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Indiana Jones: La Tomba dell'Imperatore


Confesso. Non avrei dovuto fare questa recensione.
Non ne ho il diritto.
E' solo che sono troppo di parte, cercherò di essere il più impossibile imparziale ma l'amore che nutro per questo personaggio è sconfinato, da quando vidi per la prima volta il secondo film della serie (era il 1988) il mio animo di fanciullo ha sempre sognato di vivere le stesse avventure. Comprai la frusta, il cappello, ma lasciamo stare, questa è un'altra storia.
Avventurieri d'Italia, è uscito la nuova avventura del Nostro eroe con la frusta, l'amato Henry Jones jr. cinematografico.
La sua storia videoludico comincia negli anni 80, con il commodore 64, prosegue con l'amiga per arrivare al pc e alle console. Nella sua evoluzione ovviamente è cambiato, dallo stile più grezzo del coin-op " Indiana Jones and the temple of doom" fino allo splendido " Indiana jones and the fate of atlantis", arrivando all'ultimo nato di cui parliamo ora, "Indiana Jones and the emperor's tomb".
La storia narra di Indy che deve recuperare una perla magica che permette il controllo delle menti, cercata anche dai malvagi di turno, la triade del drago nero e un mercenario tedesco (proprio non li sopporta nda) di nome Albrecht Von Breck.
La perla in questione si trova nella tomba del primo imperatore cinese. E allora via nel più puro stile Jones attraverso 10 livelli vari e vasti, saltando da una location all'altra senza il minimo scrupolo, passando da Praga a Istanbul, alla Cina e via dicendo. Ma il gioco, in soldini, com'è?
Graficamente il gioco non da certo il meglio di se.
La realizzazione grafica di Indy non è nemmeno brutta, voglio dire che i ragazzi della "The collective" ci hanno almeno provato, ma già quando cominciamo a guardare i nemici troviamo che… spesso cambia solo il colore del vestito, che cavolo vabbè la clonazione ma a tutto c'è un limite.
I corpi spariscono una volta colpiti e questo posso anche mandarlo giù ma tutta una serie di mancanze nella realizzazione dei fondali ad esempio non sono proprio passabili, dalla mostruosa carenza nella scelta delle palette agli effetti continuati di clipping.
Manca una vera e propria presentazione del gioco e i filmati tra gli schemi non sono certo uno splendore, insomma la grafica non soddisfa proprio.
Il sonoro è già un altro discorso, la musica principale è quella immortale che tutti conoscono (la conoscete tutti, vero?) e su questa non si può proprio dire niente.
Le musiche di sottofondo durante il gioco sono di tutt'altro tipo, non hanno il fascino del main theme e filano via senza farsi notare, come una medicina che bisogna prendere, come un articolo di Feltri. Il doppiaggio è ben fatto, Indy parla con tutte le espressioni tipiche dei suoi film e questo contribuirà a farvi sentire nel gioco più del gioco stesso, anche i nemici hanno un buon doppiaggio con anche gli accenti diversi a seconda di chi parla. Gli effetti sonori sono poi molto realistici e daranno alle belle risse da bar del gioco un sapore molto reale.
La giocabilità è il vero tasto dolente. Il gioco in se stesso non è che il modello di Tomb Raider applicato a Indiana Jones, nulla di diverso.
Solo che i comandi sono scomodissimi.
Il tutorial all'inizio è anche buono, necessario per prendere dimestichezza con il gioco ma a prescindere da questo quando giocherete e ci troverete a dover fare movimenti particolarmente fini, anche il più piccolo tocco dello stick vi farà sbagliare e questo è frustrante alla lunga. Pollice verso per la giocabilità e i controlli, potevano, dovevano essere fatti meglio.
La longevità è buona, nonostante i livelli siano abbastanza lineari.
Da una parte il livello di difficoltà aumenterà in maniera esponenziale mano amano che andrete avanti con la vostra avventura, dall'altra i precario sistema di controllo vi farò sbagliare e sarete costretti a tornare sui vostri passi (guarda un po' che adesso diventa anche un pregio nda) per cui potrete passare delle ore tranquilli a giocare e gustarvi la sensazione di essere LUI.
È triste per me non poter idolatrare questo gioco come il più bello cui abbia mai giocato, ma sono comunque contento per aver avuto questa opportunità regalatami dal mio capo ( GRAZIE CAPO!!!!!!!!! Nda).
Dai tutti insieme un applauso per il Capo. Tornadno al gioco, l'idea è ottima anche se per forza di cose si ispira a tomb raider, di cui ricalca il gameplay. Purtroppo soffre del male che colpisce tutti i tie-in, l'approssimazione. Troppo spesso le conversioni o i giochi ispirati a personaggi cinematografici sono giochi insoddisfacenti e realizzati alla bell'e meglio, questo non fa eccezione e ce ne rendiamo conto soprattutto per la grafica, i controlli penosi e un senso generale di lavoro fatto al minimo sindacale. Viene da chiedersi che senso abbia continuare a fare cose così. Voto: 6,5

   
Andrea
   
 
   
       
     
         
     
         
 
  Prodotto
  Lucas Arts
  Sviluppatore
  The Collective, Inc
  Genere
  Avventura
  Giocatori
  1
  Lingua 
  Italiano
  Votazione
   
  + Punta di diamante:
  - Buona l'idea.
  - Coinvolge.
  - Un buon sonoro e una buona atmosfera vi accompagneranno durante il gioco...
  - Pecora nera:
  - Grafica.... opss... Non all'altezza...
  - Enigmi facili e ripetitivi....

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