WWE 2K20

Produttore: 2K Games
Sviluppatore: Visual Concepts
Lingua: Sottotitoli Italiano
Versione: Pal
Genere: Picchiaduro, Sportivo
Giocatori: 1 – multiplayer
PEGI: 16

La celebre serie del wrestlng soffre da un po’ di tempo del team di sviluppo giapponese di Yuke’s.
Yuke’s infatti curava il brand da oltre venti lunghi anni, fin dai tempi della licenza THQ e quindi ultimamente il gioco non è più come quello di un tempo.
Il titolo di quest’anno soffre proprio di questo divorzio e il titolo fin dalle prime battute è stato bersagliato da critica e pubblico per i suoi bug e i suoi glitch.
In positivo c’è da dire che l’edizione di quest’anno è forse quella con il roster pià numeroso di sempre, con quasi 240 atleti e un editor molto ben fornito che ci permetterà di sbizzarrirci letteralmente con le nostre creazioni più audaci.

LE MODALITA’ PRINCIPALI

Potremo cominciare l’esperienza di gioco con la Carriera che ci farà cominciare come un esordiente dall’altissimo potenziale che vuole scalare le vette del mondo del wrestling.
Il tutto quest’anno è basato sull’amicizia tra Red e Tre e sulle sfide che assieme dovranno superare in questo mondo di business.
La trama procede per flashback durante la serata in cui vengono introdotti nella Hall of Fame della WWE. Un espediente interessante che riserva nei dialoghi anche molta ironia e simpatia con battute che vi faranno ridere in più di una occasione.

Poi si può passare alla mastodontica WWE Universe, ossia la modalità che mette in scena un’intera stagione di wrestling con eventi ufficiali che ne scandiscono il calendario canonico.
Tutto è perfettamente ricreato, anche nel caso opteremo per la nostra creazione come avatar.  Passeremo quindi da essere face o heel e subiremo le decisioni degli sceneggiatori e di Vince McMahon. Ottime in questo senso anche le introduzioni di Visual Concepts con maggiori card per evento e pay per view ricchi e ben strutturati.

QUOTE ROSA

Quest’anno la sezione Showcase è dedicata alle four horsewomen ossia le maggiori atlete femminili del roster da Becky Lynch fino a Sasha Banks. Questo è in linea con la rivoluzione rosa che ultimamente è stata introdotta anche nella WWE.
Dovremo quindi disputare vari incontri e superare determinati obiettivi. Non potremo salvare tra un incontro e l’altro e quindi se falliremo un obiettivo dovremo ricominciare tutto daccapo.
Con i DLC questa modalità diventerà ancora più ricca introducendo arene e atleti e anche per Halloween alcuni elementi di sovrannaturale come i personaggi che diventeranno demoniaci nell’aspetto.

Per quanto concerne le Torri invece impersoneremo Roman Reigns e dovremo affrontare 16 difficilissimi incontri come Brock Lesnar o The Undertaker. Molte le tipologie di incontri in questo caso in modo da variare l’esperienza, dal Tag Team agli incontri a quattro.

VOLANDO DALLE CORDE

Il gameplay implementato da Visual Concepts non è affatto male, con un motore fisico che risponde piuttosto bene.
Alcune mosse però sono ancora molto difficili da realizzare per via del sistema di collisioni con ancora alcuni inghippi di fondo. Le combo sono state molto difficili da rendere. L’intelligenza artificiale degli avversari è comunque sensibilimente migliorata rispetto al passato e quindi il tutto risulta un po’ più realistico nononstante la difficoltà nella realizzazione di alcune mosse. Torna il multiplayer con lobby per trovare avversari in maniera più rapida.

COMPARTO GRAFICO

Ciò che penalizza moltissimo il gioco è in generale il comparto tecnico che è regredito rispetto al passato.
Gli atleti sono stati riprodotti in maniera non proprio fedele e i volti e i capelli lunghi sono stati resi irriconoscibili dal motore grafico. Meglio invece ciò che è stato fatto con le animazioni del pubblico. Non buono neanche il sonoro con tanti problemi sparsi di sincronizzazione. Quest’anno però abbiamo Greg Hamilton come annunciatore anche se la telecronaca deficita un po’.
Il resto sono bug e glitch sparsi che sinceramente speriamo che spariscano con qualche patch.

Un tentativo di rivoluzione che forse necessitava di ancora un po’ di tempo e magari di un anno di stop per consolidare i nuovi tentativi per rinverdire un franchise un po’ stanco.
Al netto degli innegabili difetti grafici il gioco comunque non è terribile e forse con un po’ di maggiore cura non avrebbe sfigurato come ha fatto adesso.

Review a cura di Luca Longobardi

Votazione:

Grafica: 5
Sonoro: 5
Giocabilitá: 6
Longevitá: 7
Voto Finale: 6
Roster tra i più vasti della serie; grafica e bug da passata generazione di console

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