Sono sempre affascinata
dalle avventure “punta e clicca”, soprattutto
se sono ambientate in un qualche periodo storico.
Rimango ancora più affascinata scoprendo questo
titolo “Cleopatra e il destino…”,
ambientato nell’antico Egitto ai tempi di Cleopatra
(appunto), che mi porta a scoprire un’avventura
grafica piacevole e piena di enigmi.
Ma andiamo per ordine: Egitto, durante la guerra civile
tra Tolomeo XIII e Cleopatra per il dominio dell’Egitto.
Il protagonista è Thomas, un giovane apprendista
astrologo al servizio di Akkad.
Essendo Thomas il giovane maschio protagonista, non manca
la bella di turno, qui interpretata da Iris, la figlia
di Akkad. E qui inizia la trama vera, perché avvicinandoti
come ogni giorno all’osservatorio, scopri che Akkad
e Iris sono scomparsi, unici indizi: alcune tracce di
sangue e oggetti sparsi qua e là tutt’intorno.
Il tuo compito, caro Thomas sarà di ritrovare al
più presto la tua amata (e suo padre, ovviamente)
e far in modo che Cleopatra incontri Marco Antonio. Bhe…semplice
no?!
Iniziamo a giocare…
L’interfaccia si presenta con un cursore a forma
di scarabeo, che varia di forma in base all’azione
che si possono intraprendere.
L’inventario è più o meno il solito
di ogni avventura grafica: caselle dove contenere gli
oggetti, la sezione per leggere i documenti e i dialoghi,
la zona di assemblaggio di oggetti e una comoda mappa
per spostarci.
Il menù principale è ambientato in un grande
salone, dove si può iniziare una nuova partita,
caricare la partita precedente. Ci sono delle vere uscite
che mandano alla fine del gioco, a una nuova partita,
alle opzioni…su un leggio compare il papiro per
salvare la partita e vicino un mobiletto ruotabile caricarne
una salvata in precedenza.
Nonostante un po’ di capogiro iniziale, ho trovato
questo menù veramente originale.
All’inizio della partita di gioco, bisogna scegliere
un simbolo e un segno zodiacale,
in base alla scelta fatta si avrà un leggero cambiamento
nel proseguimento del gioco e nella risoluzione degli
enigmi, alcuni di cui sono piuttosto complicati (ammetto
di aver perso la pazienza un paio di volte!), altri invece
sono piuttosto semplici. Una nota: attenzione ai simboli
dell’alfabeto greco…..anche se non è
necessario conoscere le lettere antiche; il gioco fornisce
i mezzi per risolverli, basta consultare bene i documenti
trovati in giro.
Graficamente parlando…
Il gioco è impostato in 3D, cercando di essere
il più possibile fedele alla maestosità
tipica dell’Egitto del tempo. Tutto è molto
suntuoso e colorato, con una cura particolare dei dettagli.
Visivamente è molto gradevole e il giocatore (Thomas)
noterà subito alcuni piacevoli dettagli nel giardino
dell’osservatorio, le piante e fiori verdeggianti,
le fontane, le costruzioni e anche le macerie dovute alla
guerra, tutto molto nitido e chiaro.
Essendo il gioco svolto in prima persona, i personaggi
si vedranno solo nei filmati e devo dire che anch’essi
sono ben realizzati.
E tecnicamente parlando….
Come ho già detto, le locazioni grafiche in 3D
sono molto gradevoli agli occhi, le architetture degli
edifici non sono mai complesse e in generale si nota una
certa staticità.
Le uniche animazioni si limitano alle torce che ardono
e a qualche animale che dovete affrontare nel corso dell’avventura.
La risoluzione è fissa su 1024 x 768 e il motore
grafico è molto snello e ottimizzato.
In conclusione…
Nulla da dire di più: è un gioco gradevole
dal punto di vista grafico, soprattutto per le ambientazioni
egizie, la trama è semplice ma ogni tanto la risoluzione
degli enigmi, dà del filo da torcere e il punta
e clicca è ben congegnato soprattutto la rotazione
a 360°.
I personaggi sono ben descritti e naturali, caratterizzati
da movimenti fluidi anche durante le animazioni. Per gli
amanti del “punta è clicca”
è sicuramente l’ennesimo gioco da tenere
in archivio! |
