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The Hell in Vietnam |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
CITY Interactive
Sviluppatore:
CITY Interactive
Lingua:
Inglese
Versione:
Pal
Genere:
Sparatutto
Giocatori:
1
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A brevissima distanza
dall’ultima fatica di City interactive (Marine
SharpShooter 3) ci troviamo di fronte ad un alto Fps…
Questa volta però il tempo e il luogo delle ambientazioni
è totalmente cambiato e forse per la prima volta
ci troviamo catapultati nella guerra del Vietnam une delle
più mal riuscite guerre Statunitensi…
Vediamo se i ragazzi di City interactive riusciranno a
dar vita ad una avventura degna di nota!
In questo gioco (uscito in edizione budget) vestiremo
i panni di un giovane tenente statunitense a capo di una
piccola squadriglia di soldati addestrati ai combattimenti
estremi.
Negli otto livelli che il gioco ci offre percorreremo
diverse location, passeremo dalla giungla per poi arrivare
alla base di Don Dien procederemo per la scuola delle
forze speciali di Nha Trang, fino ad arrivare nel cuore
del “regno” di Ho Chi Min.
Questo, purtroppo, è veramente tutto, per quanto
concerne la trama della nuova fatica della City.
Una volta inserito il gioco nel lettore a seguito di una
brevissima istallazione (che io traduco in un pessimo
avvertimento) ci troveremo davanti alle classiche opzioni
dove dovremmo settare i vari parametri quali audio, video,
tastiera eccetera.
Conclusa questa breve banalità ci troveremo in
Vietnam…nell’inferno del Vietnam.
Appena inizia il gioco si può subito notare che
la grafica non è delle migliori… a dire la
verità sembra un gioco uscito qualche anno di ritardo…
infatti il motore grafico del gioco, il chrome engine,
ha palesemente concluso il suo ciclo di vita parecchio
tempo orsono, e si vede eccome!
I difetti sono parecchi come la scarsità di poligoni
e fastidiosi effetti di fusione tra i personaggi e gli
oggetti che circondano il mondo del gioco. Un altro punto
debole del gioco è la scarsissima I.A. che potrei
tranquillamente equiparare ad un topo da laboratorio (senza
offesa per i topi… OVVIAMENTE).
L’interattività con il mondo che ci circonda
è praticamente assente traducendo, le finestre
NON si rompono, le piante NON si spostano al nostro passaggio
ed è da sottolineare la presenza di muri invisibili
che ci faranno seguire la strada che hanno deciso i programmatori
per noi, limitando parecchio il campo d’azione del
nostro povero soldato.
Per quanto riguarda il sonoro non ci discostiamo dalla
mediocrità del comparto grafico… i dialoghi
sono poco ispirati e gli effetti sonori sono alla stregua
di un gioco dell’Amiga.
Purtroppo è completamente assente un qualsiasi
tipo di multiplayer.
La sanguinosa, orrenda guerra combattuta (e persa), dagli
Stati Uniti, fa da sfondo ad un gioco che, per quanto
venduto quasi a prezzo budget, manca di quella spinta
e verve necessaria a stimolare l’utente a fare un
acquisto, a meno che non si sia dei fanatici, di tale
periodo storico.
Purtroppo, fin dalle primissime battute di gioco, ci si
ritrova sgomenti di fronte allo spettacolo offerto dal
titolo oggi in esame; pur spremendo al massimo le varie
opzioni grafiche e sonore (che sono comunque estremamente
limitate), The Hell in Vietnam appare da subito un titolo
che sembra esser giunto sugli scaffali con almeno quattro
anni di ritardo. |
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Votazione
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Grafica: 4
Sonoro: 4
Giocabilitá: 5
Longevitá: 6
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Prezzo Budget
- Pecora nera:
- Grafica antiquata
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