Parcheggio il
mio ronzino in garage… una scrollata al mio pastrano
impolverato… sento alcuni passi… mi giro e
…era solo il mio vicino eheh.. Desperados 2 è il titolo di quest’ultima
fatica prodotta da Atari che si propone nell’arduo
tentativo di esplorare il mondo del vecchio west. Già
altri giochi ci hanno provato prima, ricordiamo Red Dead
Revolver, molto arcade, e Gun, action a decisione libera
e con una certa cura nella ricostruzione storica, ma…esatto
“ma”…prodotti validi ma con un “ma”
finale…
Vediamo ora se Desperados 2 sia in grado o meno di stabilire
un nuovo termine di paragone!
Appena inizio a giocare mi accorgo di un grosso fraintendimento…
sarà l’età… il gioco non è
un action come pensavo, dopo un primo sguardo alla confezione,
ma bensì uno strategico tattico in tempo reale
e questo è già un punto a favore dato che
si trova ad essere l’unico nel suo genere per quanto
riguarda collocazione temporale e ambientazione.
L’anno è il 1883 e l’azione si svolge
in una zona remota dell’America dove la sete di
potere e l’avidità di pochi hanno portato
alla morte molti coloni spargendo paura e terrore nella
popolazione inerme. E qua guarda caso a questo punto entriamo
in gioco noi eheheh… Vestiremo i panni di Cooper
e della sua allegra combriccola assortita che rispecchia
quanto di meglio il panorama spaghetti western possa offrire;
noi l’eroe bello e forte fino all’osso, Kate
donna avvenente e un po disinibita fino ad arrivare a
Sanchez il messicano e Hawkeye l’indiano.
L’ambientazione grafica è davvero notevole,
e ce ne si rende conto già dall’inizio del
nostro viaggio in questa cittadina colonica ricostruita
nei minimi particolari, il saloon la fiera del tiro a
segno, le strade impolverate, cavalli legati, abbeveratoi
e tutto quello a cui il buon vecchi Clint ci ha abituato,
e i personaggi che la popolano, donne con ombrellino,
giocatori d’azzardo, pistoleri e commercianti che
con il loro muovere e interagire con l’ambiente
danno quella sensazione di “vita”.
L’azione vera e propria ci chiederà di gestire
il nostro personaggio decidendone i movimenti e le azione
che potrà svolgere direttamente col mouse o con
comandi tastiera che devo essere sicenro non sono del
tutto intuitivi, mostrando un interfaccia di gioco non
proprio immediata (lo stile di gioco ricorda molto la
saga di Commandos del quale però non ha ereditato
l’ottima interfaccia di gioco). Una buona intelligenza
artificiale metterà alla prova il nostro senso
tattico e strategico facendo in modo che l’interazione
corretta dei nostri personaggi sia sempre la chiave per
una buona riuscita delle missioni proposte.
Tutta l’azione è condita con una colonna
sonora d’effetto che immerge il giocatore in quella
che era l’epopea del vecchi west.
Concludendo si tratta di ottimo titolo per gli amanti
del genere, un pò ostico nei controlli, ma nell’insieme
fruibile a tutti, sarà in grado di offrire svariate
ore gioco grazie alla varietà delle missioni anche
se forse una maggiore dose di azione pura non avrebbe
fatto male.