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PC Games - City Life
City Life
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Produttore:
Atari
Sviluppatore:
Montecristo
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Strategia
Giocatori:
1

Costruire una città non è roba da poco, non si tratta infatti, di avere solo tanti soldi da investire e voglia di fare, ma servono grandi capacità decisionali e attenzione alla pianificazione.
“Sim City” ci ha insegnato che le città sono composte da palazzi, fabbriche e quant’altro, City Life invece, ci dice che non è il cemento, ma i cittadini ad essere la città.
Le soluzioni innovative, proposte da questo gioco nei confronti dei titoli gestionali, riguardano appunto le differenti classi sociali che popolano la metropoli che via via andremo a creare ed i loro fabbisogni.

La prima volta che mi sono cimentato nello sviluppo del mio comune è stato un mezzo disastro: in men che non si dica il budget è andato in rosso, disordini e rivolte sono scaturiti ad ogni angolo. La causa di tutto ciò è stata la pianificazione del mio agglomerato urbano, costruito come se avessi iniziato una partita a Sim City. Conscio dei miei errori, ho dato il via ad una nuova partita.
L’imbarazzo della precedente sconfitta morale ha subito lasciato il posto ad uno strano senso di soddisfazione.
City Life richiede molta più attenzione nella costruzione, perché i vari ceti sociali, che popolano il comune in costruzione, hanno le loro affinità con alcuni ed entrano in conflitto con altri; e mirano anche ad un ovvio miglioramento del loro status. Ovviamente si immagina di poter separare in modo netto queste classi, costruendo quartieri distanti per evitare rappresaglie, ma nostro malgrado ci troviamo a dover far collaborare tutti per lo sviluppo della comunità. Alcuni edifici infatti, richiedono l’impiego di cittadini di diverso tipo. Per esempio un garage necessiterà solo di “colletti blu”(questo è il nome di una delle sei categorie), mentre un supermercato richiederà non solo l’assunzione dei summenzionati “colletti blu”, ma anche quella del ceto opposto.
In questo caso si tratta di luoghi di lavoro, quindi tranquillamente collocabili lontano dai guai, ma quando si tratta di ambulatori medici o di drogherie, vi toccherà cercare di collocarli a metà strada tra i diversi quartieri, anche perché le infrastrutture di pubblica utilità hanno una gittata di efficacia limitata.

La gestione dei conti, risulta altrettanto ricca. I vostri introiti deriveranno sia dalle tasse, che sono pagate dai cittadini (migliore sarà il loro stato sociale, più soldi riuscirete a scucirgli) sia dalle industrie. A controbilanciare i guadagni, ci saranno le spese derivate dalla gestione di ospedali, centrali di polizia, scuole, dalla depurazione delle acque e dalla produzione della corrente elettrica. Queste ultime due in particolare però, vi permetteranno di recuperare altro danaro, se infatti avrete un surplus nello smaltimento dei rifiuti o nella generazione di energia, arriverete ad avere ottimi ricavi.

Dalla mia descrizione tutto questo può sembrare complicato e frustrante, ma al contrario risulta affascinante e decisamente divertente. Un po’ come Sim City, ma decisamente più profondo, il tutto condito da una spettacolare grafica tridimensionale, che ci porta dalla visuale aerea fino in mezzo alle strade per vedere come si comportano i nostri cittadini. Considerando che si tratta di un gioco gestionale, va riconosciuto al motore grafico un alto grado di eccellenza, permettendo una gestione veloce di ogni elemento, senza dover rinunciare al dettaglio durante le passeggiate in prima persona.

La costruzione di nuovi edifici e l’espansione dei confini cittadini non sono fini a se stessi, ma volti al conseguimento di obiettivi, di volta in volta più ardui. Si parte dal raggiungere una quota minima di abitanti, per poi mirare ad avere introiti base mensili sempre più alti, o innalzare una percentuale degli abitanti verso un certo ceto sociale. La remunerazione per la realizzazione di questi traguardi è l’accesso a nuovi edifici e nuovi lotti di terreno, per trasformare il piccolo paese in gigantesca megalopoli.

L’assenza di una modalità multiplayer non si fa minimamente sentire, grazie alla natura stessa del gioco. La longevità è comunque garantita, sia dal buon numero di scenari giocabili normalmente, sia dall’editor di questi ultimi.
Monte Cristo ha svolto un ottimo lavoro in grado di catturare per ore ed ore chiunque avesse voglia di cimentarsi in questa tipologia di giochi.
Recensione a cura di:
Sergio Magliacano
Votazione
Grafica: 9
Sonoro: 7.5
Giocabilitá: 9
Longevitá: 9

Voto Finale
8.5

+ Punta di diamante:
+ Profondità di gioco eccellente
+ Graficamente molto curato


- Pecora nera:
- Assente il multiplayer
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Distributore
Atari

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