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GameCube
- Metroid Prime & Metroid Prime 2 “Echoes” |
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Metroid
Prime 1 & 2 “Echoes” |
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la review nel forum
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Produttore:
Nintendo
Sviluppatore:
Retro Studios
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Sparatutto 3D
Giocatori:
1 - 4
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Nell’anno di grazia 2003 la nostra
amata/odiata Nintendo propose un nuovo cavallo
di battaglia per il sempre troppo trascurato
GameCube, un titolo la cui imponenza sia
narrativa che strutturale sarebbe rimasta
indelebile nella memoria dei videogiocatori
e nella storia stessa del videogioco…
Un capolavoro? Si, senza dubbio alcuno,
nessuna parola può descrivere meglio
l’opera dei Retro Studios… il best game of E3 2K3 Metroid Prime!
Se conoscete un minimo la storia della grande
N saprete benissimo che Metroid ha attraversato
senza problemi 3 generazioni di console
regalandoci ad ogni capitolo un motivo valido
per possedere una macchina targata Nintendo,
ma se i cambiamenti da un cap al successivo
erano significativi ma non epocali (in fin
dei conti si trattava di un action/avventure
a scorrimento laterale, in continua evoluzione,
ma imbrigliato nella struttura collaudata
dei platform…) dall’arrivo su
GC le cose sono cambiate in maniera talmente
radicale da ridefinire in maniera sublime
un genere come a suo tempo solo HALF LIFE
era stato in grado di fare.
La citazione
del titolo Valve (che Overgame non ringrazierà
mai abbastanza per HL2…) non è
affatto a sproposito, difatti il passaggio
da Super Metroid (uscito su SNES ennesimo
must da avere assolutamente…) alla
versione “prime” guadagna una
dimensione e una struttura non dissimile
dalla killer application prodotta da Vivendi.
Metroid Prime (da adesso MP…) è
un’avventura in 1° persona che
all’occorrenza diventa un puzzle in
3°…confusi? Mi spiego meglio…
tutta l’avventura si svolge attraverso
gli occhi filtrati dalla visiera dell’elmetto
di Samus Aran, la “Cacciatrice”
protagonista fin dal primo episodio su NES.
In buona parte del gioco sarete impegnati
a scovare indizi e combattere avendo come
unico riferimento le precise e complete
informazioni che permangono sul vostro campo
visivo.
In alto ci sarà la vostra barra di
energia, alla vostra sx l’indicatore
di pericolo imminente, il radar e la selezione
dei visori (avviene in tempo reale tramite
la croce direzionale, ce ne sono diversi,
tutti estremamente utili per avanzare nell’avventura
senza rimanere bloccati oltremodo con gli
splendidi e geniali enigmi…), mentre
a dx avrete il counter delle munizioni,
la mappa della locazione che state visitando
(per consultare quella del livello per intero
dovrete premere il tasto Z, merita una menzione
particolare, è la mappa più
dettagliata e completa che mi sia capitato
di vedere… per la maggior parte sarà
scaricabile in determinati punti del gioco…)
e il selettore delle armi energia (selezionabili
tramite lo stick analogico C anch’esse
numerose ed indispensabili per aprire le
porte delle location).
In alcuni momenti del gioco dovrete però
cambiare forma.
Tramite la pressione del
tasto X vi trasformerete in “morfosfera”
ed immediatamente passerete alla visuale
in 3° persona, controllerete la sfera
grossomodo come in monkeyball infiltrandovi
ove consentito e azionando meccanismi tramite
i potenziamenti della stessa, upgrade che
acquisirete nel corso della storia.
Quando e come usare tutti i potenziamenti
e le peculiarità del vostro personaggio? Tranquilli!!
Il gioco vi accompagna con drammatica meticolosità
nell’acquisizione di tutti centellinandoli
di volta in volta e dandovi solo lo stretto
necessario per avanzare in quel frangente.
