STORIA E CULTURA DEL VIDEOGIOCO, FONDAZIONE VIGAMUS SI RACCONTA IN UNA MOSTRA
Il 26 giugno Fondazione VIGAMUS prende parte alla mostra organizzata in collaborazione con ISFE nell’ambito della conferenza “Patrimonio culturale in Europa: unire passato e futuro”.
L’evento, promosso dal Parlamento Europeo, rientra tra le iniziative dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018
Fondazione VIGAMUS partecipa alla mostra dedicata al videogioco in collaborazione con ISFE (Interactive Software Federation of Europe – Federazione europea del software interattivo), la prestigiosa organizzazione fondata nel 1998 per rappresentare gli interessi del settore del software interattivo in Europa.
L’iniziativa, che si terrà martedì 26 giugno nella sede di Bruxelles, nasce nell’ambito della conferenza “Patrimonio culturale in Europa: unire passato e futuro”, organizzata dal Parlamento Europeo con l’intento di valorizzare la diversità culturale che caratterizza i Paesi europei e diffondere il messaggio che cultura e patrimonio culturale sono fondamentali per lo sviluppo sociale ed economico di ogni Paese. L’evento si svolge nel contesto dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, in occasione del quale in tutta Europa sono state organizzate tante e diverse iniziative con lo scopo di sensibilizzare i cittadini alla conoscenza del patrimonio culturale, a livello locale e non solo.
In particolare, l’obiettivo di Fondazione VIGAMUS è quello di illustrare l’identità del videogioco come esperienza interattiva attraverso le attività del Museo del Videogioco, esempio di eccellenza italiana in Europa. Con sede a Roma, è l’unico museo del videogioco in Italia riconosciuto sia per la sua funzione di luogo di conservazione, grazie a un’ampia collezione e un allestimento interattivo e all’avanguardia, sia come innovativo centro di ricerca che sostiene seminari, convegni e attività di divulgazione per il pubblico. Il Museo del Videogioco è socio fondatore di EFGAMP (European Federation for Game Archives, Museums and Preservation projects), la Federazione Europea degli Archivi Videoludici, Musei e Progetti di Preservazione nata nel 2012 dall’unione di partner internazionali consapevoli della necessità di favorire e aumentare l’accessibilità del patrimonio digitale e di preservarne l’eredità culturale nel tempo.
L’esposizione include inoltre la proiezione di un video dedicato a Fondazione VIGAMUS e ai suoi molteplici progetti, primo fra tutti VIGAMUS Academy, l’Organizzazione fondata nel 2014 che ha collaborato con Link Campus University a dar vita al primo polo universitario del videogioco in Italia. I dati relativi alle prospettive lavorative dei primi laureati – il 68% ha già trovato impiego in aziende del settore – confermano le potenzialità del settore nell’ambito delle cosiddette “professioni del futuro”, entro una prospettiva quindi sia culturale sia economica.
“Questa mostra rappresenta un’occasione importante per ribadire il valore culturale del videogioco come forma d’arte e d’espressione che nel tempo è cambiata, in linea con lo sviluppo delle nuove tecnologie. La storia del videogioco si evolve come la storia delle idee e della creatività dell’uomo. Ciò ha portato a una situazione in cui il termine “videogioco” non basta più per esprimerne la complessità. Da qui è sorta la necessità di un nuovo termine, “esperienza interattiva”, che rende la possibilità per l’utente di modificare il mondo virtuale modellato da designer e programmatori – afferma Marco Accordi Rickards, Fondatore e Direttore Generale di Fondazione VIGAMUS – Desideriamo offrire un’immagine completa e reale del lavoro che portiamo avanti da anni su diversi fronti per consolidare questo messaggio, affermato a livello europeo ma non pienamente in Italia, se non tra gli addetti ai lavori, i professionisti e gli esperti del settore e tra tutti gli appassionati che continuano ad abbracciare età diverse, dai giovanissimi agli adulti”.