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Music - Nin-Nine Inch Nails: Industrial (R)Evolution
Nine Inch Nails
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Il nome Nine Inch Nails e il logo NIN sono legati indissolubilmente al nome di Trent Reznor, genio musicale e indiscusso leader di un movimento che nei primi anni 90 cambio' radicalmente la concezione di rock e dei suoi sottogeneri (industrial, elettronica, pop etc etc).
Nasce in Pennsylvania circa quant'anni fa, dopo aver vissuto per anni con la nonna, imparando a suonare il piano forte dall'età 3 anni, si traferisce a Cleeveland e proprio qui comincia ad appassionarsi ai suoni più estremi dell'elettronica e del metal di avanguardia. Pesantemente influenzato dal suono e dalle performance dei Ministry, Skinny Puppy, kmfdm, evolve le sue idee in un piccolo capolavoro che nell'89 scalo' le classifiche diventando un hit inpressionante, soprattutto pensando al tipo di musica che proponeva, sto parlando ovviamente dello splendido "pretty hate machine" primo full leight che fece conoscere al mondo il talento di trent reznor sotto il nome "nine inch nails", il cui logo da allora affolla le t-shirt di migliaia di devoti e fedelissimi fans.
Da li incomincio un tour impressionante che portò i NIN in giro per il mondo impegnando Reznor per ben due anni. Tra il '90 e il '92 le uscite discografiche si limitarono a maxi singoli e remix tratti dal primo lavoro, esperimenti più che curiosi, che ancora oggi fanno la gioia dei collezionisti, perle tra cui spiccano "Head like a hole", "sin", e il favoloso "down in it". Per la senconda uscita "corposa" bisognera attendere il '92, anno dell'uscita del controverso "broken" e del suo remix noise/elettro "fixed", album lungo quasi il doppio dell'originale e contenente le performance di vari geni del mixaggio (charlie closer, clint ruin, Jim Thirlwell, Coil, Butch Vig e lo stesso Reznor). broken viene accolto in maniera entusiasta dal pubblico e da parte della critica, ma gli argomenti trattati e il suono genuinamente/volutamente violento e sporco fecero storcere il naso alla casa discografica, che da li a poco avrebbe chiuso i battenti permettendo a Reznor di inaugurarne una nuova, la Nothing.
Fino al '94 seguirono svariate collaborazioni e altrettanti svariati remix e maxi singoli tra cui lo straordinario "closer to god" e l'indigesto (per i perbenisti chiaramente) "march of the pigs", canzoni che avrebbero fatto parte del terzo full leight ufficiale, il suo capolavoro a detta di molti, il meraviglioso "the Downward spiral". Altri anni, altri remix, "futher down the spiral" riaffronta i temi tratati in "the downward spiral" sconvolgendone la struttura, opera anchessa soggetta alle manipolazioni di esperti topi da studio di registrazione.
Sempre nello stesso periodo Reznor si dedica alla produzione di alcuni artisti, uno di questi sarebbe diventato una bomba atomica sul piano strettamente commerciale, una band dal potenziale talmente elevato che nemmeno lo stesso Trent Riuscì a contenere, sto parlando ovviamente dei "Marilyn Manson". Reznor diventa una celebrita ambita e corteggiata da tutti, il suo lavoro abbraccia varie espressioni artistiche tra cui il cinema (realizza le colonne sonore per "strade perdute" di David Lynch e "natural born killers" di Oliver Stone) e i videogiochi (collabora con la ID software creando la colonna sonora di Quake, John Carmack ringrazierà introducendo nel gioco un arma, il nailgun, le cui munizioni mostrano il logo "NIN"). Le continue collaborazioni (una su tutte la prolifera alleanza con David Bowie che si concretizzò in una tournè e in un disco originale e poco capito dello stesso Bowie, il bellissimo "earthline") posticiparono l'uscita del quarto full leight fino al '99, anno in cui l'esperienza e l'affiatamento degli esecutori delle idee di Reznor, fecero di "The Fragile" una vera e propria opera musicale su ben 2 CD, per quasi un'ora e mezza di musica...seguirono ovviamente il remix "things falling apart" e il live "And All That Could Have Been" uscito sia in CD che in DVD, quest'ultimo di una qualità audiovisiva sconvolgente. e poi? il buio... fino ad oggi non si è più sentito parlare ne dei NIN ne di Trent Reznor, i problemi personali ridussero l'artista in condizioni abbastanza critiche, condizioni che lo segnarono in modo indelebile e lo costrinsero ad interrompere i rapporti con il resto degli elementi della band che gli stavano intorno. Il processo creativo riparte lento e meticoloso, canzoni che nascono da idee diverse, forse più ragionate e meno brutali, musiche che si concretizzano nel nuovo full leight dal titolo "with teeth", un lavoro sofferto che riapre le pagine della storia ad un artista che sa ancora come sorprendere, e questo ultimo lavoro rappresenta un nuovo inizio...