Ciò che più stupisce di tutto
il gioco è la vastità dell’
area visitabile, la sensazione di essere
su un intero pianeta e resa in maniera sublime
e temibile… ogni angolo è pieno
di pericoli e creature ostili! il problema
è che l’immensa estensione
vi renderà oltremodo curiosi spingendovi
ad esplorarne ogni singolo anfratto mettendovi
continuamente a rischio… fortunatamente
negli scontri il lock-on automatico svolge
egregiamente il suo compito, tramite il
tasto L aggancerete il vostro nemico più
vicino e in ECHOES in particolare avrete
la possibilità di inquadrarne 5 contemporaneamente…più
che utile…il problema è che
prima va recuperato il potenziamento necessario…
Insomma, esplorazione tutt’altro che
tranquilla…
Altra peculiarità del titolo Nintendo
rimasta inalterata nel corso degli anni
è la sua difficoltà.
Non è sicuramente un titolo per tutti,
l’azione e indubbiamente più
che copiosa ma la parte esplorativa e gli
enigmi coprono una parte tutt’altro
che marginale ( buona parte delle superfici
va analizzata e successivamente studiata
per raccogliere importanti informazioni
sulla storia e sul proseguimento della vicenda)…considerate
che per i mostri di fine livello (incredibilmente
grossi e cattivi quanto mai si era visto
sul cubetto….) non basta sparare come
in un qualsiasi FPS, bisogna studiare una
tattica e scegliere il punto giusto in cui
colpire (il visore scan torna davvero utile…)
alcuni andranno colpiti tramite la morfosfera,
il tempismo sulla trasformazione è
più che mai indispensabile.
Un’altra parte intrigante del gameplay
è che nonostante il cambiamento di
visuale la natura platform non è
stata minimamente snaturata.
Molti livelli si sviluppano in “verticale”
ed arrivare nelle zone più in alto è solo
questione di tempismo e calcolo della distanza da saltare,
le piattaforme a volte saranno in movimento ed altre di
esse saranno invisibili senza il visore apposito…più
difficile spiegarlo che farlo…
Due varianti di un solo capolavoro
Il motivo che mi ha spinto a fare una recensione generica
per 2 titoli è la loro indiscussa somiglianza in
particolar modo per ciò che concerne il gameplay,
fin’ora unico elemento analizzato.
Le diversità fondamentali che distinguono MP dal
più recente ECHOES (che come sapete è uscito
intorno a Natale 2004…) sono il pianeta in cui è
ambientato (TallonIV per MP con i suoi splendidi scorci
naturalistici, e Aether con i suoi macchinari complessi
e i terribili ING regnanti del suo temibile pianeta gemello
oscuro…) e il tipo di arma primaria che utilizzeremo.
Nel primo MP andremo alla scoperta di una fiorente civiltà
chiamata Chozo caduta in declino per colpa di materiali
tossici ambiti dai Pirati spaziali per utilizzarne gli
effetti su guerrieri selezionati e sui terrificanti metroid,
organismi ostili e pericolosissimi che la nostra cacciatrice
ben conosce…
In ECHOES invece saremo chiamati ad investigare sulla
scomparsa di un cargo di marine nelle vicinanze del pianeta
Aether, qualcosa non va nell’atterraggio e ci ritroviamo
a dover per forza di cose restare sul pianeta. Questa
permanenza obbligata ci darà modo di conoscere
i nativi originali, la popolazione dei Luminoth, creature
intelligenti e fiere quanto i Chozo anch’esse ormai
quasi del tutto estinte a causa della natura stessa del
pianeta che per causa di una catastrofe climatico/planetaria
(?) ha generato un mondo extradimensionale gemello dall’atmosfera
tossica popolato dalla peggiore forma di creature che
l’impavida cacciatrice abbia conosciuto. Nel primo
MP si procede lentamente sboccando aree del pianeta a
primo acchito inaccessibili affrontando di volta in volta
creature mutate dal PHAZON (il materiale tossico usato
dai pirati che ha inquinato irrimediabilmente TallonIV)
e i vari esponenti dei pirati spaziali fino ad affrontare
dopo molto tempo i micidiali metroid e l’odioso
Ridley…
In ECHOES dovremo continuamente aprire portali per passare
dalla dimensione oscura a quella naturale sia per risolvere
enigmi, sia per sbloccare passaggi a tratti apparentemente
insormontabili (non vi ricorda soul reaver?), affrontando
naturalmente i pirati e gli ING che sembrano non darci
mai tregua.
