La stagione NBA, a causa degli ovvi rallentamenti causati dal COVID, ha subito un notevole ritardo per quanto riguarda la sua conclusione.
Siamo infatti solo alle finali di Conference con Clippers contro Denver e Miami Heat contro i sempreverdi Boston Celtics.
Puntuali come degli orologi svizzeri quindi Visual Concepts ci propone la sua uscita di settembre in modo da permettere a tutti gli appassionati di giocare il proprio torneo a piacimento.
Un capitolo conclusivo dell’attuale generazione di console che si pone proprio come introduzione ai giochi che verranno sulle prossime console.
LA LUNGA OMBRA
Un titolo come sempre ricchissimo di contenuti con la mia carriera con una componente narrativa nuova di zecca. Cominceremo con la creazione del nostro cestista, andando a modificare qualsiasi parametro possibile compresa l’apertura delle braccia per esempio. Sarà anche possibile scannerizzare il proprio volto tramite app e utilizzarlo in game.
Avremo a disposizione 420 punti da poter spendere in ogni parametro e circostanza possibile.
Cominceremo quindi assolutamente dal basso, dai campionati liceali. 2K si è accaparrato numerose licenze quest’anno anche in campo universitario come Ucla, Michigan, Oklahoma o Syracuse.
Tutta l’esperienza della storia è incentrata sulla lunga ombra del padre del giocatore, una leggenda del basket, e sulla nostra voglia di scrollarci di dosso questo ingombrante fardello in modo da avere una personalità tutta nostra e non essere sempre ricordati semplicemente come Junior.
Presenti nella storia come sempre anche volti noti della televisione statunitense e quest’anno potremo contare su attori del calibro di Michael Williams o Djimon Hounsou.
LUNGOMARE
Visual Concepts per questa edizione ha previsto un quartiere tutto nuovo che pare una tipica spiaggia californiana. Potremo come sempre organizzare 3 contro 3 o 5 contro cinque, allenarci e migliorare le nostre prestazioni al Gatorade Center e anche migliorare il nostro aspetto fisico con tatuaggi o abbigliamento e scarpe nuove di zecca. Il tutto sempre pagato con la valuta in-game chiamata VC Points.
Torna poi naturalmente la modalità MyTeam con alcuni accorgimenti come le Limited disponibili solo nel weekend e le Stagioni.
Soprattutto in queste ultime potremo guadagnare tanti punti in modo da sbloccare nuovi contenuti o modalità temporanee. Presenti naturalmente come sempre anche La Mia Lega con la sua componente online, Il Mio GM con punti azioni raccolti con i compiti quotidiani da General Manager e presente ancora il campionato di basket femminile.
NUOVO SISTEMA DI TIRO
Una delle principali che sono state destinate a far discutere la community fin dagli inizi è il nuovo sistema di tiro che gli sviluppatori stanno già comunque provvedendo a correggere.
Dovremo in questo caso tenere in alta considerazione la componente della mira nell’ultimo atto di tiro e questo comporta una rivisitazione delle meccaniche di timing.
Con la levetta destra del pro stick dovremo quindi non solo considerare la potenza del tiro ma anche la precisione.
Un sistema difficile e punitivo che soprattutto sotto canestro nei momenti più concitati può creare un grande stato di confusione.
LA BELLEZZA DEL PARQUET
Dal punto di vista tecnico il gioco sfrutta quanto di buono già visto nelle edizioni passate, soprattutto quella dell’anno scorso. Una grafica ottima e sempre iper realistica che però naturalmente sta un po’ soffrendo degli anni e che vede alle spalle una nuova generazione di consoles pronte a dare il meglio e a stupire gli occhi di tutti.
Migliorata ulteriormente l’intelligenza artificiale degli avversari. Il salto di qualità è comunque presto in arriva e già si percepisce in questo capitolo.
Colonna sonora sempre azzeccatissima e coinvolgente.
Un’edizione di transizione che comunque colpirà positivamente gli appassionati della serie e dello sport in sé.
Ottimi ritorni come il MyTeam o l’esperienza di Quartiere. Si consiglia di acquistare la Mamba Forever Edition dedicata al compianto Kobe Bryant in modo da poter conservare tutti i progressi anche sulla prossima generazione di console.
Review a cura di Luca Longobardi