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Shadowrun |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Microsoft Game Studios
Sviluppatore:
Fasa Interactive
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Sparatutto
Giocatori:
1 - 16
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Quando la musa
ispiratrice è un vecchio Gdr cartaceo con ambientazione
mista, a metà strada tra Cyberpunk e Fantasy, ci
si aspetterebbe un videogame, più simile ad un
Baldur’s Gate che ad un First Person Shooter online
alla Unreal Tournament. E invece Fasa Studio propone un
gioco, che nella sua idea originale potrebbe rinnovare
lo stantio panorama degli sparatutto, ma che a causa di
alcuni difetti di fondo, riesce solo in parte nel proprio
intento.
La licenza da cui prende spunto Shadowrun offre la base
per alterare in modo evidente il classico concetto alla
base degli FPS.
L’uso combinato di armi, tecnologia, magia e razze
diverse permette lo svilupparsi di situazioni uniche in
questo panorama, ma una sequela di piccoli errori ha compromesso
quanto di buono avrebbe potuto offrire questo videogame.
Le quattro razze disponibili sono: gli uomini, abili nell’uso
delle tecnologie; gli elfi, veloci e con capacità
rigenranti, ma meno resistenti alle ferite; i troll, lenti
e corazzati come dei panzer, ma meno predisposti alla
magia (hanno meno essenza, l’energia magica) e per
finire ci sono i nani, piccoli e tosti, ma lenti a ricaricarsi
di essenza, per fortuna controbilanciano questo difetto
assorbendone l’altrui.
Questa differenziazione è poco utile, perchè
in fin dei conti la maggior parte dei giocatori finiscono
per preferire gli elfi essendo i più bilanciati.
La stessa sorte tocca anche alle magie ed agli apparati
tecnologici, in quanto equipaggiabili ed utilizzabili
solo a tre per volta. E’possibile intercambiarli
durante la partita, ma la modalità di sostituzione
è lenta e poco pratica per la generale frenesia
che si genera durante gli scontri.
I vari bonus sono acquistabili mediante un box pre partita,
che come in Counter-Strike, rappresenta l’unico
momento di quiete per organizzare le proprie armi e magie.
L’assenza di una modalità prettamente singleplayer
è, a mio avviso, sacrificare quanto concepito in
termini di struttura di fondo.
La presenza delle sole partite contro i bot o le sei sessioni
di allenamento sono un misero contentino, per chi si aspettava
la possibilità di battagliare anche fuori dalla
rete.
Le modalità a disposizione del giocatore sono solo
tre, e bene o male si assomigliano tutte, tranne che per
qualche piccola variazione sul tema. Si tratta di scontri
basati sul gioco di squadra, due dei quali incentrati
sulla difesa e l’attacco di un artefatto, e una
sull’eliminazione completa degli avversari.
In poche ore di gioco, anche il meno smaliziato dei giocatori
ha già visto tutto quello che Shadowrun ha da offrire.
Le mappe sono davvero poche e di dimensioni non proprio
generose. Sembra quasi di avere tra le mani un gioco incompleto
se non addirittura una demo.
Per fortuna il crossplatform risolleva le sorti di un
gioco carico di idee sfruttate male. La possibilità
di sfidare i giocatori console e viceversa è un
ottimo incentivo, soprattutto perchè il sistema
di controllo non privilegia, nè i giocatori Xbox360,
nè quelli PC. Forse il sistema di mira automatica
penalizza il duo mouse tastiera, ma ci si fa in fretta
l’abitudine.
Le partite online tramite crossplatform sono divertenti,
se si ha una corposa lista di amici a cui aggregarsi.
Se si avvia uno scontro da soli sui server Xbox, ci si
trova spesso ad accedere a partite già iniziate
o che volgono al termine. Giocando sui server dedicati
alla sola utenza PC, la navigazione per la scelta delle
partite disponibili è più classica, ma c’è
penuria di giocatori (cosa che ovviamente cambia radicalmente
col tempo).
Shadowrun offre un comparto tecnico pieno di alti e bassi.
Alla bontà delle texture, dei modelli e degli effetti
speciali si contrappongono delle animazioni al limite
della decenza ed una vistosa scarsità di varietà.
Tanto per fare un esempio, i modelli delle varie razze
non sono differenziati in nessun modo. Ciascun elfo è
uguale agli altri, così come ciascun elemento degli
RNA,dei troll e dei nani. Insomma si tratta di battaglie
tra cloni.
Il comparto audio offre buoni effetti sonori ed un annunciatore,
ma il tutto si riduce ad una pesante monotonia spezzata
dalla sola chat vocale.
Non posso ritenermi molto soddisfatto da Shadowrun, e
questo è davvero un peccato, perchè la quantità
di idee di fondo, come la presenza delle magie e tecnologie,
avrebbe potuto rappresentare una ventata di aria fresca
per gli FPS.
L’infausta scelta di focalizzare il gameplay sulla
modalità multiplayer online, senza coadiuvarla
con la gisuta dose di varietà, penalizza fortemente
questo titolo, in special modo su PC, dove la concorrenza
è agguerritissima ed un certo Counter-strike, non
cederà di certo il posto all’ultimo arrivato. |
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Votazione
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Grafica: 6.5
Sonoro: 6
Giocabilitá: 7.5
Longevitá: 6
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Possibilità di combattere
unendo armi e magie
+ Scontri mediante crossplatform
- Pecora nera:
- Poche mappe
- Scarsa varietà grafica
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