DISCOGRAFIA:

1989  Pretty Hate Machine    TVT
Primo album della "one man band" nine inch nails, un viaggio tra rock alternativo, elettronica e pop.
L'opener "Head like a hole" parte subito con un ritmo cadenzato e suadente per poi aprirsi in un riff areoso e allo stesso tempo graffiante, la voce di Trent veleggia sulle note, ora morbida, ora agressiva, privileggiando ovviamente le parti salienti del testo. impossibile sorvolare sulle restanti song che compongono l'album, prima tra tutte la sofferta "sin", vero inno all'anticonformismo musicale intrapreso dal songwriter.
Un album che riesce a tenere in se tutte le soluzioni musicali positive degli 80's evolvendole in un contesto molto più duro ed elettronico "attualizzandone" e "commercializzandone" i contenuti, vero simbolo del risveglio compositivo di un america che fino all'uscita di questo piccolo capolavoro aveva davvero poco da offrire sulla scena estrema.
voto:9


1992  Broken  Ep            Nothing/Interscope
1992  Fixed  [remix]         Nothing/Interscope

La seconda uscita discografica importante per i NIN rappresenta un taglio netto con il passato, evidentemente stanco di comporre hit che passavano indisciminatamente in discoteche e radio varie, il buon Trent da vita al progetto più duro e cupo della sua carriera. un album senza compromessi, 6 track (anche se nel lettore ne appariranno 99...) una più tosta dell'altra, un delirio di noise effect e chitarre dai suoni tra il fastidioso e l'assordante. La voce dello stesso reznor si fa ruvida e aggressiva in ogni song, attraversando raramente momenti sofferti come l'inizio di "gave up" un truce epilogo di un disco tra i più scomodi mai prodotti, accusato tra l'altro di aver ispirato uno tra i video musicali più violenti mai finiti sul mercato di massa, ovviamente tutto è assolutamente vero, tanto che MTV ne proibi' la visione... tra le song più significative del disco mi sento di elogiare la splendida "happines in slavery" un inno all'autolesionismo come mezzo di purificazione, prococazione percepita nella maniera più equivoca possibile da un america sempre più puritana e bigotta.
Broken fu un lavoro talmente breve che richiedeva un epilogo degno del clamore che suscitò la sua uscita.
Successivamente l'EP venne remixato in un modo talmente evocativo che venne ripubblicato come "fixed", inutile dire che il lavoro in studio ha reso l'album ancora più difficile e provocatorio.
I suoni vengono trasformati in autentiche scariche di violenza, la stessa sezione ritmica diventa a tratti insostenibile, alle soglie del rumore, quasi un debito nei confronti di band più estreme quali Trobbing Gristle e Einsturzende neubauten. Da segnalare la new version di "happines in slavery" molto più lunga dell'originale e condita con i gemiti di dolore di un malato terminale assolutamente conscio di essere registrato e consenziente, assolutamente sconvolgente.
voto: 8 entrambi

1994  The Downward Spiral    Nothing/Interscope
Quarta uscita discografica dei NIN, considerato da molti (me compreso) il capolavoro di  Trent Reznor, la mente operante dietro ogni cosa prodotta dai nine inch nails. Un album maturo ed evocativo, un concept sulla vita di un uomo votata all'eccesso, fino alla tragica fine. L'inizio (la song dal titolo "mr self destruct" nomignolo affibiato poi allo stesso Reznor) è folgorante con quel cadenzare di cassa prima lento poi sempre più veloce fino a diventare veloce tanto da sembrare insopportabile in contrasto con il cantato da prima flebile e contenuto per poi diventare rabbioso e potente (I am the voice inside your head...and i control you....terrificante...). Dalla prima song inizia un viaggio deleterio verso la fine della "spirale discendente" con passaggi ora tenui (piggy) ora cruenti (march of the pigs), fino ad arrivare alle provocazioni più sottili e allo stesso tempo dirette (closer).  Il viaggio tra i pensieri dell'uomo "mediamente deviato" termina comunque nella straziante "hurt" un pezzo dalla drammaticità quasi teatrale e dalla sofferente spina dorsale musicale...un vero elogio a chi comunque nel confronto con la vita ha perso...indimenticabile (Anche il grande Johnny Cash realizzò una cover del suddetto pezzo, una vera pietra migliare di quel "man comes around" che ne decretò la fine discografica e, purtroppo, terrena.).
voto: 9

