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Diablo III |
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Produttore:
Activision Blizzard
Sviluppatore:
Blizzard
Lingua:
Inglese con Sottotitoli in Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Action RPG
Giocatori:
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Un capolavoro annunciato e a lungo atteso. Un titolo che è in lavorazione fin dal lontano 2001, ossia ben 11 lunghi anni. Ma ora col senno del poi possiamo tranquillamente dire che ne è valsa la pena. Sì perché Diablo è tornato nella sua terza incarnazione e non ce n’è più per nessuno.
Verso Nuova Tristram
Scelto il proprio personaggio entreremo subito nel vivo dell’azione. Ci incammineremo infatti verso Nuova Tristram, la città che è sorta vicino alle ceneri della prima città di Diablo. Nel cielo però incombe una minaccia e una meteore appare e si va a schiantare sulla Terra. Un cattivo presagio anche perché legioni di non morti si risvegliano e iniziano ad attaccare gli abitanti della città. Faremo così presto la conoscenza di Leah, figlia della strega Adria del primo Diablo.
Dovremo così metterci subito alla ricerca di suo nonno Deckard Cain scomparso nelle profondità di Tristram in seguito alla caduta del meteorite. Scopriremo quindi in questa ricerca che tutto questo sconvolgimento è dovuto al risveglio del terribile Re Leoric. Altre forze scure stanno per scatenarsi e sarà compito nostro porre in equilibrio le forze del bene e quelle del male.
Più facile che in passato
Il gioco fin dalle prime battute dimostra di avere conservato la sua tipica immediatezza di gameplay con la sua visuale isometrica dall’alto e il controllo tramite mouse per muoversi così come attaccare, semplicemente cliccando sull’obiettivo desiderato. Il gioco quindi si dimostra essere come sempre un ottimo mix tra hack’n slash e gioco di ruolo. Dovremo sempre tenere sott’occhio quindi sia il nostro livello di esperienza che ci permetterà di potenziare le nostre capacità in battaglia, così come l’equipaggiamento e le skill, ossia le nostre specialità per fare fuori tutto il bestiario che ci si parerà davanti. Le classi disponibili sono: Barbaro, Mago, Cacciatore di Demoni, Sciamano, e Monaco.
Queste classi naturalmente varieranno moltissimo nel corso del gioco sia dal punto di vista della strategia da adottare che nelle skill naturalmente. Il barbaro avrà una grande potenza e una difesa coriacea, lo sciamano che è molto simile al negromante e che quindi si baserà su magie ed evocazioni, il cacciatore di demoni con la sua doppia balestra e le sue trappole, il monaco campione di arti marziali con buone abilità curative e infine il mago potrà fare sfoggio di tutte le sue magie e incantesimi.
Automatizzazione
Il gioco è diventato più semplificato perché per esempio quando dovremo incrementare le nostre abilità non potremo più scegliere le singole statistiche da soli ma il computer sceglierà per noi. Anche le skill sono state tagliate con lo sblocco delle abilità con il passare di livello, senza il complesso albero di abilità del secondo capitolo. Potremo equipaggiare queste abilità speciali con delle rune per potenziarle ulteriormente però. Anche le armi sono state limitate nella strategia poiché cambieranno solamente nel danno che potrà infierire. In questo terzo capitolo inoltre è scomparso il Light Radius, ossia la visuale di luce che parte dal nostro personaggio. Qui invece sono state abbandonate le atmosfere cupe in favore. Scelte volte certamente a coinvolgere molto più pubblico che in passato ma che i fan hardcore della serie non potranno apprezzare granchè. Le città sono comunque vaste come sempre e le sottoquest e gli alleati con cui allearsi saranno una miriade.
Anche le zone da esplorare così come i dungeon casuali vi terranno impegnati per parecchie ore. Anche il sistema di cura dei danni è stato ridimensionato, con limitazioni nell’uso a raffica delle pozioni. È presente in questo terzo capitolo una gradevole novità ossia la casa d’aste dove potremo vendere all’asta i nostri oggetti anche online. Presto si vocifera potranno essere implementati anche soldi veri in questa asta. Un gioco quindi che rimane ancorato al passato ma ha anche il coraggio di innovare in maniera positiva.
Grafica cartoonosa
La grafica ha abbandonato l’approccio cupo dei primi due capitoli ed è diventata più cartoonosa, con un richiamo netto a World of Warcraft. Forse la grafica è un po’ datata e povera di texture ma Blizzard ha spiegato che è stata una scelta voluta per poter permettere di fare girare il gioco anche sui computer più “deboli”. Ottimo il comparto sonoro con musiche d’atmosfera e un doppiaggio eccellente in lingua inglese.
Un acquisto obbligato per tutti gli appassionati della serie, così come anche per coloro che si avvicinano per la prima volta.
Affilate le spade e buttatevi nella mischia.
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Votazione
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Grafica: 7
Sonoro: 9
Giocabilitá: 9
Longevitá: 9
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Voto Finale
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+ Punta di diamante:
+ Buono il sistema d’aste
+ Implementazione del gioco assieme ad altri elementi
- Pecora nera:
- Grafica un po’ datata
- Personalizzazione limitata
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