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Driver: Parallel Lines |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Ubisoft
Sviluppatore:
Reflections
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione
Giocatori:
1
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Dopo milioni di
copie vendute, la serie Driver arriva al suo 4° capitolo…
Vediamo se i ragazzi di Reflection sono riusciti a riprendersi
dopo la caduta di stile di Driv3r…
A.A.A. Giovane autista offresi.
Per questa nuova avventura dovremmo abbandonare i panni
del vecchio detective Tunner per immergerci nei più
freschi vestiti di un giovanotto di 18 anni di nome TK
(The Kid).
Il giovanotto ha tutte le intenzioni di diventare un pezzo
grosso della mala di New York, con ogni mezzo a lui disponibile
che sia legale o meno, ovviamente noi dovremmo assisterlo
in questa sua ascesa verso le vette della malavita Newyorkese.
Ci troviamo, come accennavo prima, nella grande mela nei
mitici anni ’70 più precisamente nel 1978.
TK è il classico ragazzino a cui piacciono donne,
motori e fama… un ragazzo normale direi!
Dopo le prime missioni entriamo in contatto con “Slik”,
che avendo notato le grandi imprese del ragazzo, lo prende
sotto la sua ala protettiva… questo sarà
l’inizio della sua fine.
Dopo un avvenimento che non vi racconterò, per
onorare e non rovinare il colpo di scena ci troviamo sempre
a New York ma 26 anni dopo nel 2006.
Questo salto temporale viene reso molto bene dai ragazzi
della Reflection non solo grazie al cambiamento dei mezzi
che sfrecciano nella città ma anche nella quantità,
nel 78 c’erano molte meno macchine a N.Y., e soprattutto
al cambio di colonna sonora; si passa ai ritmi discomusic
degli anni 70 ai ritmi “frenetici” del 2000
decisamente uno dei pregi di questo gioco.
Molto ben realizzati sono anche i filmati di intermezzo
che raccontano l’evolversi della storia.
Le missioni che ci verranno affidate sono abbastanza varie
sia come contenuto che come varietà di mezzi che
è possibile guidare.
Una volta finita la missione guadagneremo dei soldi in
base alla nostra bravura durante la missione.
Vi starete chiedendo scuramente: ”ma in driver che
cosa ce ne facciamo dei soldi?”
Ottima domanda! I soldi servono a fare dei tuning, sia
meccanici che visivi al nostro mezzo… cosa sempre
gradita in un videogioco di corse!
Un’ altra boccata di aria fresca è la possibilità
di girare N.Y. a piedi e non solo in macchina.
Come dicevo prima, dopo il mezzo passo falso del 3 capitolo
della serie i ragazzi della Reflection hanno fatto un
passo indietro per ritrovare i fasti dei primi 2 capitoli
della serie che tanto avevano appassionato i fan, si può
dire con una certa tranquillità che ci sono riusciti
anche se non al 100%.
Purtroppo delle piccole magagne ci sono anche in questo
ultimo capitolo come il numero esiguo di missioni (una
trentina), il meccanismo di autopuntamento dell’arma
che ogni tanto fa qualche scherzo e la mancanza di modalità
extra una volta finito il gioco.
Questo nuovo capitolo ci offre ben 260 km di città
interamente percorribile in macchina o appiedati.
Il comparto grafico è di tutto rispetto pur non
risplendendo di luce propria. Il numero di poligoni è
sempre molto alto così come la qualità delle
texture, forse un pò meno nelle zone della città
in periferia dove si vede un leggero calo di qualità,
anche se non da far gridare allo scandalo!
Per quanto riguarda il gameplay, il nuovo sistema chiamato
Felony System prevede due meccanismi con cui TK può
essere considerato un “ricercato”, uno legato
alla macchina e uno legato al personaggio.
Si possono in teoria commettere infrazioni di ogni genere
così da alzare l’attenzione della polizia
nei nostri confronti ma l’uscire dal veicolo incriminato
senza farsi vedere avrà come conseguenza immediata
un abbassamento sensibile dell’indicatore di “livello
di ricercato”, apparendo così, per così
dire, di nuovo dei bravi bambini.
Se invece la polizia ci vedrà scendere dall’auto
saremo braccati personalmente senza possibilità
di altri sotterfugi.
Questo purtroppo qualche volta ha come effetto quello
di rendere la polizia una variabile poco importante se
gestita in modo intelligente, cosa che alla lunga può
far risultare il gioco un po’ troppo facile.
D’altro canto se ad esempio commetteremo infrazioni
di poco conto in presenza di un’auto della polizia,
come ad esempio passare col rosso, questo a volte si potrà
tradurre in una immediata caccia all’uomo con tanto
di inseguimento e di sparatoria… per un reato, diciamocelo,
che normalmente si dovrebbe risolvere con una multa o
poco più.
In conclusione ci troviamo davanti ad un gioco nella media
che purtroppo non riesce a decollare a causa di una mancanza
di novità e una mancanza di carisma che non permette
al gioco di spiccare il volo verso l’olimpo videludico,
in più ci dobbiamo aggiungere qualche pecca al
comparto grafico e al sistema di controllo, nulla da ridire
per la colonna sonora molto bella e “avvolgente”.
Consiglio il gioco a tutti gli appassionati dei precedenti
capitoli di driver e agli amanti delle avventure a giocabilità
aperta. |
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Votazione
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Grafica: 7
Sonoro: 8.5
Giocabilitá: 6.5
Longevitá: 6.5
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Colonna sonora stupenda
+ Intermezzi molto curati
- Pecora nera:
- Mancanza di modalità
extra
- Alcune imprecisioni nel gameplay
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