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Risen 2: Dark Waters |
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Produttore:
Deep Silver
Sviluppatore:
Piranha Bytes
Lingua:
Inglese/Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Gioco di Ruolo Adventure
Giocatori:
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Finalmente Risen è arrivato nella sua seconda incarnazione, sviluppato dalla Piranha Bytes, creatori di Gothic, si prepara ad affolare i nostri scaffali Italiani.
Un gioco che in moltissimi stavano aspettando con ansia proprio per l’ottimo successo riscosso dal titolo precedente. Vediamo assieme di cosa si tratta nel dettaglio.
I TITANI
Il gioco comincia con la cacciata degli dei con la conseguente liberazione dei giganteschi e leggendari titani che ritornano quindi liberi sulla Terra. Nel primo capitolo infatti, se avete avuto modo di provarlo, ci si ritrovava a combattere proprio contro un titano armati di sola sciabola nei pressi del vulcano di Faranga. Dove si concludeva il primo capitolo si riapre questo Dark Waters con Titani ma anche le altre categorie che abbiamo visto nel primo capitolo come Inquisizione, Tribali e Furfanti con un ruolo ancora più importante. Cominceremo il gioco proprio come tenente di un fortino dell’Inquisizione sulla costa del magico mondo di Risen. Del mondo che abbiamo imparato a conoscere e amare è rimasta in piedi solamente la città di Caldera, parzialmente combusta. Davanti a noi si apre il vastissimo mare dove i pericoli sono moltissimi e un gigantesco kraken affonda qualsiasi nave si affaccia sul mare. Bisogna migrare verso sud il prima possibile per avere una speranza. Questo sud ha tutto l’aspetto del Sud America dei tempi di Cristoforo Colombo con parecchie influenze fantasy. Le isole dell’arcipelago del sud pullulano di pirati e quindi le cose si complicano. Prenderemo le parti dei bucanieri scissionisti quindi, con la bella Patty figlia di Barba d’Argento dalla nostra parte. Ci ritroveremo però naturalmente in guerra. Una guerra che vedrà coinvolti tantissimi nemici e personaggi.
TORTUOSITA’
Il primo titolo rappresenta quindi una ricca introduzione a questo secondo Dark Waters. Lo scopo principale in questo capitolo è recuperare i quattro artefatti magici che sono stati catturati da quattro capitani di ventura malvagi che hanno scatenato questa terribile maledizione che sta mettendo a ferro e a fuoco il mondo di Risen. Il nostro compito sarà quello quindi di porre termine a tali errori e girare per tutte le isole sistemando a dovere tutti i pirati e le creature riottose. L’ambientazione ha quel feeling di realtà medievale e elementi fantasy con grande importanza per i combattimenti. Avremo infatti a disposizione ancora una volta grandi poteri in questo universo piratesco che nel primo capitolo era molto limitato mentre qui in questo caso è il perno preponderante della vicenda. Come bucaniere infatti dovremo riuscire a mediare tra esercito e pirati. Un anti-eroe che sta nel mezzo e che è dotato di grande ironia. Nella trama come già detto dovremo fronteggiare i titani e chi li controlla e quindi la storia si presenta abbastanza lineare con però alcuni bivi all’interno della sceneggiatura. Saremo in grado di tradire le varie fazioni ma le varie sottoquest non verranno cancellate permettendovi quindi di terminare il gioco nella sua interezza. Potremo affrontare le varie sottoquest o le missioni principali in maniera non lineare e quindi l’approccio è molto più da action adventure profondo e variegato piuttosto che da gdr di stampo classico.
SGUAINATE LE SPADE!
I combattimenti saranno in prevalenza tutti all’arma bianca, con stoccate e parate molto dinamiche. In questo secondo capitolo sono state introdotte anche le armi da fuoco con cui si potrà puntare anche a distanza e con una visuale in prima persona. La varietà di personaggi è piuttosto varia e ognuna con un approccio differente per potere essere sconfitta. Potremo anche alternare combo di spadate e colpi di arma da fuoco in maniera molto spettacolare. A volte dovremo fronteggiare anche degli animali che saranno quasi sempre molto tranquilli ma che diventeranno aggressivi se disturbati. Non mancheranno i momenti di stealth gestiti fondamentalmente dal computer così come i momenti di furto e crafting. Il nostro personaggio avrà cinque caratteristiche differenti che potranno crescere per otto livelli differenti ognuno. Queste vanno dall’abilità all’arma bianca, a quella delle armi da fuoco fino all’astuzia e al vodoo. Ogni abilità ha connessi tre talenti differenti che andranno a influenzare il nostro comportamento in gioco. Potremo anche pagare alcuni personaggi non giocanti per guadagnare abilità bonus per accrescere i nostri risultati in game. Dovremo valutare al meglio quali caratteristiche sviluppare e quali meno per poter progredire al meglio. Potremo in questo modo anche, a seconda dei nostri sviluppi, guadagnarci nuove armi e nuovi indumenti.
IN GIRO PER I SETTE MARI
Il gameplay è molto ricco e saranno disponibili varie attività oltre ai combattimenti come i duelli a due, la ricerca dei tesori, bevute nei peggiori bar dell’arcipelago e gare di tiro al bersaglio. Tutto ricorda dalle atmosfere leggermente Monkey Island anche per lo spirito scanzonato che aleggia. Il comparto grafico è buono e regala degli scorci molto interessanti. Molto meglio gli esterni quindi che gli interni anche per i giochi di luce pregevoli. Anche le animazioni dei personaggi sono buone così come la loro caratterizzazione. La longevità del titolo è piuttosto buona e si aggira attorno alle 40 ore. Molto divertenti anche i dialoghi con i vari personaggi, parecchio brillanti e ironici.
Un ottimo gioco di stampo piratesco con un comparto grafico di livello e una buona longevità. Ottimo mix tra fantasy e ambientazione da colonizzazione spagnola. Da provare.
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Votazione
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Grafica: 8.5
Sonoro: 8.5
Giocabilitá: 8
Longevitá: 9
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Ambientazione e dialoghi d’atmosfera
+ Buon sistema di combattimento
+ Layout generale chiaro
- Pecora nera:
- I dungeon e il crafting sono parecchio limitati
- Bilanciamento a volte squilibrato
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