L’altra differenza sostanziale e l’arma primaria
in nostro possesso.
Se in MP tutte le varianti del raggio energia avevano
colpi infiniti in ECHOES hanno un numero limitato di munizioni
ovviamente mutabile esponenzialmente nel corso dell’avventura.
Altro discorso per la morfosfera, in questo 2° cap
i potenziamenti sono aumentati così come la capacità
di offesa della stessa.
Graficamente entrambi i titoli si pongono prepotentemente
al vertice di tutta la produzione per il GC. La mole di
poligoni in movimento è elevata quanto la cura
per i dettagli operata dal team.
Le rovine dei Chozo su TallonIV sono talmente evocative
da spezzare il fiato così come l’atmosfera
malinconica e “fredda” di Phendrana, la regione
ghiacciata di TallonIV, un manto innevato irto di insidie…non
da meno il deserto di Agon su Aether, accecante con i
suoi bagliori, arido aglomerato di meccanismi strani che
paiono di un epoca “leonardiana”, così
come le zone limitrofe al tempio dei Luminoth, metallo,
terra e strani esseri che rimandano alla mente atmosfere
di “gigeriana” memoria…maestosi
ed intriganti entrambi i mondi, talmente belli e dettagliati
da non lasciare spazio a nessun tipo di critiche…
ha dimenticavo, tutto si muove a 60fps senza il minimo
tentennamento mantenendo una definizione eccelsa senza
che si creino infelici momenti quali pop-up e draw-in
purtroppo riscontrabili in titoli ben più famosi
e pubblicizzati (Halo?, kilzone?…io non l’ho
detto…). Menzione particolare per gli effetti particellari,
tutti di ottima fattura specialmente quelli applicati
alla visiera di Samus…l’acqua e l’”appannamento”
sono talmente credibili che a volte prendevo lo straccio
per pulire la TV!…
Il sonoro convince ma non sconvolge, le musiche
sono orecchiabili e discretamente evocative, specialmente
in ECHOES mentre gli effetti si difendono più che
bene risultando sempre adeguati alla circostanza…
siamo ben lontani dall’unico punto a favore di killzone
e siamo anni luce dal tema centrale di Halo2 che dire
epico e dire poco…ma svolge il suo compito senza
cadute di stile privilegiando i momenti salienti…
presente il supporto Dolby Pro Logic 2.
Entrambi i giochi vi terranno impegnati per parecchio
tempo, circa 40 ore cadauno, sempre se vi interessa scoprire
tutto e visitare tutto (indispensabile…secondo me
almeno) in particolare il secondo offre più possibilità
esplorative grazie alla parte oscura solo apparentemente
speculare…
Entrambi bellissimi entrambi da avere…
la somiglianza non penalizza il secondo e rende comunque
giustizia ad una macchina potente quanto bistrattata…
entrambi esponenti di un nuovo modo di intendere l’avventura
videoludica… 2 giochi un solo capolavoro…
in assoluto i migliori titoli per GC… a parer mio
il migliori titoli per console degli ultimi 2 anni…esagero?
Provatene uno e fatemi sapere… mano al portafogli
ragazzi!
Il 1° poi è già in player choice da
parecchio…... |
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Votazione
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Grafica: 9.5
Sonoro: 8
Giocabilitá: 10
Longevitá: 9.5
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Entrambi graficamente eccelsi
+ Ambienti maniacalmente dettagliati in ogni parte
+ Level design tra i più complessi e strutturati in modo divino
+ Giocabilità ai limiti della perfezione
+ Lungo, impegnativo e terribilmente appagante
- Pecora nera:
- Difficile… a volte troppo
- Punti save a volte troppo distanti
- Nemici che si rigenerano ad ogni cambio schema
- Non per tutti
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