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PC Games - Custom Play Golf
Custom Play Golf
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Produttore:
Blue Label
Sviluppatore:
Fusion Labs
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Simulazione golf
Giocatori:
1

Se quando qualcuno parla di “Golf”, voi pensate esclusivamente alla macchina, o peggio ancora al maglione di lana, allora il titolo sviluppato da Fusion Software non fa proprio per voi.
A quelli che invece, non sanno neppure che un’auto ha lo stesso nome del loro sport preferito, consiglio di leggere attentamente questa recensione, perché al di là dei difetti che affliggono questo prodotto, si cela un’interessantissima caratteristica che potrebbe renderli felici.

Innanzitutto parliamo di ciò che non và.
Partiamo dallo spirito golfistico del videogiocatore moderno, maturato negli anni dalle serie “Links” a “Tiger Woods”, da “Neo Turf Master” a “Everybody’s golf”, attraverso questi, abbiamo visto una pesante evoluzione dei sistemi di controllo sia simulativi che arcade. Come vedete, non faccio riferimento solo agli odierni esponenti del genere, ma anche a titoli, che risalgono più o meno al mesozoico, e tutti, dico tutti hanno offerto caratteristiche peculiari, che rendono unica l’esperienza di gioco. Con “Custom Play Golf” sembra di aver fatto tre passi indietro nell’evoluzione. La scarsa interattività, naturale per questo genere di giochi, di solito viene compensata da un’interfaccia di controllo accattivante, oppure da una semplicità iniziale, che disarma il giocatore. Al contrario, questo gioco ci mette di fronte ad un distaccatissimo set di dati dalla dura assimilazione (perlomeno inizialmente). La scelta delle mazze, la mira, il tirare e tutte le altre decisioni vengono messe sul display come indicazioni di un simulatore di volo. A questo gioco manca il calore tipico del green, il profumo dell’erba e degli alberi. CPG è sintetico, freddo. Ciò nonostante fa il suo dovere, ed una volta digerito il boccone amaro del primo impatto, ci si trova di fronte ad un completo simulatore di golf.

Graficamente parlando, prende parecchie bastonate dal blasonato Tiger Woods. L’eccessiva essenzialità visiva disturba il giocatore abituato al fotorealismo della concorrenza. Le animazioni dei golfisti sono fluide, ma completamente slegate l’una dall’altra, il pubblico è quasi assente se non per qualche bitmap qua e la sugli spalti e manca la figura del caddy che porta le mazze. Insomma ci si trova più o meno da soli in un ambiente, che sembra stato sviluppato una decina di anni fa, quando i poligoni erano un lusso targato Playstation.
Un’altra piccola pecca riguarda l’impossibilità di saltare i tiri dei giocatori gestiti dalla CPU, non che disturbi più di tanto, ma visti i tempi di attesa tra una buca e l’altra, si vorrebbe anche giocare e non solo aspettare.
Il comportamento della parte audio è più o meno mediocre: una buona scelta di suoni ambientali, qualche applauso del pubblico, nessun commentatore a riempire i momenti morti…più o meno tutto nella norma.

Ora parliamo di ciò che và!
La caratteristica migliore di questo gioco è la completa personalizzabilità di ogni singolo aspetto dello stesso, con la conseguente trasformazione del titolo, da simulatore sportivo ad editor. Quando dico che è possibile modificare tutto, intendo davvero dire TUTTO. Non parlo solo delle buche e delle posizioni degli oggetti sul campo e della colonna sonora, ma anche dell’intero set di texture, del colore del cielo, del sole o della morfologia del terreno. Come avete capito, ogni cosa è stata realizzata per finire nelle sapienti mani dei modders incalliti. CPG è uno strumento nelle mani della comunità videoludica. Un abile lavoro di restyling, da parte di un giocatore, può trasformare una normale gita sul green in una diciotto buche sulla luna, con tanto di crateri e gravità lunare.
Il bello dell’editor è la semplicità d’uso e l’immediatezza anche per i meno avvezzi a questo genere di cose: si preme il tasto destro, appare il menù, si sceglie l’opzione e si và avanti, finche l’opera non è completa.

La creazione e la personalizzazione sono davvero una trovata fantastica ma, come dicevo prima, non sono supportati da un motore grafico in grado di soddisfare le esigenze attuali.

Custom Play Golf alla fin della fiera è esattamente ciò che vuole essere: un simulatore sportivo incentrato sulla editabilità di ogni fattore, sicuramente non potrà rivaleggiare per tecnica con il mostro sacro di EA, ma la sua caratteristica fondamentale lo rende un pezzo raro.
Recensione a cura di:
Sergio Magliacano
Votazione
Grafica: 5
Sonoro: 6
Giocabilitá: 6.5
Longevitá: 7

Voto Finale
7

+ Punta di diamante:
+ Editabile sotto ogni punto di vista


- Pecora nera:
- Grafica datata
- Adatto solo agli amanti delle simulazioni
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