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Assassin's Creed |
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Versione per la stampa -
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la preview nel forum
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Con l’evento
del 27 Settembre, Ubisoft ha dato alla stampa italiana
l’opportunità di saggiare uno dei suoi titoli
più attesi della stagione pre-Natalizia.
Nella cornice molto intima del locale Milanese Gibilterra,
Patrice Desilets ed Elsphet Tory (Creative
director e Lead Animator) ci hanno introdotto al clima
Mediorientale delle Crociate, muovendo un attletico Altair
(il protagonista del gioco) in una veloce dimostrazione
delle potenzialità del titolo.
La meccanica su cui si fonda ci è sembrata da subito
estremamente naturale e coinvolgente. Non esistono barriere
architettoniche o umane che possano fermare il letale
assassino che andiamo ad impersonare, ma solo diverse
strade per giungere al nostro scopo.
Patrice, in qualità di relatore, ha mostrato, joypad
alla mano, un’intera fase di gioco in cui Altair
doveva raggiungere il proprio obiettivo ed eliminarlo.
Per portare a compimento la propria missione, ma soprattutto
per mostrarci più aspetti possibili di Assassin’s
Creed, il Creative director si è procurato dei
pugnali derubando una gurdia. Questa fase ha richiesto
pochi secondi di approccio e un valoce colpo di mano del
protagonista, dopodiche cinque armi da lancio sono state
aggiunte all’inventario.
Tagliando corto su quanto successo prima della nostra
prova, Patrice ci dimostra come sia semplice nascondersi
lontano dalla folla, scalare un edificio e giungere sino
alla propria vittima senza che questa possa accorgersene,
e dopo averle dato il “ben servito”, dileguarsi
tra la gente, affrettandosi ad una rocambolesca fuga.
Purtroppo la demo si è miseramente interrotta sul
più bello a causa di un Red Ring of Death della
console. Fortunatamente questo non ha compromesso la possibilità
di effettuare il nostro hands-on. Abbiamo avuto così
modo di assistere al momento in cui l’assassino
compie il suo dovere. In quel attimo fatale, il tempo
si ferma come per magia, per concedere alla trama di esprimersi
attraverso un dialogo, che esplode come il momento in
cui la vittima guarda negli occhi il proprio carnefice.
Arriva finalemente il nostro momento di testare le capacità
di Altair. Veniamo quindi invitati ad accomodarci attorno
ad un tavolo dove troneggia un generoso LCD. Dopo aver
assistito ad una sorta di briefing interattivo, in cui
il capo della setta degli assassini ci indica i nostri
bersagli, siamo liberi di abbandonare la roccaforte della
nostra confraternita. Iniziamo così a vagare liberamente
nelle popolose lande della Terra Santa. Appena saltiamo
a cavallo, la sensazione che si prova è di deja-vu.
La stessa incredibile immediatezza del capolavoro “Shadow
of the Colossus”: ecco che iniziano le note positive!
Ci dirigiamo verso Damasco al galoppo incontrando lungo
il cammino decine di persone, tutte diverse, tutte accuratamente
dettagliate (una nuova tecnologia combina vari elementi
per randomizzare l’aspetto dei PNG comuni). Superato
qualche posto di guardia sfoderando la spada, arriviamo
finalmente alle pendici di una collina da cui possiamo
ammirare le alte mura che costeggiano l’immensa
città Siriana. Smontiamo dal nostro destriero ed
osserviamo attentamente e con piacevole stupore una massa
eterogenea di individui che attraversano l’enorme
portone.
Non sappiamo dove si celi il nostro beraglio, ne quale
sia il miglior modo di eliminarlo, ne tantomeno quale
sia la miglior via di fuga. Dobbiamo quindi accedere in
città inosservati ed investigare sulla nostra vittima.
Ci nascondiamo in un angolo ed iniziamo a scalare una
parete di cinta. Con estrema armonia di movimenti Altair
si arrampica come un gatto. Per interagire con l’ambiente
non è necessario intrecciare le dita premendo mille
pulsanti, basta mantenerne premuto un soltanto e l’assassino
compie ogni sorta di gesto atletico. Con pochi salti ed
un’altro paio di scalate siamo dentro la città.
Per ottenere lo stesso risultato avremmo potuto mimetizzarci
tra i pellegrini, ma la nostra scelta ci è sembrata
molto più divertente.
Iniziamo a muoverci tra i tetti alla ricerca del punto
più alto della città, raggiunto il quale
la nostra mappa, che fino a quel momento era oscura ed
illegibile, diventa chiara mostrandoci tutti i punti d’interesse
e dove poter recuperare informazioni utili alla nostra
missione. Oltre a questi vengono mostrati anche diverse
zone dove attivare missioni secondarie utili sia ad aumentare
la longevità che ad ottenere agevolazioni nel portare
a termine il nostro dovere. Mentre posiamo gli occhi sulla
brulicante strada sotto di noi, una guardia ci individua.
Inizia così il momento di sguainare le nostre armi
e combattere. Anche in questo caso regna la semplicità
dei controlli. Riusciamo a sconfiggere un buon numero
di nemici, ma dopo poco la superiorità numerica
ha la meglio, dobbiamo quindi ricorrere alla fuga. La
nostra prova si conclude con una gloriosa morte in battaglia..
Grazie ad Ubisoft ed al gentilissimo team responsabile
di Assassin’s Creed, in un paio d’ore siamo
riusciti a comprendere quali siano le reali potenzialità
di questo gioco. In particolar modo ci è parso
chiaro quanta cura sia stata riposta sia nella realizzazione
tecnico/artistica, sia nel sistema di controllo (tra i
più immediati in circolazione). L'impatto visivo
e' entusiasmante.
L'audio e' molto curato con una colonna sonora evocativa
e le voci della gente che contribuiscono a rendere l'esperienza
decisamente immersiva. Il doppiaggio offre una mescolanza
di idiomi esattamente come nella realtà storica
di Gersulaemme. Capita infatti di udire persone che parlano
in tedesco, inglese, francese ed ovviamente italiano.
I comandi sono comodi ed intuitivi. La trama e' accattivante,
ricca e ben curata (anche se Patrice non ha assolutamente
voluto dichiarare nulla in merito alle illazioni sugli
elementi futuristici che si intravedono quà e là...).
Altair si muove in un ambiente variegato e concreto in
cui si sfiora e collide con l'umanità che brulica
per le strade di magnifiche e verossimili ricostruzioni
della “Terra Santa”. Le citta' in cui si sviluppa
la storia sono bellissime ed esplorabili da cima a fondo.
L'entusiasmo per ora e' alle stelle. Detto questo non
ci resta che aspettare la release definitiva per fugare
ogni dubbio in merito a longevità e varietà.
Se questi due ultimi elementi dovessero dimostrarsi all’altezza
avremo tra le mani uno dei più bei giochi degli
ultimi tempi.
Stay Tuned!
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