile…
La Londra che non vi fanno vedere in tv
Finite la digressioni nel simil tutorial, entrerete nel
vivo della competizione visitando le zone di Londra più
“idonee” alle vostre evoluzioni, dai cupi
e degradati “docks” della zona portuale ai
complessi abitativi, le possibilità di piroettare
in piena libertà sui grigi tetti della capitale
anglosassone sono più che varie, sia nel numero
sia nella validità del level design che sebbene
denuncia alcune leggerezze estetiche (specie sulla perdita
di dettaglio sulla linea di orizzonte…) si fa apprezzare
per le sempre precise collisioni e per la fluidità
delle animazioni. Una menzione speciale meritano gli effetti
di luce avvisabili negli scorci con il sole di fronte,e
la struttura poligonale degli atleti, finemente modellati
e notevoli per quanto concerne il realismo dei movimenti.
La sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di “fattibile”
da chi pratica parkur è sempre avvisabile, per
la prima volta ci si trova di fronte a qualcosa di spettacolare
ma nella sua spettacolarità “realistico”…
in un gioco del genere significa almeno il 50% del valore
totale della produzione.
Nessuna nota speciale per il sonoro, sicuramente adatta
al tipo di gioco, ma con una concorrenza che nella track
list sfodera nomi quali misfits e joy division, si richiedeva
uno sforzo in più…è anche vero che
l’uscita su ps2 non ha certo preteso una produzione
così ingente… lecito per gli utenti del vetusto
monolite chiedere e aspettarsi di più specie per
un titolo tanto originale…
Jackie Chan? E chi è costui?
Un pregio indiscutibile del gioco è il suo articolato
sistema di controllo, padroneggiare al meglio le acrobazie
è inizialmente difficoltoso e decisamente poco
intuitivo, nulla che la pratica non aiuti a dominare al
meglio…ciò non toglie che il gioco richiede
impegno e determinazione fino ad oggi peculiarità
indiscusse della saga Neversoft…come quest’ultima
anche rebellion pretende un impegno costante per arrivare
ai vertici, senza tuttavia discriminare chi cerca la partitella
giusto per distrarsi… nulla è insormontabile
in free running , tutto può essere scalato, superato
in modo tanto spettacolare da riempirvi di orgoglio…solo
non lasciatevi scoraggiare se inizialmente non riuscite
a concludere un evoluzioni, il gioco concede pochi errori
ma da parecchie soddisfazioni!
Concludendo…
Indubbiamente un gioco che mi ha entusiasmato e divertito
come non accadeva da tempo con giochi dello stesso filone…
l’idea di fare un gioco sul parkur è stata
quanto meno azzardata, ciò non toglie che questo
sport abbia un fascino notevole e che se vi intriga non
vi staccherete per molto, moooltoo tempo! Consigliata
una prova ovviamente…poi fate voi, io vi ripeto
mi ci sono divertito parecchio! |
