Prologo…
Isola di Sagorah, Oceano Indiano.
Mentre una tempesta si avvicina minacciosa Jack Norm,
investigatore privato, atterra sull’isola per condurre
un’indagine.
Il miliardario Walter Jones, proprietario dell’isola
e ideatore della torre che la sovrasta, è stato
trovato morto ai piedi di una scogliera in circostanze
misteriose. Omicidio? Incidente?
La risposta è nelle indagini di Jack Norm, che
dovrà ricostruire in “Sinking Island”
i molteplici tasselli che andranno a comporre il puzzle
risolutivo.
I sospetti, dieci persone erano presenti sull’isola
al momento dell’accaduto: i nipoti del magnate con
rispettivi mariti/amanti, un pescatore e sua figlia, nativi
dell’Isola, l’avvocato del miliardario e l’architetto
che ha progettato la torre.
Chi sarà tra loro il colpevole?
Ognuno di loro infatti, nutre odio e rancore nei confronti
del magnate deceduto……
Solo 3 giorni...
Sinking Island è anche una corsa contro il tempo:
l’isola, infatti, sta affondando nell’Oceano,
schiacciata dal peso della mastodontica torre.
Jack Norm avrà solo 3 giorni di tempo per risolvere
il caso, prima che l’atollo affondi completamente.
Ma il giocatore potrà scegliere se accettare il
countdown o se giocare con calma la storia. In entrambe
le situazioni l’indagine è divisa in dodici
“obiettivi” che il giocatore dovrà
per svelare il colpevole e per capire le motivazioni che
lo hanno spinto a una simile azione.
Jack Norm avrà a disposizione inoltre il Personal
Police Assistance (PPA), uno strumento di gestione degli
indizi che potrà scattare fotografie, registrare
dichiarazioni ed archiviare i documenti che potrà
consultare in qualsiasi momento.
Armatevi di santa pazienza…
Il gioco è suddiviso in una decina di domande alle
quali si deve rispondere successivamente per progredire
nell’indagine e grazie al PPA, si potrà confrontare
le testimonianze dei diversi sospettati, confrontarle
con le prove raccolte e andare avanti nell’indagine.
Purtroppo le domande sono sempre le stesse e purtroppo,
ogni volta che Jack interroga qualche sospetto, la “tiritera”
si fa sempre più lunga e a volte noiosa.
Per non parlare poi degli speakeraggi poco convincenti
e senza una minima sfumatura “umana”.
Un altro elemento che nel gioco genera un po' di tedio
è il fatto che gli spostamenti siano piuttosto
lenti, specie quando si deve attraversare numerose locazioni
“vuote”, soprattutto tra le spiagge.
Dal secondo giorno, inoltre, le locazioni saranno piuttosto
limitate con una sensazione di “claustrofobia”,
forse anche specificamente voluta, ma non per questo necessariamente
gradevole.
Certo, la funzione più divertente del PPA è
di poter confrontare direttamente gli indizi, come ad
esempio le foto di una scarpa e le impronte sulla sabbia,
che vi faranno pensare di essere la clonazione di Grissom
in CSI.
Inoltre, Sinking Island propone ambienti veramente spettacolari
con tinte a volte decadenti ma molto affascinanti, i fondali
sono bidimensionali ad inquadratura fissa, con animazioni
meravigliose, dai lampi tra le nuvole, visibili anche
dalle finestre, alle palme squassate dal forte vento fino
allo sgocciolare di un tubo in sala macchine, purtroppo
il punta e clicca ed i modelli 3D dei personaggi non siano
assolutamente allo stesso livello: i personaggi risultano
abbozzati con modelli semplici in cui sono stati aggiunti
dei tratti distintivi addirittura troppo marcati, ed anche
le animazioni sono spesso innaturali.
Anche la torre all’interno è veramente perfetta,
ogni stanza è caratterizzata in tutto e per tutto
ma si rimane sempre ad una concezione un po’ vecchiotta.
Morale: si sarebbe potuto fare certamente di meglio,
soprattutto visto il costo, ed i titoli attualmente in
circolazione!! |
