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The Movies |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Activision
Sviluppatore:
Lionhead Studios
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Gestionale
Giocatori:
1
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Peter Molyneux
è sempre stato un uomo di riferimento nello sviluppo
di concept innovativi nel mondo dei videogiochi, da prima
con la creazione di titoli quali: Populus nel 1989,
arrivando poi al geniale Syndacate nel 1993.
Continuò sempre a proporre idee alternative come
quella di interpretare il malvagio in Dungeon Keeper (1997),
per giungere ai giorni nostri con gli attuali Black and
White 1 e 2, e il recente Fable: the lost chapters.
Il fattore comune di tutti questi videogame è il
potere decisionale lasciato interamente nelle mani del
giocatore. In Populus come in B&W, voi interpretate
una divinità e vi è dato modo di operare
in qualità di buono o di malvagio (senza critiche
verso il vostro operato), in Fable il concetto è
lo stesso. In “The Movies”, il libero
arbitrio è sempre la parola d’ordine e la
filosofia del design di Peter Molyneux. Ma procediamo
con ordine e vedrete che alla fine ciò che dico
vi sarà chiaro.
Negli anni venti il boom del cinema diventò oggetto
d’attenzione per alcuni lungimiranti imprenditori,
che coraggiosamente impiegarono il loro danaro per investire
in quella che sarebbe diventata, da li ad oggi, la ricchissima
industria di Hollywood. Voi rivestite proprio il
ruolo di imprenditore, che deve dapprima edificare e poi
far crescere il proprio business.
Detto così sembra quasi un classico gioco gestionale,
come ce ne sono tanti, ma è qui che viene il bello…
l’industria del cinema infatti, non è solo
un vuoto contenitore di cemento dove albergano set, uffici
casting, sale di post-produzione eccetera, ma è
soprattutto, costituito da uomini e donne, che per vocazione
o talento naturale sono destinate a diventare stelle dello
spettacolo.
Non importa se siano davanti all’obbiettivo o dietro
la macchina da presa, questi personaggi sono gli attori/trici
ed i registi artefici della fama della vostra casa di
produzione.
Fin qui tutto bene (“…il problema non è
la caduta, è l’atterraggio!”), ma dal
momento in cui le vostre galline dalle uova d’oro
iniziano ad alzare la cresta, i guai fioccano come neve.
Vostro compito sarà infatti, circondarli di confort,
dargli un entourage di persone che soddisfi ogni capriccio,
sarà vostra cura evitare che lo stress da riprese
li porti verso l’alcool o il cibo, e così
via.
In pratica, vi dovrete improvvisare mamma premurosa, ed
a volte cacciare le teste calde improduttive che gettano
ombra sul buon nome della vostra produzione.
Ad ogni modo l’obiettivo rimane lo stesso: diventare
la casa cinematografica numero uno, e per fare questo
dovrete aspirare a conquistare delle “statuette”
con i vostri film.
Per la realizzazione dei vostri candidati all’Oscar,
dovrete mettere in piedi dei veri e propri cortometraggi,
che grazie a dei validi collaboratori verranno generati
dal pc e poi realizzati dalle vostre troupe.
Ora messa in un cantuccio la parte gestionale, che non
risulta dissimile dai vari Taycoon o Theme Park
o Theme Hospital (entrambi di Bullfrog, che, per
chi non lo sapesse, era sempre capitanata da Peter Molyneux
per l’appunto), il vero potenziale di The movies
si nasconde nella creazione delle sceneggiature originali.
In pratica si tratta di un accurato sistema che permette
di creare veri e propri film, generando da zero tutto
quanto: dal copione, ai set con tanto di suppellettili,
comparse, protagonisti, eccetera, eccetera.
Inizialmente non è facile ottenere esattamente
quello che si vuole, anche se il sistema messo a punto
da Lionhead è senz’ombra di dubbio user friendly,
ma dopo pochi tentativi, per così dire psichedelici
(dovreste ammirare le mie prime opere !!?), si riesce
realmente a mettere in piedi corto metraggi più
che lodevoli.
Attraverso gli uffici di post produzione poi, avrete a
disposizione un potente strumento per doppiare e sottotitolare
i vostri lavori.
Qui, sarà anche possibile effettuare dei tagli
a scene troppo lunghe, oppure migliorare il montaggio.
Insomma, da solo il sistema delle sceneggiature vale l’acquisto
per tutti quelli che desiderano dar sfogo alla loro arte
cinematografica. Se invece siete appassionati di giochi
gestionali, come i sopraelencati titoli Taycoon, potrete
sempre assegnare del personale alla stesura delle sceneggiature,
e non preoccuparvi minimamente della creazione di prodotti
personalizzati, ma in questo caso direte addio a metà
del divertimento.
Se dopo aver realizzato una pellicola vorrete mostrarla
a quante più persone possibili, potrete sempre
caricarla (attraverso un’apposita opzione) sul sito:
movies.lionhead.com, per far vedere alla comunità
i vostri lavori, ricevere critiche, apprezzamenti e guadagnare
soldi (virtuali, si intende), da spendere per l’acquisto
di nuovi contenuti da scaricare (ad esempio costumi, oggetti
e tutto quello che riguarda la pre-produzione). Tutto
questo è un validissimo incentivo al perfezionismo
ed alla competitività verso gli altri produttori
on-line. Ovviamente anche chi non ha il gioco può
collegarsi al sito e visionare le opere create dai giocatori,
che sono a disposizione di tutti, come un vero e proprio
cinema self-made. Le dimensioni dei WMV generati per il
sito sono più o meno ridotte, quindi alla portata
di tutti.
La grafica, trattandosi di un gioco basato sulla
realizzazione di opere cinematografiche, è naturalmente
di buon livello, ma quello che risulta più affascinante
è la cura per i dettagli della vostra casa di produzione.
Non solo i set saranno ricchi di particolari, ma anche
gli altri edifici denunciano un’attenzione maniacale
per la componente estetica. Tramite lo zoom è possibile
spostare la nostra telecamera realmente nel mondo che
abbiamo creato.
Le animazioni preconfezionate per le scene dei
film, si tengono sempre sul teatrale, infatti le sceneggiature,
sia quelle base, che quelle avanzate, sono mute (ma vi
ricordo che attraverso la post produzione potrete sempre
personalizzare tutto), e quindi quello che non viene espresso
dalle voci degli attori, viene comunicato con il linguaggio
del corpo.
L’accompagnamento audio è una trovata
davvero divertente, si tratta infatti di una radio locale
che trasmette musica d’ambiente, ma che spesso lascia
spazio allo speaker, per commentare l’inutilità
del cinema o per aggiornarci sugli eventi storici in corso
accrescendo così la sensazione del passaggio degli
anni.
Ad esempio durante il periodo della seconda guerra mondiale,
il cronista radiofonico cita il discorso di “un
omino con i baffetti” che parla della “razza”
pura, dopodichè, con assoluta noncuranza commenta
le sciocchezze dette dal “ometto che governa
la Germania”, portando come tesi il fatto che
la “razza” sia un pesce quindi non
presente a Berlino. Davvero esilarante.
The Movies è un gioco che non va inteso solo come
videogame gestionale, ma come vero e proprio tool
per lo sviluppo e la creazione di piccoli capolavori. |
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Votazione
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Grafica: 8
Sonoro: 7
Giocabilitá: 8.5
Longevitá: 9.8
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Si fanno i film!
+ Interfaccia utente di facile apprendimento
+ Con un minimo di fantasia ed impegno il gioco lo inventate voi
- Pecora nera:
- La parte gestionale è molto semplificata
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