1995  Futher down the spiral     Nothing/Interscope [remix]
1999  The Fragile    Nothing/Interscope

  
Ben 5 anni ci sono voluti per avere una nuova opera del genio, gli sforzi di Reznor si sono concretizzati in quello che probabilmente è il suo lavoro più impegnativo, da parte sua per farlo, da parte nostra per ascoltarlo. l'album e composto da ben 2 CD per una durata di circa un'ora e mezza, decisamente lungo, quasi una rock opera.
l'evoluzione del reznor musicista e compositore porta il progetto NIN verso lidi ben più propensi alla melodia che non al noise/industrial degli esordi. le aperture musicali e i fraseggi strumentali si fanno sempre più corposi e numerosi e a tratti regalano splendide composizioni come "la mer" e la successiva "the great below".
Non mancano certo song più energiche come "into the void" e "starfucher inc" ma per la maggior parte il disco varca confini decisamente più ambient e psichedelici. un album complesso e ottimamente strutturato, ma con il difetto (a mio avviso) di essere eccessivamente lungo sia nelle singole song e nel loro sviluppo sia nella totalità delle selezioni.
voto: 8

2000  Things Falling Apart [remix]   Interscope
2002  And All That Could Have Been [live]   Nothing

Live ufficiale dei nin in ben 3 versioni, cd cd doppio e dvd. La versione in esame è quella in dvd, edizione che vanta una qualità audio video impressionante, trale migliori performance del gruppo anche dal punto di vista tecnico.
Non mancano i classiconi storici e di sovente Trent e soci si concedono lunghe session strumentali degne delle migliori band progressive. un live considerato da rolling stone magazine "miglior live"della stagione, alla luce dell'opera è impossibile dargli torto. eccellente.
voto : 9



2005  With Teeth  Nothing
Ultima uscita discografica dei NIN, album uscitto sotto la luce intensa delle speranze dei fan che per anni (ben 6) ne hanno atteso la pubblicazione. I problemi di salute del leader Trent Reznor sono stati sicurmente un deterrente che ha inciso non poco sul suo parto, ovviamente travagliato. Gli eccessi di Reznor lo hanno portato a intraprendere una cura per disintossicarsi dall'abuso di alcol e droghe di vario genere.
La cura ha giovato non poco al talentuoso front man, tanto che sia nei suoni, sia nella struttura, somiglia alle sue prime creazioni. Un disco concepito in solitaria con il suo strumento principe, il pianoforte, per poi completare in studio l'arrangiamento degli altri stumenti. L'influenza della "lucidità" di Reznor si percepisce al primo ascolto, a tratti pacato a tratti rabbioso ma mai senza una logica, un evoluzione più matura e ragionata, meno noise e più elettronica, meno istinto e più razionalità. La prima song sembra uscire dalla mente di 3d dei massive attack, una morbidezza nei suoni che fino ad ora pareva essere predominio della band inglese, certo poi l'album si pone a livelli decisamente più consoni all'ex "mr selfdestruct" senza però diventare ne autocelebrativo, ne scontato.
Disco difficile da valutare, a mio avviso rappresenta un nuovo inizio, un nuovo modo di comporre, una speranza di riavere il talento di Reznor senza compromessi dovuti agli eccessi di cui ora sembra finalmente libero.
Anteprima a cura di:
Toni Viceconti
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SINGOLI E MAXI SINGOLI:

1989 SinTVT

1990 Down in ItTVT

1994 March of the Pigs [UK CD]Universal/Polygram

1994 Closer to GodInterscope

1994 Closer, Pt. 1TVT/Interscope

1994 March of the Pigs [3 Tracks] TVT

1994 March of the Pigs [5 Tracks]Interscope/Halo Seven

1994Purest FeelingHawk

1997 The Perfect Drug [EP] Interscope

1999 The Day the World Went Away Interscope

1999 We're in This Together, Pt. 1Universal International

1999 We're in This Together, Pt. 2Universal International

1999 We're in This Together, Pt. 3 Universal International

2000 Into the Void/We're in This Together Maxi ...Universal International

2000 Perfect Drug [EP] Nothing

2000 Damaged Import

2002 Still Nothing

2005 Hand That Feeds [Canada CD] Universal International

2005 Hand That Feeds [Germania Bonus Tracks]U niversal International

2005 The Hand That Feeds [UK CD] Interscope

2005 The Hand That Feeds [DFA Remixes] Interscope

2005 The Hand That Feeds [Photek Remixes] Interscope

2005 Only [UK CD]Universal International

2005 Only [Germania CD]Universal International

2005 Only [USA 12] Interscope

2005 Rusty Nails [Nonstop Dance Megamix]
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